07 Dicembre 2015

Le crisi bancarie fanno più male di quelle dei debiti sovrani, parola di Bce

scritto da

Chi teme gli effetti nefasti di una crisi del debito, sia esso privato e pubblico, dovrebbe leggere un pregevole esercizio svolta dalla Bce nella sua ultima Financial stability review dove vengono quantificati i rischi che la crescita dell'eurozona rischia di incontrare sul suo tortuoso cammino riferendoli a quattro diversi scenari. Scoprirà un'evidenza che si tende a sottolineare, nel nostro dibattito pubblico: per la salute della crescita le crisi bancarie sono assai più dannose di quelle sofferte a causa dei debiti di stati, famiglie o imprese. In realtà non dovremmo stupirci. Da anni ormai è noto l’abbraccio mortale fra...

02 Dicembre 2015

Durerà il miracolo spagnolo? (spiegato in 17 grafici, ma i gufi non c'entrano)

scritto da

"Facciamo come la Spagna! Prendiamo esempio dalla Spagna! La Spagna sì che ha fatto le riforme..." Da qualche tempo è proprio la Spagna è il Paese che nell'Eurozona sembra incarnare appieno la miglior riuscita della strategia di austerity e riforme strutturali. I dati sembrano parlare chiaro: qui la ripresa corre più veloce rispetto alle grandi economie della zona euro, tanto che sono stati inanellati ben 9 trimestri consecutivi di crescita. L'occupazione ha rialzato la testa anche se non si può certo cantare vittoria, i salari reali hanno recuperato terreno, le imprese hanno ricominciato a investire. Eppure, si legge in "Gain or...

11 Novembre 2015

The day after il QE: la magica trasformazione del debito in moneta

scritto da

Poiché l'inimmaginabile è già accaduto - i vari QE e i tassi negativi - nessuno dovrebbe stupirsi che finisca con l'accadere ciò che molti hanno già immaginato. Ossia che per liquidare la montagna di debiti cumulata dal 2008 a oggi, ormai verso il 270% del Pil mondiale, si decida di trasformarla in moneta, quest'ultima essendo il debito "perfetto", che non genera interessi e non è redimibile. Tale ipotesi viene contemplata in un paper di Adair Turner, dell'Institute for New Economic Thinking ("The Case for Monetary Finance – An Essentially Political Issue") presentato nel corso della sedicesima Jacques Polak Annual Research...

31 Luglio 2015

La profonda povertà del Portogallo, così fuori moda

scritto da

Che fine ha fatto il Portogallo mi chiedo, mentre leggo la struggenti cronache sulla sofferenza greca, sulla quale nulla ci è stato risparmiato. E mi rispondo che non lo so, spiegando la mia ignoranza con la circostanza che il Portogallo, a differenza degli altri paesi in crisi, non è riuscito a ispirare alcuna narrazione capace di traslarlo dal non luogo disabitato della contabilità a quello assai concreto e frequentato delle chiacchiere da bar. Già: l’Irlanda è la tigre che torna a ruggire dopo la crisi, la Spagna il gigante malato, ma disciplinato e faticosamente sulla via della guarigione, con quelli di Podemos a far le...

21 Luglio 2015

La verde Irlanda è ancora al verde (e ci resterà a lungo)

scritto da

Leggo l’ultimo Post-Programme Surveillance Report sull’Irlanda che la Commissione europea ha pubblicato pochi giorni fa, proprio insieme a un altro paper nel quale si magnificano i risultati ottenuti da questo programma di aiuti fra il 2010 e il 2013, adottato quando l’Irlanda entrò nel cono d’ombra della sua crisi peggiore. Come ogni narrazione, anche quella sull’Irlanda offre argomenti contrastanti, utili a entrambe le fazioni, che vogliono l’Europa ora maledizione perniciosa, ora benedizione necessaria, trovandosi infine la migliore sintesi nell’esordio del documento che recita più o meno così: l’Irlanda si sta...

09 Luglio 2015

Lezione cinese: il dirigismo non ferma i capitali a caccia di opportunità

scritto da

La dipendenza della borsa cinese dalla politica centralista di Pechino sembra essere diventata un boomerang inarrestabile. I listini cinesi, nelle ultime settimane, hanno letteralmente collassato e diverse domande si affollano nella testa degli investitori: la principale è “arriveranno altre manovre-tampone e stimoli fiscali e monetari per frenare la discesa dei mercati finanziari, permettendo alle banche di rimettersi in sesto sui loro crediti sempre più problematici?” Le ricadute globali del crollo della borsa cinese non sono da poco: il prezzo delle materie prime sta rapidamente scendendo, non solo per la considerazione che...

18 Giugno 2015

La cruda realtà della sovranità monetaria, oltre le illusioni e le utopie

scritto da

Uno dei temi più controversi - e che, seppure indirettamente, condiziona tanta parte del dibattito politico - è il ruolo, nell’economia, della moneta e, conseguentemente, del relativo ruolo delle banche, della banca centrale e dello Stato. Come aveva brillantemente rappresentato Keynes (The Royal Economic Journal, vol. XXIV, 1914), la moneta non ha valore in sé (come biglietto) ma in quanto consente di partecipare ad uno spettacolo teatrale: "Money is the measure of value, but to regard it as having value itself is a relic of the view that the value of money is regulated by the value of the substance of which it is made, and is like...

18 Giugno 2015

Tutte le Grecie dell'Eurozona (Spagna inclusa)

scritto da

Che fine ha fatto il riequilibrio dell'Eurozona, mi chiedo mentre leggo l'approfondimento contenuto nell'ultimo bollettino economico che la BCE ha dedicato a quelli che una volta si chiamavano Pigs, ma che oggi dovrebbero essere aggiornati in Pigsc, visto che alla sfortunata compagnia si è aggiunta un paio d'anni fa anche la piccola Cipro, ormai scomparsa dalle cronache come d'altronde la Slovenia, che pur non avendo goduto dell'iscrizione al club ha patito almeno quanto gli altri i venti contrari della crisi. Per quanti progressi si siano fatti da quel lontano 2008, quando l'area della valuta unica scoprì di avere in casa dei paesi...

15 Giugno 2015

Il debito cinese, pubblico e privato, supera il 250% del Pil

scritto da

Assai meno nota della mirabolante crescita del prodotto, l'esplosione dell'indebitamento cinese è materia che preoccupa per lo più gli addetti ai lavori, e che solo di recente ha iniziato a trovare ospitalità nelle cronache più avvedute. L'ultimo Global Economic prospects della Banca Mondiale dedica ampio spazio alla Cina, e un grafico in particolare rivela una situazione che è utile ricordare. Il dato, nudo e crudo, ci dice che il debito del settore privato cinese, diviso fra famiglie e imprese, sfiora ormai il 200% del Pil, cresciuto quasi del doppio nello spazio di un pugno di anni. Nel 2007, prima quindi della Grande...

09 Giugno 2015

Grecia, perché è un dialogo fra sordi e come se ne esce (in quattro mosse)

scritto da

Nel balletto quotidiano in scena da mesi fra il governo Tsipras e il fronte dei creditori, la ex Troika formata da Commissione Europea, BCE e Fondo Monetario Internazionale, l'unico vero assente è un qualsiasi credibile piano per rilanciare la disastrata economia greca. Le proposte sul tavolo (questa mattina Atene a una bozza di 47 pagine ha aggiunto tre pagine, la risposta non si è fatta attendere) sembrano fatte apposta per farsi dire di no dalla controparte, ma nessuna delle due ha in sé alcun elemento di novità o abbastanza pregnante per rappresentare una svolta positiva sul piano economico, quanto piuttosto rappresentano una...