Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Tre anni fa ha fondato il blog TheWalkingDebt.org, diventato rapidamente un punto di riferimento per appassionati di storie economiche, segnalandosi per uno stile che predilige la narrazione, la divulgazione e il rigore informativo. Fra le altre cose coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.
11 Dicembre 2018

Diseguaglianza, perché serve più crescita per farla diminuire

Chi osserva la diseguaglianza, sulla quale in questi anni sono state scritte autentiche enciclopedie, dovrebbe leggere l’ultima release Istat sulle condizioni di vita delle famiglie italiane. Tratta un’evidenza spesso trascurata. Ossia che probabilmente la strada maestra per  diminuire la diseguaglianza sia l’aumento della ricchezza più che l'intervento pubblico. Se i governi favorissero la crescita migliorando le regole del gioco e facendole rispettare, per esempio con un sistema fiscale efficiente, la diseguaglianza diminuirebbe. Non sarebbe necessario preoccuparsi di come redistribuire il reddito. I dati pubblicati si...

04 Dicembre 2018

Imprese e famiglie italiane nuotano in un mare di liquidità

Seppure purgata dal caro-spread “la situazione finanziaria delle famiglie italiane rimane solida”, scrive Bankitalia nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria. Via Nazionale stima che il calo dei prezzi degli attivi finanziari, conseguenza dell’aumento dei differenziali sul bund, abbia provocato una diminuzione della ricchezza finanziaria delle famiglie di circa 85 miliardi, quindi un 2% del totale della ricchezza stimata. A ciò bisognerebbe aggiungere un altro 1,5% determinato dai cali azionari e obbligazionari che “sono elevati” per le famiglie con redditi superiori alla mediana, mentre incidono marginalmente per le...

22 Novembre 2018

L'inverno si avvicina e il boom immobiliare fa tremare la Germania

L’inverno sta arrivando, viene da pensare leggendo l’intervento di Claudia Buch, che ha presentato l’ultima Financial stability review della Bundesbank. “L’estate è stata inusualmente lunga e calda – dice la vice presidente – ma adesso è arrivata alla fine".  Anche la Germania paga dazio all’inesorabilità del ciclo economico, insomma, che facilmente diventa avverso dopo aver arriso benigno per tanto tempo. Se n’è avuto un avviso con la crescita negativa dell’ultimo trimestre, frutto di tante contingenze fra le quali l’incattivirsi del commercio internazionale, la vicenda Brexit, ancora di là da essere risolta,...

16 Novembre 2018

La ripresa europea del mattone è matura e l'Italia ha perso il treno (un altro)

Per capire perché da noi il mercato immobiliare stia vivendo una fase di sostanziale stagnazione, a fronte di una ripresa che nell’Eurozona (EZ) va avanti da quattro anni può essere utile leggere l'ultimo bollettino economico della Bce che fra le altre cose propone una sintesi molto efficace lo stato dell'arte. Il grafico serve a dare un’idea del livello dei prezzi e degli investimenti residenziali nei vari paesi dell’area fra il 2007 e il 2018, considerando come spartiacque il primo trimestre 2014 quando finalmente il mercato immobiliare dell'EZ ha iniziato a dare segnali di miglioramento che però non sono arrivati da noi. In...

08 Novembre 2018

La crisi ha aggiustato un po' l'economia italiana. Ma attenti, si può anche fare peggio

Qualcuno sarà rimasto sorpreso leggendo le misure di produttività diffuse dall'Istat di recente, dove si legge che negli ultimi 22 anni la crescita della produttività totale dei fattori nel nostro paese è stata nulla. Zero. È bene intendersi sul significato del dato prima di inerpicarsi in qualunque interpretazione. A tal fine è sufficiente leggere come Istat definisca questo indicatore. Dopodiché sarà interessante provare a "leggere" il dato andando a vedere i principali andamenti macroeconomici del nostro paese, utilizzando un utilissimo strumento messo a disposizione dal governo che riepiloga i principali indicatori in...

30 Ottobre 2018

Peggio di un deficit costoso c'è solo un deficit inutile o dannoso

Pochi dubiteranno del costo salato che l’Italia ha affrontato, e soprattutto dovrà affrontare in futuro, per portare avanti la sua politica di espansione del deficit pubblico. Senza bisogno di ricordare cose già note, basta sottolineare l’aumento dello spread, che ha eroso significativamente il valore dei nostri titoli di stato, e la capitalizzazione di borsa perduta, soprattutto dal sistema bancario. E poi che i tassi pagati alle aste sono cresciuti parecchio, e quindi tale sorte è riservata anche alla nostra spesa per interessi. Tutto ciò a fronte di una aumentata tensione politica sia all’interno del paese che all’esterno....

19 Ottobre 2018

Effetto spread, l'estero vende l'Italia e il conto lo pagano banche e famiglie

Scrutare il passato, specie se recente, può essere un modo istruttivo per farsi un’idea del futuro prossimo, come sa chi di mestiere si occupa di fare previsioni. In tal senso risulta molto utile scorrere i conti finanziari che Bankitalia rilascia con cadenza trimestrale per osservare come la tempesta sullo spread iniziata dal mese di maggio, nei giorni dell’insediamento del nuovo governo, abbia influito sui comportamenti degli operatori economici. Possiamo farcene un’idea osservando le consistenze e i flussi di Btp, nel confronto fra il primo e il secondo trimestre. Come avvertenza è bene ricordare che le consistenze, ossia gli...

13 Ottobre 2018

Una volta il reddito di cittadinanza era la pensione

Poiché la questione previdenziale continua a popolare il nostro dibattito pubblico, imponendosi ogni volta nell'agenda del governo, forse vale la pena ricordare il rilevante contributo che le pensioni hanno dato al cumularsi del nostro debito pubblico. Chi non ci credesse può scorrere un recente studio di Itinerari Previdenziali, osservatorio che studia i sistemi di previdenza sociale, dedicato all'analisi della durata media delle pensioni italiane, grazie al quale si è scoperto che in Italia vengono pagate oltre 750 mila pensioni da più di 37 anni, e che altri 3,8 milioni di pensioni hanno superato la durata di 25 anni, a...

05 Ottobre 2018

Il reddito di cittadinanza riuscirà a convincere gli inattivi a cercare lavoro?

In attesa di studiare la forma definitiva del cosiddetto reddito di cittadinanza, vale la pena ricordare gli strumenti che la nostra legislazione prevede per il sostegno del reddito di chi è rimasto senza lavoro, che dovrebbe essere una delle ragioni del provvedimento. Giova allo scopo una recente pubblicazione di Bankitalia che fa il punto sull’evoluzione dell’indennità di disoccupazione in Italia. La legge Fornero del 2012, che ha istituito l’Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego), e il Jobs act del 2015, che ha istituito la Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego), miravano a rendere il sussidio più...

29 Settembre 2018

I cambiamenti nel credito internazionale spostano i rischi sul risparmio

Sembra una inutile sottolineatura, in tempi di debito crescente, far notare la notevole espansione del credito internazionale che in qualche modo del debito è la controparte. E tuttavia l’andamento dei prestiti transfrontalieri e in valuta è un ottimo punto di osservazione per comprendere l’aria che tira nei mercati finanziari. Il credito internazionale, in sostanza, è un buon indicatore della liquidità globale e per questo è molto utile leggere l’approfondimento della rassegna trimestrale della Bis, che ha il pregio non solo di fornite stime aggiornate dell’aggregato ma anche di avere informazioni sulla sua composizione.