21 Giugno 2016

Il paradosso: Brexit per una UE leggera

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A breve avremo il risultato del referendum sulla Brexit. È ampio lo spettro di posizioni su chi subirà i danni maggiori in caso di vittoria del “Leave”, e non univoche sono pure le aspettative sul futuro della UE: chi dice che ne seguirà il crollo, e chi dice che sarà una spinta verso un grande Stato europeo. Anche sulle stime di perdita di PIL britannico si può leggere di tutto: da niente fino alla perdita di un sesto di PIL (in 3 o 15 anni, a seconda della stima). La verità è che in caso di Brexit tutto dipenderà dai tempi di negoziazione delle nuove condizioni commerciali e dalla stance punitiva dei politici UE...

19 Giugno 2016

Le ragioni economiche di chi tifa Brexit

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Come ho scritto in un post sul mio blog, Back of the Envelope, i britannici favorevoli all'uscita dalla UE sono più numerosi tra coloro che appartengono alla working class, hanno istruzione medio bassa, età superiore ai 50 anni, sono uomini, votano UKIP e abitano in East e West Anglia. È possibile darne una spiegazione "economica"? Quasi tutti gli studi disponibili (HM Treasury, 2016; IFS, 2016; OECD, 2016; NIESR, 2016, The Guardian 28 May 2016) mostrano che l'uscita del Regno Unito provocherà danni sostanziali all'economia britannica nel suo insieme (in termini di salari reali, occupazione, crescita, prezzi delle case, borse, bilancio dello...

17 Marzo 2016

Le conseguenze di Brexit: a chi costerà di più la nebbia nel Canale?

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Pubblichiamo un post di Silvia Merler e Pia Hüttl, entrambe affiliate fellow del think tank Bruegel, specializzato in politica economica europea - “Nebbia nel Canale della Manica: il Continente è isolato”. Così titolava un noto giornale britannico negli anni Cinquanta, e questo sentimento è diventato recentemente un simbolo dell’atteggiamento del Regno Unito nei confronti dell’Unione Europea. L’idea di fondo è che sia il “continente” ad avere bisogno del Regno Unito, piuttosto che il contrario. Questa convinzione potrebbe essere messa alla prova se la maggioranza dei cittadini britannici votassero in giugno a favore...

16 Marzo 2016

Il TTIP, gli arbitrati (secretati) dell'Italia e l'asso nella manica: un Tribunale permanente

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Pubblichiamo un post di Andrea Festa, dottore di ricerca in economia e funzionario dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, autore di pubblicazioni su tematiche di economia e politica fiscale. Collabora con lavoce.info e nelMerito. È inoltre autore dei romanzi La calunnia (2014), Giudizi universali (2008) e del racconto Il futuro alle spalle (2005). Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell’autore e non impegnano l’Amministrazione di appartenenza - Nell’ambito dei negoziati sul TTIP, la previsione di un meccanismo di protezione degli investimenti (ISDS) ha destato obiezioni tali da spingere la Commissione europea...

03 Marzo 2016

I fallimenti della BCE e la lungimiranza di Franco Modigliani

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Pubblichiamo un post di Biagio Bossone e Stefano Sylos Labini. Biagio Bossone presiede il Group of Lecce on global governance ed è membro del Comitato di sorveglianza del Centre d’Études pour le Financement du Développement Local. Stefano Sylos Labini, ricercatore ENEA, geologo, esperto di energia, dal 2004 al 2014 ha collaborato con Giorgio Ruffolo, con il quale (2012-2014) è stato editorialista di Repubblica su temi di economia e politica. Dal 2014 ha iniziato a lavorare sul Progetto della Moneta Fiscale - I FALLIMENTI DELLA BCE E LA LUNGIMIRANZA DI FRANCO MODIGLIANI di Biagio Bossone e Stefano Sylos Labini La "perniciosa...

18 Febbraio 2016

Referendum su Brexit? I banchieri britannici hanno già votato

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Se mai ci sarà un referendum nel Regno Unito sull'uscita dall'Ue una cosa potremo darla per acquisita: il voto dei banchieri. Costoro hanno tutto da perderci a tirarsi fuori dall'Unione proprio adesso che si sta delineando il progetto della CMU (Capital market union) che promette di segnare la terza rivoluzione istituzionale europea dopo quella dell'unione monetaria e dell'unione bancaria. Perciò, se mai si voterà per questo referendum, dovremmo ricordarci ciò che scrisse a maggio 2015 la Bank of England (BoE) nella sua risposta al progetto di CMU elaborato dalla Commissione Ue: "La BoE supporta con decisione l'iniziativa della...

14 Febbraio 2016

L’illusione che tutto dipenda dalla sfida austerità vs flessibilità

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Austerità contro flessibilità. È il leitmotiv del decennio, difficile sostenere il contrario. Parole entrate a far parte del nostro vocabolario quotidiano, inevitabile conseguenza di un bombardamento mediatico senza precedenti. Entrano anche nei discorsi di persone che solitamente non si interessano di politica. Ciò porta l’immaginario collettivo a pensare che tutto dipenda dai margini di flessibilità concessi e che, se non ci fosse l’austerità di matrice europea, sarebbe tutto più semplice e saremmo già al di fuori della crisi. Appare utile chiarire a tal proposito alcuni aspetti. Cosa si intende per...

05 Febbraio 2016

La crisi di Schengen è la fine dell'Unione monetaria per come l'abbiamo conosciuta?

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Pubblichiamo un post di Hans-Helmut Kotz, visiting professor di economia alla Harvard University e senior fellow presso il Center for Financial Studies della Goethe University - NELL'AREA SCHENGEN SIAMO ALLA RESA DEI CONTI di Hans-Helmut Kotz Il sogno a lungo accarezzato di un’Europa senza frontiere, diventato realtà alla metà degli anni Novanta, sta rapidamente svanendo. L’Italia sta ostacolando la decisione dell’Unione europea di corrompere la Turchia con dei fondi affinché impedisca ai rifugiati di attraversare il Mediterraneo per raggiungere la Grecia, prima tappa del loro viaggio alla volta di Germania, Svezia o altri...

01 Febbraio 2016

Urgono riforme strutturali (ma nei mercati dei capitali e nel governo dell’Europa)

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Pubblichiamo un post di Gustavo Rinaldi, dal 2008 docente di economia all’Università di Torino e ad ESCP Europe. Laureato nel 1994 a Torino, ha conseguito il Ph.D. in Economics presso l’Imperial College (Londra, 2006). Rinaldi ha studiato i cambiamenti microeconomici avvenuti nelle aziende ex sovietiche (ha insegnato, tra l'altro, in diversi Paesi dell'area) come conseguenza del processo di transizione dal socialismo al mercato. È stato consulente dell’Unione Europea, del governo britannico, dell’ISPI e di ITC-ILO - LA CRISI ITALIANA È UN PROBLEMA DI OFFERTA O DI DOMANDA? di Gustavo Rinaldi Nel suo contributo su questo...

13 Gennaio 2016

Banche e aiuti di Stato, ma l'UE adotta due pesi e due misure o no?

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Le tempistiche hanno sempre il loro peso, a volte anche superiore rispetto ai contenuti. Ecco perché le notizie ravvicinate della bocciatura UE sul caso degli asseriti aiuti di stato concessi alla Banca Tercas e della lettera inviata da Bruxelles al Governo Italiano in merito ad altrettanti asseriti aiuti erogati in favore dell’ILVA di Taranto, hanno sollevato un vespaio di polemiche su una presunta disparità di trattamento nell’applicazione della disciplina a salvaguardia della concorrenza. Tempistiche a volte più importanti dei contenuti perché, ad esempio, la bocciatura sugli aiuti a Tercas del Fondo Interbancario di Tutela...