30 Maggio 2017

La mobilità sociale, Einaudi, la competizione. E il Sud in un mondo a parte

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Francesco Bruno, ottima penna di Econopoly, settimana scorsa ha concentrato la sua attenzione sulla scuola come fattore di mobilità sociale. Bruno coglie nel segno. La scuola è decisiva. È il solo strumento per dare una chance – non la certezza, ahinoi – alle nuove generazioni. Sentite cosa scrive Luigi Einaudi nelle “Prediche inutili” (Einaudi Ed., 1959): “Soltanto insegnanti capaci danno garanzia che i giovani siano, dopo esame rigoroso e imparziale, promossi meritatamente dall’uno all’altro grado della scuola... Sterminati i programmi, troppe le discipline insegnate ed alternate ad ore; gli insegnanti affannati a...

30 Maggio 2017

Scuola, le inefficienze del modello (perfetto) e da dove ripartire per costruire il futuro

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L’articolo 3 della Costituzione sancisce il principio di eguaglianza dei “punti di partenza” valorizzando nei fatti la diversità sociale tra le persone – diversità che dovrebbe essere fondata su logiche e dinamiche di merito – e responsabilizzando lo Stato sul proprio ruolo di garante, affinché tutti i cittadini possano avere le medesime opportunità. Se ciò è vero ecco che il sistema di imposizione fiscale sulla ricchezza prodotta altro non è che una leva con cui lo Stato ridistribuisce ricchezza all’interno della società, prelevando la stessa da coloro che grazie ai propri meriti e ai propri talenti sono più...

27 Maggio 2017

Viaggio nella disuguaglianza del merito e delle opportunità: capitolo scuola

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Imperversano le discussioni allarmistiche sulla disuguaglianza dei redditi, su quanto guadagni in più un manager rispetto a un impiegato, sui ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Si tratta di un dibattito che, molto spesso, non si basa sui numeri e, soprattutto, ignora le disuguaglianze meritocratiche, frutto del lavoro faticoso e lungimirante di nonni, genitori e figli che meritano rispetto in una società che si vanta di riconoscere un valore sociale alla famiglia. Disuguaglianza non significa necessariamente ingiustizia. Premesso in generale che solo con la crescita si possono ottenere condizioni economiche e di...

18 Maggio 2017

Contrattazione e salario minimo, che cosa insegna Macron all'Italia

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Il neoeletto presidente della Repubblica francese non ha mai fatto mistero delle sue priorità legislative. In particolare, uno degli elementi in cima all’agenda è completare il processo di decentralizzazione nella negoziazione degli orari di lavoro e dell’organizzazione aziendale. A questo proposito, è interessante mettere a confronto la normativa vigente in Francia e in Italia, ed analizzare i possibili effetti che liberalizzazioni in questo senso potrebbero avere su condizioni di lavoro e produttività. La negoziazione sindacale in Francia e in Italia La Francia ha riformato recentemente la normativa sulla contrattazione,...

14 Maggio 2017

L'Erasmus delle pensioni che non fermerà la fuga dall'Italia di vecchi e giovani

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Pubblichiamo un post di Dario Stevanato, professore ordinario di diritto tributario all'Università di Trieste e avvocato - Se c’è un limite oltre il quale un ordinamento giuridico perde la bussola della parità di trattamento di situazioni simili, e inizia a essere governato da regole arbitrarie e da un perverso principio di “disuguaglianza tributaria”, allora quel limite si sta per l’Italia sempre più avvicinando. L’ultimo colpo potrebbe essere inferto da un emendamento alla manovra correttiva, con cui si vuole introdurre - sfruttando norme convenzionali che attribuiscono la potestà impositiva sui redditi da pensione allo...

13 Maggio 2017

Verità scomoda: l'Italia non riparte. Tre scenari per i prossimi dieci anni

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L’andamento dell’economia italiana sembra non cambiare mai. Purtroppo per il lettore (ma anche per chi scrive), articoli come questo sembrano ripetersi uguali, ad infinitum. Gli ultimi dati confermano una sostanziale stagnazione. La recessione è ormai alle spalle, ma l’economia non tira. Tra dicembre 2016 e febbraio 2017 la produzione industriale è cresciuta solo dello 0,7 per cento rispetto al trimestre precedente; il commercio estero - aiutato dal miglioramento della congiuntura internazionale - ha dimostrato maggiore dinamicità: le esportazioni, spinte dalla domanda dei paesi extra-europei, sono cresciute del 3,7 per cento, le...

06 Maggio 2017

Colpa dei bamboccioni o della classe dirigente se si assumono pochi giovani?

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La recente pubblicazione delle statistiche sulle percentuali di laureati dei Paesi europei offre l’occasione per mettere a sistema un po’ di dati sulla situazione dei giovani italiani. Molti numeri che seguiranno non sono nuovi all’opinione pubblica, anzi sono ampiamente conosciuti, almeno a livello disaggregato. Ma è la loro combinazione, oltre al confronto degli stessi con quelli dei nostri “vicini di casa”, ad incupire un quadro già di per sé buio, in cui su condizioni e prospettive dei venti-trentenni italiani pesa un’anomalia di sistema dalle vaste responsabilità. Diamo i numeri… Per comporre questo quadro,...

23 Aprile 2017

C'è un motivo se la speranza di crescita per il Mezzogiorno è (praticamente) zero

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Post di Fedele De Novellis, partner ed economista senior di REF Ricerche - L’intervista a Gianfranco Viesti proposta da Econopoly è un elemento di novità nel dibattito, non fosse altro che per l’originalità del tema prescelto: l’economia del Mezzogiorno, questione oramai da anni caduta nel disinteresse generale. La cosa non meriterebbe attenzione se non fosse che stiamo parlando dello snodo principale rispetto a qualsiasi possibilità di ripresa dell’economia italiana. La tesi è che Milano non è più la “locomotiva del resto del Paese”. Tesi inconfutabile, e sulla quale possiamo avanzare qualche prima riflessione con...

08 Aprile 2017

La neutralizzazione di Uber è il riscatto del protezionismo reazionario

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Per un paese abituato a guardare gli altri dal fondo della classifiche internazionali, il provvedimento con cui il tribunale di Roma ha a tutti gli effetti neutralizzato la presenza di Uber nel mercato italiano – sospendendone anche il servizio professionale UberBlack, pochi giorni dopo che il tribunale di Torino aveva ribadito lo stop ai guidatori occasionali UberPop – rappresenta una rara occasione di riscatto. Peccato che la classifica in ballo in questo caso sia quella del protezionismo reazionario. Secondo il magistrato decidente, le attività di Uber costituiscono una forma di concorrenza sleale ai danni delle auto pubbliche: e...

08 Aprile 2017

Uber e taxi o la logica del "peggio la toppa del buco"

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La recente sentenza del tribunale di Roma che ha inibito l'attività di Uber anche per quanto riguarda la sua attività di NCC, cioè Uber Black, rientra nell'ormai pluriennale lotta legale fra la società californiana e le autorità regolatorie dei vari paesi in cui opera. Per inquadrare meglio la questione vale la pena sottolineare che Uber, per quotazione, dotazione di capitali datigli in prestito e filosofia, sottintende esplicitamente una forte estrazione di valore da un mercato di per sé a basso valore aggiunto attraverso da un lato l'utilizzo di forza lavoro a basso costo e poco specializzata, dall'altro l'applicazione di tariffe...