Nella settimana che si è conclusa un dato salta all'occhio: per la prima volta dal 2015, nel terzo trimestre, il Pil della Germania è sceso - dello 0,2% - rispetto al periodo precedente. A pesare soprattutto la frenata dell’industria dell’auto. Eurostat ha ricordato chenello stesso periodo l’Italia ha fatto segnare una crescita zero, mentre l’Eurozona è cresciuta dello 0,2%. Ed ecco che in tanti, sui social, hanno festeggiato. Gli sta bene ai tedeschi, vedi che anche loro sono in difficoltà? Vedi che i tempi di magra arrivano per tutti? Sovranismo d'accatto, che non tiene conto di alcuni piccoli particolari, tipo che...
L’autore di questo post è Corrado Griffa, manager bancario ed industriale (CFO, CEO), consulente aziendale in Italia e all’estero, giornalista pubblicista -
L’amministrazione USA persegue con determinazione una politica di “reshoring”: il ritorno della manifattura industriale in America, per ridare vigore alle fabbriche statunitensi, mantenendo la tecnologia nel paese e ricostruendo una base industriale; i dati di GDP/PIL ed occupazione confermano la validità del percorso avviato, che sarà lungo e non privo di tensioni con “partners” (ancora per quanto “partners” e non “nemici”?), utilizzando strumenti vecchi ma...
Per capire perché da noi il mercato immobiliare stia vivendo una fase di sostanziale stagnazione, a fronte di una ripresa che nell’Eurozona (EZ) va avanti da quattro anni può essere utile leggere l'ultimo bollettino economico della Bce che fra le altre cose propone una sintesi molto efficace lo stato dell'arte.
Il grafico serve a dare un’idea del livello dei prezzi e degli investimenti residenziali nei vari paesi dell’area fra il 2007 e il 2018, considerando come spartiacque il primo trimestre 2014 quando finalmente il mercato immobiliare dell'EZ ha iniziato a dare segnali di miglioramento che però non sono arrivati da noi. In...
Pubblichiamo un post di Mario Angiolillo, direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute. Esperto di tematiche geopolitiche e di relazioni internazionali, svolge attività di advisory per diverse società con particolare riferimento agli impatti e alle opportunità offerte da Brexit –
I negoziati su Brexit, con al centro del dibattito la questione del confine Irlandese e le future relazioni nel dopo Brexit, sono stati condotti a tappe forzate dopo il nulla di fatto registrato in occasione della riunione del Consiglio Europeo del 18 Ottobre, e hanno portato ad un possibile accordo che in queste ore è in...
“Abbiamo perduto un punto di PIL”. “Abbiamo guadagnato un punto di PIL”. Il più delle volte, si è convinti di fare informazione così, cioè per il tramite di annunci simili a quelli virgolettati, oltre i quali ci si limita a riportare dati, unità di misura e grafici, ma, in realtà, non si fa altro che creare aree di mistero e smarrimento, legami d’assenza tra chi scrive e chi legge. Viene a configurarsi, nel tempo, una sorta di dialettica paradossale tra il creatore della notizia e il fruitore, una sorta di dialettica di rottura o, più correttamente, una dialettica senza dialogo.
La notizia, a propria volta, finisce...
L’autore di questo post è Claudio Parrinello. Imprenditore seriale, attualmente CEO di UNICO, un progetto sulla blockchain EOS. Dopo aver conseguito il Diploma di Perfezionamento (dottorato) in Fisica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è stato ricercatore in Gran Bretagna e poi manager al CERN di Ginevra –
In un precedente post ho definito la blockchain un sistema molto innovativo di certificazione, trasmissione e stoccaggio di dati. Ho poi osservato che la criptomoneta è un componente strutturale di ogni blockchain, che permette di contabilizzare i costi, retribuire chi contribuisce al suo funzionamento e gestire tutti i...
Si era visto di tutto, in Italia e nel mondo. Ma non ancora un ministro che rimbrotta la Commissione Europea dicendole che non sa fare i conti. È successo questa settimana, che verrà ricordata anche per questo. Se non altro perché fra un po' di mesi saremo qui a prendere atto delle capacità del professor Tria oppure a leccarci le ferite dell'ennesima manovra italiana scritta sull'acqua.
A fare di conto sono abituati gli autori del pezzo più letto della settimana su Econopoly. Sono Sergio Cesaratto e Antonino Iero. Ecco il post:
È il tasso di interesse, bellezza!
Per rimanere in tema Bruxelles ecco cosa dicono a proposito del...
Alla fine saremo tutti giudicati per il coraggio dei nostri cuori (Hernando, Sense8)
Premessa
Intendiamoci, il ministro Salvini può fare tutto quello che vuole. Criminalizzando le ONG può infangare l’operato di tanti volontari che hanno salvato migliaia di persone dall’annegamento; può chiudere i porti ai migranti, sequestrarli per giorni in una nave, chiudere gli Sprar, ridurre i finanziamenti per la loro minima necessaria accoglienza; può togliere il diritto ai migranti di chiedere lo stato di rifugiato, può cancellare modelli di integrazione funzionanti come Riace, può istigare all’odio razziale tramite migliaia di post su...
È notizia di pochi giorni fa. La Pernigotti, storico marchio del cioccolato piemontese - ceduta ai turchi del gruppo Toksöz nel 2014 - chiude il suo stabilimento. Tutti a casa, si sbaracca, cassa integrazione straordinaria per 200 dipendenti (per inciso, è stata appena re-introdotta la Cig per cessazione, cosa senza senso poiché se l’azienda non riapre, quale ciclo sfavorevole bisogna superare?) e tra 12 mesi partono i licenziamenti.
L’azienda Pernigotti è stata fondata a Novi Ligure – provincia di Alessandria -– nel 1860, quando l’Italia non era ancora stata “fatta”, quando il presidente del Consiglio di Sardegna (poi...
Pubblichiamo un post di Sergio Cesaratto, professore ordinario di Politica monetaria e fiscale nell'Unione Monetaria Europea, Università di Siena, e Antonino Iero, staff Direzione Regolamentazione e Studi Economici gruppo Unipol* -
Nel pieno della polemica di queste settimane, il commissario europeo Pierre Moscovici ha affermato: "Una manovra che aumenta il debito pubblico che è già 132%, il cui rimborso annuale ammonta a 65 miliardi l'equivalente del bilancio per l'istruzione, e che pesa 1.000 euro a italiano, non è bene per il popolo. È il popolo che paga ed è il popolo che rimborsa. Sono i più vulnerabili" (La Repubblica, 26...