19 Gennaio 2019

La democrazia è malata. Ecco una cura per evitare la deriva autoritaria

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Ce ne si accorga o no, è finita un’epoca. Sono cambiate le prospettive per chi nasce. Chi se ne è reso conto, si adatterà a fatica. Chi non se ne è accorto, navigherà nuovi mari con vecchie barche – a rischio costante di naufragio. Sono in atto cambiamenti epocali Forze profonde stanno cambiando il mondo. Il connubio tra democrazia e capitalismo - spina dorsale dell’Occidente da più di due secoli - ha perso smalto; la prima è in crisi, incapace di risolvere i problemi del secondo. Nell’economia globale, agricoltura e industria contano meno dei servizi, i flussi finanziari più dei flussi commerciali . Le istituzioni...

16 Gennaio 2019

Regionalismo differenziato: tutti gli errori da non commettere

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Il Governo ha recentemente anticipato i prossimi step che dovrebbero portare alla concessione di maggiore autonomia alle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Entro febbraio, la proposta dell’Esecutivo dovrebbe arrivare alle suddette Regioni, per giungere alla prima attuazione del cosiddetto regionalismo differenziato. Con l’avvicinarsi dell’evento, cresce il dibattito accademico e mediatico. Il rischio -richiamato su questi pixel- è di un inasprimento delle tensioni territoriali. Una situazione che farebbe male al Paese e che andrebbe evitato, considerata la già difficile situazione economica-finanziaria. Recentemente è...

13 Gennaio 2019

Nord e Sud sempre più lontani. Così l’Italia resta un’espressione geografica

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Nel 1847 il cancelliere austriaco Klemens von Metternich definiva l’Italia una mera “espressione geografica”, riferendosi alla divisione e alla reciproca indipendenza che regnavano tra i diversi Stati presenti allora nella nostra penisola. Ancora oggi sopravvive l’idea di un’Italia come semplice espressione geografica, che rimanda alle differenze, a volte assai profonde, che caratterizzano il territorio ormai unificato da oltre 150 anni del nostro paese. Usando termini statistici, si può dire che l’Italia non è il paese delle medie, ma delle varianze. Se il trentennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale è stato...

31 Dicembre 2018

Manovra del Popolo da bocciare su scuola, imprese e futuro. Ecco perché

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Pubblichiamo un post di Nicolò Andreula, consulente freelance e Visiting Lecturer presso la Chinese University of Hong Kong e Ilaria Orfino, consulente di comunicazione presso aziende e Istituzioni pubbliche -  Con 313 voti a favore e 70 contrari, ieri pomeriggio è stata approvata alla Camera la Manovra di bilancio 2019, figlia dell’incertezza politica dell’ultimo semestre e di un lungo braccio di ferro con le istituzioni europee, sicuramente una delle più complesse dell’intera storia repubblicana. In un contesto caratterizzato da risorse economiche limitate e coperte sempre più corte, la politica è chiamata a fare delle...

28 Dicembre 2018

1968, nascono grillismi e populismi. Meritocrazia? No, grazie

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A 50 anni dal 1968 non si contano i volumi celebrativi su quell’anno, per molti memorabile – vedi il volume del leader studentesco Mario Capanna “Formidabili quegli anni” -, per altri controverso. Sono portato a pensare che il 1968 sia celebrato in modo eccessivo, quando è stato prodromico al blocco dell’ascensore sociale e della meritocrazia. Il critico e romanziere Roberto Cotroneo scrisse nel febbraio 2017 su “Sette” un articolo memorabile in cui mise in discussione il “dogma” del 1968: “L’anno più citato del nostro dopoguerra non ha cambiato il paese e le nostre coscienze. La fantasia non è arrivata al...

27 Dicembre 2018

Mobilità del futuro e auto senza autista, qualcuno ci sta pensando?

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Quale mobilità per il futuro? Tra pochi anni arriveranno le auto senza autista e con esse cambierà in modo radicale tutta la mobilità. Una domanda che mi sembra la politica non si stia facendo è: come modificare prima di questo cambiamento le politiche di mobilità? Quello che già sappiamo è che le auto senza autista porteranno a una diminuzione drastica delle auto di proprietà, a una diminuzione drastica del costo dei taxi, alla possibilità di avere taxi ovunque sul territorio, alla possibilità di avere una sorta di trasporto pubblico punto a punto. Il sistema andrà dall'auto per una persona al bus per 100 persone, con...

14 Dicembre 2018

Che cosa abbiamo imparato dal caso Tav sulle analisi costi-benefici

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L’autrice di questo post è Vitalba Azzollini, giurista. Lavora presso un’Autorità di vigilanza. Scrive (a titolo personale), tra gli altri, su Lavoce.info, Phastidio.net e Istituto Bruno Leoni – Da qualche tempo, opere pubbliche, analisi costi-benefici e valutazioni politiche al riguardo sono divenuti sui media argomenti all’ordine del giorno. Tuttavia, non sempre ne è chiaro il senso. Quindi, forse è il momento di fare il punto sul metodo con cui si fanno certe scelte, senza entrare nel merito delle stesse. Innanzitutto, una precisazione: l’adozione di certe decisioni da parte dei governi - dalle opere pubbliche a...

13 Dicembre 2018

Tasse sulle imprese, i giochi di prestigio spacciati per crescita

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Sabato 8 dicembre, Luigi Di Maio ha inviato una lettera a "Il Sole 24 Ore". Si può considerare come un buon segnale, tendente al dialogo con il tessuto imprenditoriale. Dopo mesi passati a diffondere una cultura ostile, appare opportuno che il Governo voglia ascoltare le imprese. Se le intenzioni non possono essere biasimate, preoccupano maggiormente i contenuti. Uno degli argomenti trattati nella lettera riguarda il capitolo delle tasse sulle imprese: «Iniziamo ad abbassare le tasse» scrive Di Maio. Contemporaneamente, il Ministro elenca le misure in materia che l’Esecutivo si appresta ad adottare. Si inizia con quello che è...

07 Dicembre 2018

Un governo dell’ignoranza e della correzione? Forse ce lo meritiamo

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L’attuale maggioranza di governo ha un che di epico: non lo si può negare. Le gesta dei suoi membri appartengono ormai a una narrazione fantastica che le generazioni future difficilmente sapranno spiegare e riferire. Paola Taverna esorta la gente a non vaccinarsi; Luigi Di Maio dichiara di potere abolire la povertà con una manovra; Danilo Toninelli è convinto che molti usino il tunnel del Brennero; Laura Castelli, dallo spread alle tessere, si mostra fiera della propria incultura e della propria disinformazione, riempiendo la tv di gaffe; Marco Bussetti, un ex professore di educazione fisica, fa fuori Roberto Battiston, un fisico...

05 Dicembre 2018

Spread negativo con la Germania? Ecco come tornare a crescere, in 7 mosse

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La storia ci illumina, amplia gli sguardi. Ci conduce per mano e consente di riflettere sul passato. E sul presente. Proprio domenica scorsa sul Sole 24 Ore il presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI) Antonio Patuelli ha spiegato – Quando lo spread spaventava i tedeschi – come lo spread Btp-Bund non è sempre stato sfavorevole all’Italia. Dal 1957 al 1974 è stato negativo: la Germania pagava sui propri titoli di Stato un tasso di interesse superiore a quello riconosciuto dalla Repubblica italiana. Nel 1966 lo spread raggiunse livelli vicini al 3% (300 punti base). Come è potuto accadere che l’Italia uscita...