16 Giugno 2015

Anno 7 dopo Lehman, tre insidie per l'economia

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Il manuale della bilancia dei pagamenti di Banca d’Italia definisce la posizione patrimoniale verso l’estero come “il prospetto statistico che indica, ad una certa data, la consistenza delle attività e delle passività finanziarie di un Paese verso il resto del mondo”. Quando un soggetto straniero acquisisce una qualsiasi attività finanziaria in Italia (quote di aziende, titoli di debito, depositi presso istituti finanziari, ecc.) si registra nella posizione patrimoniale dell’Italia una nuova passività nei confronti dell’estero. Viceversa, quando un soggetto italiano acquisisce un’attività all’estero, nella posizione...

10 Giugno 2015

Egregio Criscuolo, prenda esempio da Donato Menichella

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Dopo aver letto le dichiarazioni al Corriere del presidente della Corte Costituzionale Alessandro Criscuolo, mi sono chiesto se sia il caso di invitare i giudici della Consulta a tornare tra gli umani. Due sono le affermazioni che mi hanno colpito. La prima: “Se una legge è anticostituzionale, non possiamo fermarci se la nostra decisione provoca delle spese”. La spesa pensionistica aggiuntiva, mi permetto di ricordare, supera i 30 miliardi. Tant’è. Come dire, se poi bisogna aumentare le imposte all’80% del reddito e far scappare le imprese dal territorio italiano, a noi della Corte non interessa. Se l’Italia va in default,...

06 Giugno 2015

Alta velocità, Delrio, il miraggio delle analisi costi-benefici

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L’alta velocità è decisamente di moda, e non da poco. Giappone e Francia mostrarono la via già negli anni Sessanta (il primo) e Ottanta (la seconda), collegando per prime i loro maggiori centri urbani con treni a velocità a quei tempi inusitate. Negli ultimi due decenni, è stata la volta di Spagna e Cina, che si sono sbizzarrite nella progettazione e realizzazione di vasti network. Pure la nostra povera Italia, a seguito di infinite tribolazioni, si è dotata del suo scheletro di alta velocità, da Torino a Salerno, e cantieri sono aperti per collegare alla rete anche Genova, Verona, e Venezia. Lo scorso aprile, il neo-ministro...

04 Giugno 2015

Perché la (buona) scuola è un'azienda

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Tra gli slogan favoriti dagli oppositori della riforma della scuola dispiegata dal governo (e, a ben guardare, di ogni tentativo di riforma della scuola), v'è quello secondo il quale la scuola non sarebbe paragonabile a un'azienda – gemello dell'altra frequentissima invocazione secondo la quale la cultura non sarebbe una merce. L'obiettivo polemico di queste rivendicazioni è la privatizzazione dell'istruzione, intesa non tanto come abdicazione alla titolarità della funzione educativa, mai realmente posta in discussione, quanto come adesione a un approccio di gestione che non può prescindere da criteri di efficienza. Ovviamente,...

03 Giugno 2015

Lavoro, evidenze e ostacoli in vista per la staffetta generazionale

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«Stiamo studiando un tema di staffetta generazionale per connettere l’entrata di giovani nel processo produttivo all’uscita di chi è vicino alla pensione». Così il ministro Giuliano Poletti è tornato questa mattina sulla delicata questione dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Proprio oggi l'Istat ha comunicato i dati sull'occupazione, migliori per molti versi di quelli che siamo stati abituati a leggere negli ultimi mesi, ma con qualche criticità, come ha ben scritto Mario Seminerio. Io vorrei mettere in luce soprattutto un aspetto fra quelli segnalati dall'Istituto di statistica, che ho sintetizzato in questo...

26 Maggio 2015

L’innovazione e le imprese italiane nelle Considerazioni Finali di Visco

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Sulla scrivania del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è a portata di mano il volume di E. Brynjolfsson e A. McAfee "La nuova rivoluzione delle macchine. Lavoro e prosperità nell’era della tecnologia trionfante" (Feltrinelli, 2015), manifesto delle trasformazioni benefiche della tecnologia digitale, redatto da due autorevoli membri del Massachussetts Institute on Techology (Mit). Visco nelle sue Considerazioni Finali - quest’anno per la prima volta anticipate rispetto alla naturale data del 31 maggio - è rimasto colpito dalle riflessioni dei due professori del Mit e torna spesso sul tema della tecnologia come...

22 Maggio 2015

Chi sta cambiando il calcio (e cosa non funziona)

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Lo scoppio di un nuovo scandalo scommesse travolge una delle industrie più importanti del paese: il calcio. Al di là delle dichiarazioni di sdegno del presidente della Repubblica, Mattarella, e del presidente del Consiglio, Renzi, vorremmo vedere qualcuno che unisce i puntini: scopriamo infatti che tra le squadre coinvolte c'è anche la Salernitana di Claudio Lotito, impossibile non ripensare alle intercettazioni che emersero qualche tempo fa sull'inopportunità - a suo giudizio - di permettere a Carpi e Frosinone di arrivare in serie A, per tutelare il business di tutte le parti in gioco. Di questo sport al contrario, dove chi ricopre...

21 Maggio 2015

Perché il ministro Martina non risponde alla scienziata Elena Cattaneo?

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In una divertente vignetta un biologo molecolare dice: “Ho sequenziato il genoma umano ma non capisco le donne”. Questo per sintetizzare il fatto che i neuroscienziati ci dimostrano ogni giorno che intuizioni ed emozioni aiutano a fraintendere i messaggi scientifici. Un caso da manuale riguarda gli Ogm, organismi geneticamente modificati. Solo aver attribuito quel nome che sa di Frankenstein ha significato mistificare i progressi scientifici compiuti per migliorare la resistenza delle sementi agli attacchi dei parassiti. Ha perfettamente ragione il Nobel per l’economia Amartya Sen, che attribuisce una carica esoterica eccessiva a...

21 Maggio 2015

Banda ultralarga, la lezione australiana

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Il palcoscenico della strategia per la banda ultralarga si arricchisce quotidianamente di aspiranti protagonisti, ma i nuovi ingressi non fanno che esasperare le complessità di una sceneggiatura già estremamente convoluta. Sull’obiettivo finale, l'accordo è pressoché unanime: dotare il paese di una rete d'accesso in grado di supportare connessioni superveloci è una priorità condivisa da politici, regolatori, analisti, imprese e consumatori. Su tutto il resto, il confronto è acceso: sul coinvolgimento pubblico, sull’assetto concorrenziale, sulle opzioni tecnologiche. Tra i principali nodi di contrasto, v'è sicuramente il...

20 Maggio 2015

Il dissesto previdenziale italiano, narrato in breve

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Leggo incredulo sul Sole 24 Ore che l'aver concesso per decenni pensioni generose, calcolate col metodo retributivo e per un pugno di anni di contributi, ha generato un costo per lo nostre casse pubbliche di circa 46 miliardi l'anno, e confesso che mai, eppure nelle mie peggiori previsioni, l'avrei immaginato. In pratica il nostro deficit fiscale corrisponde, se le stime sono esatte, alla somma che paghiamo ogni anno in omaggio alla nostra (im)previdenza pubblica. E mi sembra necessario, stando così le cose, provare a ricapitolare come e perché siamo arrivati a questo punto. Lo faccio servendomi di un libro assai istruttivo pubblicato...