18 Luglio 2015

E adesso vediamo di che pasta è fatto il Piano Juncker

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Pubblichiamo un articolo di Umberto Marengo, management consultant per The European House Ambrosetti, PhD in Public Policy e International Relations all’Università di Cambridge - ADESSO IMPLEMENTIAMO IL PIANO JUNCKER di Umberto Marengo Per rilanciare la crescita la Commissione Juncker vuole mobilitare 315 miliardi di Euro in investimenti in quattro anni. Poiché questo piano non crea nuove risorse, il suo successo dipenderà non tanto dalla quantità di risorse ma dalla qualità della finanza offerta. Particolarmente importante sarà la capacità della Bei e degli Stati membri di implementare gli strumenti finanziari introdotti (in...

04 Luglio 2015

Haircut o no, il secolo breve dei greci è una promessa di disperazione

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Il terribile XXI secolo dei greci, iniziato nel 2010, non terminerà prima del 2064, a quanto pare. E non è detto che finisca bene. L'analisi di sostenibilità pubblicata dal Fondo monetario internazionale, infatti, illustra con chiarezza che il malfunzionamento dell'economia greca è profondo e ha generato una voragine che inghiotte decine di miliardi di aiuti senza che ciò serva a colmarla. L'opinione pubblica scopre così che servono 50-60 miliardi ai greci prima possibile, per rendere in qualche modo sostenibile un debito che sennò non lo è. Se fossi greco, poi, e leggessi quello che scrive il Fmi rimarrei di stucco. Nella

26 Giugno 2015

Affidare la competitività al costo del lavoro può nuocere gravemente

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Le ultime statistiche dell'Ocse sul costo unitario del lavoro (Ulc) fotografano un aumento dello 0,5% in tutta l'area, nel primo quarto 2015, ma soprattutto confermano il trend crescente di questo indicatore. Ricordo che l'Ulc è uno degli indici con i quali si misura la competitività. Non è l'unico, e neanche quello ritenuto più autenticamente informativo. Ma rimane il fatto che è l'indicatore in base al quale molti basano le proprie valutazioni sullo stato di salute di questa o quella economia. Quindi se l'Ulc aumenta, vuol dire che le condizioni di competitività di un'economia sono peggiorate. Certo, l'Ulc aggregato dell'Ocse...

26 Giugno 2015

L'impasse islandese sul controllo dei capitali

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Questa storia inizia nell'autunno del 2008 in un'isola che conta poco più di 300mila abitanti, sperduta nell'Oceano Atlantico settentrionale: l'Islanda. L'economia di questo piccolo stato nei primi anni 2000 aveva conosciuto un periodo di grande espansione, fino a far vantare ai suoi abitanti uno dei redditi pro-capite più alti del pianeta. Questo grazie non tanto alle poche attività manifatturiere ed agricole presenti, ma al suo sistema finanziario, praticamente da piazza offshore, incentrato su tre banche private: Kaupthing, Landsbanki e Glitnir. Le tre banche negli anni dell'euforia finanziaria crescono, crescono, crescono,...

22 Giugno 2015

L'ottima narrazione sul taglio dei dipendenti pubblici britannici

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Molto si è scritto e si è detto sulla robusta diminuzione dei dipendenti pubblici britannici, individuata come una delle ragioni del successo delle politiche economiche del governo conservatore. In pochi però hanno analizzato le costituenti di tale "miracolo", che invece meritano un approfondimento perché molto rivelano di come tali politiche vengano condotte. Una buona occasione per riflettere la fornisce l'ultima release che l'ONS, l'ufficio statistico britannico, ha rilasciato pochi giorni fa proprio sull'andamento dell'occupazione nel settore pubblico. Il primo grafico, che rileva l'andamento dell'occupazione pubblica sin dal...

21 Giugno 2015

Capitali in fuga, dove sono andati gli ultimi 50 miliardi dati alla Grecia

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Il 23 aprile 2010, in una bellissima giornata di sole, nella suggestiva cornice dell’isola di Kastellòrizo, il premier greco Papandreou da poco eletto, annuncia (si veda il video) alla Grecia e al mondo che il Paese è sostanzialmente in bancarotta e dovrà ricorrere ai fondi di quella che passerà alla storia come Troika (Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea). Da allora sono passati più di cinque anni. Nonostante 226,7 miliardi di euro versati nel sistema finanziario greco il risultato è stato il più grande calo del prodotto interno lordo in epoca di pace, con tasso di disoccupazione e di...

19 Giugno 2015

Tasse sulla casa, una proposta a costo zero per spingere i consumi

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Pubblichiamo un articolo di Paolo Surico, professore associato alla London Business School e research fellow al Cepr, e Riccardo Trezzi, economista presso il Consiglio direttivo della Federal Reserve -  TASSE PATRIMONIALI E CONSUMI DELLE FAMIGLIE: UNA PROPOSTA DI RIFORMA DELL'ATTUALE REGIME IMU di Paolo Surico e Riccardo Trezzi Qual è la risposta del consumo delle famiglie a una tassa sul patrimonio immobiliare? Nonostante l’ampio dibattito sulla desiderabilità ed efficacia di tasse patrimoniali, la letteratura economica è ancora oggi muta al riguardo. Le argomentazioni a favore della tassa sugli immobili si basano su...

18 Giugno 2015

La cruda realtà della sovranità monetaria, oltre le illusioni e le utopie

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Uno dei temi più controversi - e che, seppure indirettamente, condiziona tanta parte del dibattito politico - è il ruolo, nell’economia, della moneta e, conseguentemente, del relativo ruolo delle banche, della banca centrale e dello Stato. Come aveva brillantemente rappresentato Keynes (The Royal Economic Journal, vol. XXIV, 1914), la moneta non ha valore in sé (come biglietto) ma in quanto consente di partecipare ad uno spettacolo teatrale: "Money is the measure of value, but to regard it as having value itself is a relic of the view that the value of money is regulated by the value of the substance of which it is made, and is like...

16 Giugno 2015

Anno 7 dopo Lehman, tre insidie per l'economia

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Il manuale della bilancia dei pagamenti di Banca d’Italia definisce la posizione patrimoniale verso l’estero come “il prospetto statistico che indica, ad una certa data, la consistenza delle attività e delle passività finanziarie di un Paese verso il resto del mondo”. Quando un soggetto straniero acquisisce una qualsiasi attività finanziaria in Italia (quote di aziende, titoli di debito, depositi presso istituti finanziari, ecc.) si registra nella posizione patrimoniale dell’Italia una nuova passività nei confronti dell’estero. Viceversa, quando un soggetto italiano acquisisce un’attività all’estero, nella posizione...

15 Giugno 2015

Il debito cinese, pubblico e privato, supera il 250% del Pil

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Assai meno nota della mirabolante crescita del prodotto, l'esplosione dell'indebitamento cinese è materia che preoccupa per lo più gli addetti ai lavori, e che solo di recente ha iniziato a trovare ospitalità nelle cronache più avvedute. L'ultimo Global Economic prospects della Banca Mondiale dedica ampio spazio alla Cina, e un grafico in particolare rivela una situazione che è utile ricordare. Il dato, nudo e crudo, ci dice che il debito del settore privato cinese, diviso fra famiglie e imprese, sfiora ormai il 200% del Pil, cresciuto quasi del doppio nello spazio di un pugno di anni. Nel 2007, prima quindi della Grande...