31 Luglio 2018

I social network, il populismo e l’economia reale. L’Italia deve ripartire dalle soluzioni

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Tre miliardi di persone, circa il 40% della popolazione mondiale, utilizza i social media con una media di circa due ore al giorno per condividere, apprezzare, twittare e aggiornare i loro “stati” sulle piattaforme online. È difficile credere che solo poco più di un decennio fa, il nostro modo di vivere fosse molto diverso da come è ora.  Quando nel 1997 iniziavano a comparire i primi strumenti di creazione di relazione tra persone in rete, si pensava finalmente che la comunicazione stesse segnando la più importante e straordinaria tappa verso la democrazia. La comunicazione online e le relazioni tra le persone, sono il vero...

24 Luglio 2018

Stato mamma o azienda per il welfare dell'Italia che pretende?

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Potremmo essere di fronte ad un gruppo di persone che ha il potere (declinato in tutte le sue forme…) di giudicare e stabilire quali sono le scelte di vita degne di rispetto e quelle che invece sono espressioni di stupidità. Ecco, quindi, che oggi essere acculturati potrebbe equivalere, per questo potere, ad aver solo perso tempo, a qualcosa di inutile.

                                                                                     Alessandro Bertirotti

Stato sociale, assistenza, protezione, chiusura, rifiuto: sembrano le keywords di un popolo che vuole rinunciare alla competitività...

18 Luglio 2018

Il non detto sul decreto dignità e gli avvertimenti del Consiglio di Stato

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L’autrice di questo post è Vitalba Azzollini, giurista. Lavora presso un’Autorità di vigilanza. Scrive (a titolo personale), tra gli altri, su Lavoce.info, Phastidio.net e Istituto Bruno Leoni – Nei giorni scorsi si è parlato molto delle norme del “decreto dignità” in tema di lavoro. Il profilo più rilevante attiene agli impatti del decreto o – meglio – alla loro assenza nel documento preposto ad esplicitarli: la relazione di analisi di impatto della regolamentazione. Di cosa si tratti è ormai noto a (quasi) tutti, ma vale la pena ribadirlo, usando le parole del regolamento - emanato nel settembre 2017 - che ne ha...

10 Luglio 2018

Pubblica amministrazione ed e-gov, così il divario con l'Europa resta abissale

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Nonostante alcuni sforzi compiuti negli ultimi anni da parte dei Governi che si sono succeduti, l’Italia continua a mostrare un divario abissale rispetto ad altri paesi europei in termini di diffusione dell’e-government. I cittadini italiani che nel 2017 hanno “dialogato” con la PA attraverso internet sono stati solo il 25%, contro il 68% dei francesi, il 53% dei tedeschi e il 52% degli spagnoli (grafico 1). Come il nostro paese anche altre nazioni stentano a far decollare l’e-gov, si tratta di Croazia, Polonia, Bulgaria e Romania, paesi che, tuttavia, hanno poco in comune con l’Italia.

Grafico 1. Individui che hanno avuto...

09 Luglio 2018

Ecco le sette virtù capitali che ci salveranno dai sette peccati capitali

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In un panorama caratterizzato da una campagna elettorale permanente, si sente ancora di più l’esigenza di un serio confronto e di un’analisi critica dell’attuale contesto socio-economico. Il think tank The Smart Institute insieme allo studio Legale DLA Piper, per il quale ha partecipato il partner Antonio Tomassini, hanno offerto un momento di dibatto con Carlo Cottarelli per ragionare assieme sui famosi “sette peccati capitali” del suo ultimo saggio ma soprattutto sulla vera questione di fondo: è possibile trovare sette virtù “capitali”? È stato interessante notare come Cottarelli, durante il dibatto citato, abbia...

08 Luglio 2018

L'Italia non può crescere davvero se il Sud non accelera. Analisi e soluzione

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Nel suo ultimo libro e di Emanuele Felice[3], si può ragionare sul ruolo delle istituzioni politiche ed economiche nel favorire (o nell'ostacolare nel caso delle istituzioni estrattive) i processi di cambiamento in aree storicamente meno prospere. Per fare ciò servirebbe un doppio livello di intervento, centrale e locale, perché sappiamo bene come non sia sufficiente il primo, ma non possiamo pensare che il secondo possa farcela da solo, considerati gli atavici problemi che si porta dietro. Un tale approccio su più livelli non dovrebbe interessare solo il Mezzogiorno, perché ad esempio concerne anche la strategia nazionale sulle...

06 Luglio 2018

L'arretramento linguistico dei social su economia e finanza: il caso del nemico Boeri

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L’occasione è ghiotta, di quelle che non capitano tutti i giorni. Ha appena parlato Tito Boeri, che, in qualità di economista e presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), ha presentato al paese la relazione annuale sul welfare. I temi sono numerosi e ricchi, ma la deriva sociolinguistica e la rappresaglia sui social network non tardano ad arrivare. Il documento è ampiamente corredato di grafici, cifre e report scientifici di pertinenza. Insomma, com’è giusto, ciascun lettore potrebbe studiarne i dati, farne un’analisi comparata, verificarne l’attendibilità, eppure accade qualcosa che ormai da tempo...

22 Giugno 2018

È ora di trattare la mafia come un’impresa a tutti gli effetti. Ecco perché

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Ben vengano gli arresti e le condanne, le onorificenze e i cortei di piazza, le fiaccolate e le grida di scandalo, ma non si pensi che siano soluzioni! La criminalità organizzata resiste a tutto questo perché non è semplicemente un difetto della società civile; essa, diversamente, ne è parte attiva, come fosse un suo elemento, una sua componente antropologica ed economica. Già Falcone, non a caso, esortava spesso i propri interlocutori a prenderne in considerazione gli interessi economici quali punti nevralgici da colpire, evitando il giustizialismo spettacolare e, di fatto, improduttivo. A ventisei anni dalla sua morte, sembra...

20 Giugno 2018

Smart working, l'Italia arranca. E gli uomini superano le donne

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La percentuale di lavoratori occupati tra i 15 e i 64 anni nell'Unione europea (Ue) che solitamente non lavorano in ufficio ma utilizzano la casa o altre postazioni è stata in media pari al 5% nel 2017. Lo ha certificato Eurostat. La percentuale più alta è stata registrata nei Paesi Bassi (13,7%), seguiti da Lussemburgo (12,7%) e Finlandia ( 12,3%). Fanalini di coda Bulgaria (0,3%) e Romania (0,4%). Lavorare da casa è risultato leggermente più comune nell'eurozona (5,7% degli occupati) rispetto all'intera Ue. L'Italia? Da noi esiste una legge, la 81/2017, che regolamenta il cosiddetto lavoro agile o smart working, ma siamo ben sotto...

18 Giugno 2018

Immigrazione, i dati web dicono che in Italia l'allarme è fortemente esagerato

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Nel recente dibattito politico il tema dell’immigrazione irregolare raccoglie da diverse settimane la massima attenzione sui media nazionali. La controversa scelta del Governo Conte di chiudere i porti italiani alle ONG straniere ha evidentemente dato un fortissimo impulso alla discussione, spesso molta accesa data la delicatezza del tema. La questione dell’immigrazione irregolare non è evidentemente un argomento nuovo nel dibattito politico. Per certi versi le ultime elezioni del 4 marzo sono state vinte dai partiti di maggioranza anche grazie a posizioni intransigenti verso i flussi migratori, esaltando in particolare i rischi...