13 Giugno 2015

Non di soli tagli e pistole alla tempia. Cosa serve davvero alla Grecia (di @COdendahl)

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Christian Odendahl è capo economista del Centre for European Reform. Pubblichiamo un suo articolo sulla crisi greca - GRECIA, DOPO L'ACCORDO LAVORIAMO PER UNA SOLUZIONE  di Christian Odendahl I negoziati in corso tra la Grecia e i suoi creditori stanno entrando nelle fasi finali, come indica il coinvolgimento di Angela Merkel e François Hollande. Le posizioni sono ancora distanti, soprattutto sulla riforma del mercato del lavoro e quella delle pensioni, che non solo Syriza ma anche il precedente esecutivo aveva rifiutato di attuare. La scadenza cruciale ora è il 30 giugno, quando la Grecia promette di pagare 1,6 miliardi di...

08 Giugno 2015

Più che della Grecia l'Europa dovrebbe preoccuparsi di Angola e Venezuela

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Se smettessimo, anche solo per un attimo, di preoccuparci della Grecia e ci guardassimo intorno scopriremmo che i rischi per l'eurozona non arrivano (o almeno non solo) da questo piccolo e complicato stato mediterraneo. Al contrario, il rischio di instabilità, che magari uscirà dalla porta una volta che la Grecia troverà in un modo o nell'altro, la soluzione con i suoi creditori, potrebbe rientrare dalla finestra, e per giunta cogliendoci di sorpresa. Ne ho avuto sentore sfogliando l'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato a maggio scorso dalla BCE, che a un certo punto esibisce un approfondimento che faremmo bene a...

01 Giugno 2015

Pil e indice Pmi ci rallegrano ma occhio ai cinque fattori chiave per gli investimenti

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Il crollo degli investimenti italiani, calcolabile in un -30% da inizio crisi, è un motivo trainante della lunga crisi dalla quale il Paese sembra cominciare a uscire, anche se i primi segnali dall'economia (questa mattina, per esempio, l'indice PMI manifatturiero al top da 4 anni) e le previsioni più incoraggianti dovranno ricevere delle necessarie conferme. Ciò spiega perché Bankitalia, nella sua Relazione annuale, pubblicata a fine maggio, abbia giudicato necessario ospitare un approfondimento con un grafico nel quale sono state analizzate le diverse componenti che possono aver determinato un siffatto disastro, che non è esagerato...

26 Maggio 2015

La Germania è il cigno nero dell'Eurozona?

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Il commercio da e verso l'estero è un argomento sempre più discusso, specialmente da quando la crisi del 2008, ed il suo acuirsi in Europa nel 2011, ha spinto le imprese alla ricerca fuori dai confini di quei fatturati che vedevano sparire sul mercato interno, dove la domanda di beni e servizi continuava a calare. Ma, storicamente, quanto pesano sul Pil gli scambi con l'estero ? Analizziamo questi due grafici, dati diffusi dalla World Bank, dove confrontiamo l'Italia con la media mondiale, coi vari paesi costituenti l'Eurozona, con la Germania e con gli Stati Uniti e facciamo qualche considerazione sui dati che, come al solito,...

15 Maggio 2015

L'uovo di Cameron per tagliare la disoccupazione

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Mi trovo a sfogliare noiose statistiche britanniche, quando l'occhio mi cade su un grafico che racconta del miracolo economico vissuto nel mercato del lavoro. Il grafico delinea l'andamento dei mercato del lavoro inglese dal 2008, suddiviso nelle sue varie componenti, ossia lavoratori a tempo pieno, parti time e self-employed, ossia persone che si sono messe in proprio. Fatto 100 l'indice dell'impiego nel 2008, ai giorni nostri la curva è arrivata un po' sotto 105, quindi semplificando potremmo dire che l'occupazione nel settennio considerato è cresciuta intorno al 5%, che di questi tempi è un risultato straordinario, solo che si...

09 Maggio 2015

Expo, Sindone, Mondiali: i progetti-vetrina e il paradosso del "fa bene al Paese"

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Una politica pubblica è una scelta collettiva concernente l'impiego di risorse appartenenti alla collettività. È il risultato di un’aggregazione di preferenze, e in ciò è implicito che non tutte le preferenze  vengano soddisfatte: potrò non andare a visitare la Sindone o l’Expo, ma parte delle mie tasse contribuiranno comunque alla realizzazione di questi eventi.  Il calcolo costi-benefici, che è decentralizzato nel mercato al livello del singolo consumatore - il quale decide per sé se un cellulare nuovo vale più del suo prezzo - nelle scelte collettive viene sostituito da un processo politico centralizzato. Ed è qui che...

07 Maggio 2015

Avere paura o no del TTIP? Sostiene Rodrik...

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Un silenzio quasi completo avvolge in Italia la negoziazione in corso a Bruxelles sul TTIP, il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti che dovrebbe creare un'area di libero scambio comprendente l'Unione Europea e gli Stati Uniti, mentre invece dall'altro lato dell'oceano numerose voci mettono in dubbio i vantaggi per le rispettive economie che la dottrina economica mainstream attribuisce all'apertura dei mercati e all'eliminazione di barriere al commercio. Il docente di Princeton Dani Rodrik, famoso per i suoi studi sugli effetti della globalizzazione sui sistemi politici e sociali, analizza in un bel post sul suo blog i...

04 Maggio 2015

Il Qe e i mercati nel paese delle meraviglie

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Talvolta i mercati finanziari, in teoria il luogo ideale per il calcolo asettico che domina qualunque emozione, diventano apparentemente il regno dei controsensi. Accade quando a dati economici negativi o deludenti le borse reagiscono salendo, ma non è affatto un controsenso: i mercati registrano con gioia che l'economia ha ancora bisogno di aiuto, di sostegno, e sanno che il sostegno che arriverà sarà erogato attraverso stimoli monetari, aiuti delle banche centrali, di cui finiranno per beneficiare. Quindi "state tranquilli: l'economia va male". E d'altra parte una banca centrale cosa può fare se non ritoccare i tassi, le...