04 Gennaio 2016

Le pensioni degli italiani e la differenza fra statista e politico

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Pubblichiamo un post di Francesco Bruno, Master in Law and Economics, già collaboratore di Leoni blog –  PENSIONI: PROBLEMA GRAVE OGGI, GRAVISSIMO DOMANI di Francesco Bruno Se in gennaio è stata subito falsa partenza con i pagamenti delle pensioni posticipati al quinto giorno del mese, dicembre è stato caratterizzato dalla pubblicazione di una serie di dati, statistiche e commenti che hanno riportato alla ribalta questo tema cruciale, che preoccupa come pochi l’opinione pubblica. Il 1 dicembre è stato pubblicato il rapporto dell’OCSE “Pensions at a Glance 2015”, giunto alla decima edizione, mentre due giorni dopo...

31 Dicembre 2015

La domanda debole, non il credito, è il freno a mano tirato per gli investimenti

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Se le imprese europee credessero alla Befana dovrebbero chiedergli in dono una domanda robusta, capace di tirarle fuori dalle secche di una crisi che ancora, ventotto trimestri dopo l’inizio (si veda grafico in basso), non è riuscita a recuperare i livelli di investimenti ante 2008. Tale debolezza sembra avere poco a che fare con la difficoltà ad avere credito, che viene considerato l’ultimo dei problemi dagli imprenditori. Dipende piuttosto dalla domanda debole, che non sembra il miglior viatico per far ripartire le aspettative di profitto. E poi, certo, c’è anche il costo del lavoro, al settimo posto delle preoccupazioni...

17 Dicembre 2015

La Spagna vota, ecco i veri rischi che corre la sua economia in ripresa

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CADA DIA TUS ILUSIONES SE CRUZAN CON LAS NUESTRAS (Ogni giorno le tue illusioni si incrociano con le nostre) è una delle frasi simbolo del movimento degli Indignados spagnoli, il movimento 15-M. Una frase che fa bella mostra di sé tra i palazzi ancora da terminare nella città di Valdeluz. La città della grande “illusione” spagnola, costruita ex-novo a circa 60 km da Madrid, doveva arrivare ad ospitare più di 30000 persone ed adesso giace completata solo al 25%. Attualmente conta poco meno di 2000 abitanti. La Spagna va al voto domenica per eleggere i nuovi rappresentanti in parlamento. Dopo la vittoria di Syriza in Grecia di...

16 Settembre 2015

La UE può diventare la propria nemesi. In una "catena di affetti che non possiamo spezzare"

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Una delle prime cose che si imparano nei corsi di politica economica è che davanti a n obiettivi si deve disporre di almeno n strumenti. L'esempio classico è dato dagli obiettivi di crescita economica e stabilità dei prezzi, da perseguire separatamente attraverso le politiche fiscale e monetaria: la sola politica monetaria dovrebbe “allentarsi” per stimolare l'economia, creando però tensioni sui prezzi, ed allo stesso tempo “restringersi” a fini di stabilità monetaria, frenando però l'economia. Da qui segue un'ampia letteratura sul coordinamento di politiche monetarie e fiscali. Per molti versi anche l'Unione Europea può...

04 Settembre 2015

Quando la Grecia doveva uscire dall'euro e intanto entrava nell'euro 3.0

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Il 22 giugno, mentre Tsipras gigioneggiava a Bruxelles e il mondo si interrogava seriamente se Atene sarebbe rimasta nell'euro, la Central securities depositories della Banca di Grecia partecipava insieme a poche altre alla prima ondata di adesioni al sistema target S, ossia l'ulteriore evoluzione dell'integrazione finanziaria dell'Europa. Ciò a dimostrazione dello spread, questo sì notevole, fra la superficie burrascosa e fatua del dibattere pubblico, e la calma fattiva degli abissi burocratici, dove ormai procede silente l'unificazione europea. Ricordo ai non appassionati che la S che campeggia vicino a Target 2 sta per settlement,...

10 Agosto 2015

L’Europa e la moneta? Parlatene con Keynes e lasciate perdere Hayek

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L'Unione Europea e la sua moneta sono prodotto del pensiero di Hayek? Per qualcuno sì. D'altra parte c'è chi si lamenta di vivere in un mondo ed ancor di più in una Italia prede del liberismo (o neoliberismo, perché allungare le parole ne incrementa la solennità), si può veramente dire di tutto. Né Hayek né la sua nemesi Keynes hanno potuto esprimersi sull'argomento, quindi chiunque può lanciarsi in esegesi ed estrapolazioni per tirare il pensiero di questo o quello dalla parte che più gli conviene. Detto questo, resta comunque molto difficile imputare ad Hayek la paternità di questo mostro burocratico votato all'accentramento...

29 Luglio 2015

Il calo del prezzo del petrolio favorisce la democrazia

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L’accordo raggiunto a Losanna dal gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Unione Europea) sul nucleare iraniano ha subito avuto un effetto significativo sul prezzo del petrolio che ha toccato i minimi degli ultimi quattro mesi. Il mercato sta scontando l’ingresso sul mercato dei milioni di barili al giorno dell’Iran che è uscita dall’embargo sanzionatorio. All’aumento dell’offerta si sono sommate le preoccupazioni per la crescita cinese. Il Brent è sceso fino a 53,33 dollari al barile (meno 10% dall’accordo del 14 luglio), e il West Intermediate – il benchmark americano – ha toccato i...

21 Luglio 2015

La verde Irlanda è ancora al verde (e ci resterà a lungo)

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Leggo l’ultimo Post-Programme Surveillance Report sull’Irlanda che la Commissione europea ha pubblicato pochi giorni fa, proprio insieme a un altro paper nel quale si magnificano i risultati ottenuti da questo programma di aiuti fra il 2010 e il 2013, adottato quando l’Irlanda entrò nel cono d’ombra della sua crisi peggiore. Come ogni narrazione, anche quella sull’Irlanda offre argomenti contrastanti, utili a entrambe le fazioni, che vogliono l’Europa ora maledizione perniciosa, ora benedizione necessaria, trovandosi infine la migliore sintesi nell’esordio del documento che recita più o meno così: l’Irlanda si sta...

03 Luglio 2015

Euro e dracma, due monete per un futuro sudamericano

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Sembra che per la Grecia qualsiasi scenario sia possibile, dalla capitolazione ai piedi dell’euro alla risurrezione della dracma. Una sorta di via di mezzo è la doppia circolazione di euro e dracma, ipotesi che potremmo vedere in nuce già se la Grecia in default si trovasse “costretta” ad emettere propri “assegnati” a fianco della circolazione di euro ormai razionato. Questa via di mezzo prevede una circolazione solo domestica della dracma (a stampa greca) in modo da risolvere le problematiche di tesoreria e solvibilità della Grecia senza rinunciare alla UE e all’euro (a stampa europea). D’altra parte il desiderio di una...

29 Giugno 2015

Il piede in due staffe di Tsipras

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A uno sguardo superficiale, la decisione di Tsipras di convocare un referendum sulla proposta di accordo dell’Ue sembra irreprensibile. Si tratta di una decisione cruciale per la Grecia, che avrebbe implicazioni economiche e politiche di vasta portata per gli anni a venire (dracma o euro, influenza della Russia o influenza dell’Unione Europea). La democrazia impone che sia il popolo a decidere. È una visione assurda. Tsipras è stato catapultato al potere con una promessa: niente più austerità e moratoria sul debito. Una promessa impossibile da mantenere. Ora Tsipras convoca un referendum e dichiara che farà campagna per un...