Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Tre anni fa ha fondato il blog TheWalkingDebt.org, diventato rapidamente un punto di riferimento per appassionati di storie economiche, segnalandosi per uno stile che predilige la narrazione, la divulgazione e il rigore informativo. Fra le altre cose coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.
28 Gennaio 2016

La dolce vita del saldo commerciale, finché dura il ribasso del petrolio

La buona notizia è che il saldo commerciale italiano continua a migliorare. Quella meno buona è che la salute dei nostri conti dipende in larga parte dai ribassi del petrolio, mentre continua la nostra robusta crescita delle importazioni. Ciò significa che siamo più esposti al rischio di rialzi del prezzo del barile, che, se tornasse appena al livello di due anni fa, potrebbe prosciugare i nostri attivi. Per osservare questa interessante evoluzione della nostra bilancia commerciale bisogna incrociare i dati dal 2013, quando il petrolio quotava fra i 90 e poco più di 100 dollari al barile, con quelli del 2015, quando è gradualmente...

18 Gennaio 2016

I contributi di chi lavora nel pubblico pagano solo la metà delle pensioni

La rappresentazione migliore della complessa gestione della previdenza dei dipendenti pubblici è in una cifra: la differenza fra le entrate ordinarie da contributi che arrivano dai lavoratori e la spesa per prestazioni che ho tratto da una recente analisi della Ragioneria dello Stato. Qui leggo che nel 2014 il totale netto della spesa per le prestazioni pensionistiche degli ex dipendenti pubblici è stato di 65,45 miliardi di euro. Ciò a fronte di entrate ordinarie per soli 37,9 miliardi, un po' più della metà. Vuol dire che i contributi di chi lavora nel pubblico pagano la pensione a poco più della metà dei pensionati...

16 Gennaio 2016

Il sogno di una casa per tutti diventa un incubo. Non in Germania

Come tutti i sogni, anche quello di una casa di proprietà per tutti, che ha nutrito per decenni l'immaginario degli americani, ha svelato la sua natura bugiarda. Non bastasse la peggiore crisi finanziaria ed economica degli ultimi tempi, al risveglio gli Usa hanno scoperto di avere meno proprietari di casa di quanti ne avessero nei primi anni del Duemila. Addirittura il risultato peggiore degli ultimi 25 anni. Trovo questa informazione in un recente outlook che Fitch ha rilasciato per monitorare l'andamento del mercato immobiliare globale, che peraltro mostra come il cattivo sogno americano sia diventato l'incubo di tantissimi paesi,...

12 Gennaio 2016

Il QE fa molto bene al Tesoro Usa: dalla Fed sono arrivati 580 miliardi dal 2009

Fra gli svariati motivi per i quali il Tesoro americano nutre una sicura gratitudine verso la sua banca centrale ce n'è uno solitamente poco osservato ma senza dubbio degno di cronaca. Mi riferisco ai corposi trasferimenti che la Federal Reserve gira al Tesoro dopo aver chiuso ogni anno il suo bilancio di esercizio: nel 2015, si stima abbiano superato i 110 miliardi di dollari. Nella release diffusa dalla banca centrale un grafico piuttosto esplicito mostra l'evoluzione di tali trasferimenti negli ultimi anni. Si osserva che, nel 2015, la Fed ha trasferito al Tesoro 97,7 miliardi di dollari, cui si sono aggiunti altri 19,3 miliardi...

06 Gennaio 2016

A questo punto il capitalismo potrebbe serenamente morire di vecchiaia

Se chiamiamo capitalismo il modo in cui, in larga prevalenza, si sono organizzate economicamente le nostre società, allora non servirà una rivoluzione per lasciarcelo alle spalle. Il capitalismo, che si evolve come un qualunque organismo socioeconomico, potrebbe morire di morte naturale, quindi di vecchiaia, come un qualunque organismo biologico, rimanendo ironicamente vittima del suo successo. Chi guarda all’economia come a un processo di evoluzione istituzionale non rimarrà sorpreso. Chi ancora legge Sombart e la straordinaria epopea del suo Il capitalismo moderno, sa bene che tale organizzazione socioeconomica ha conosciuto...

31 Dicembre 2015

La domanda debole, non il credito, è il freno a mano tirato per gli investimenti

Se le imprese europee credessero alla Befana dovrebbero chiedergli in dono una domanda robusta, capace di tirarle fuori dalle secche di una crisi che ancora, ventotto trimestri dopo l’inizio (si veda grafico in basso), non è riuscita a recuperare i livelli di investimenti ante 2008. Tale debolezza sembra avere poco a che fare con la difficoltà ad avere credito, che viene considerato l’ultimo dei problemi dagli imprenditori. Dipende piuttosto dalla domanda debole, che non sembra il miglior viatico per far ripartire le aspettative di profitto. E poi, certo, c’è anche il costo del lavoro, al settimo posto delle preoccupazioni...

14 Dicembre 2015

Fed, tassi da alzare sì o no? Ecco la domanda da 10 trilioni di dollari

Ci siamo o forse no: il mai tanto atteso meeting del 15-16 dicembre durante il quale la Fed dovrebbe decidere il suo primo rialzo dei tassi da oltre un settennio si trova a dover fare i conti con una situazione di debito internazionale denominato in dollari che non solo non si è normalizzata, ma anzi si è aggravata. Gli ultimi dati diffusi dalla Banca dei regolamenti internazionali (Bri o Bis nella versione inglese), che al tema del credito denominato in dollari ha dedicato un interessante approfondimento nella sua ultima quarterly review, mostrano che la montagna di debito in valuta americana del settore non finanziario è cresciuta...

12 Dicembre 2015

In tempi difficili è bene sapere dei CoCos bond e di come vi trasformano in azionisti

Il gran discorrere di questi giorni sulle disavventure di quattro piccole banche italiane, e soprattutto dei molti che avevano affidato loro il proprio denaro, ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica l'esistenza di strumenti finanziari e di pratiche normative finora appannaggio di cerchi ristretti di osservatori, purtroppo. I cittadini hanno scoperto cosa sono i bond subordinati e che chi li sottoscrive è meglio che si legga per bene il prospetto d'offerta, perché rischia di perdere tutto. Purtroppo non basta: in finanza colmare una lacuna serve soltanto a scoprire di averne altre. E non è pensabile che i comuni cittadini...

07 Dicembre 2015

Le crisi bancarie fanno più male di quelle dei debiti sovrani, parola di Bce

Chi teme gli effetti nefasti di una crisi del debito, sia esso privato e pubblico, dovrebbe leggere un pregevole esercizio svolta dalla Bce nella sua ultima Financial stability review dove vengono quantificati i rischi che la crescita dell'eurozona rischia di incontrare sul suo tortuoso cammino riferendoli a quattro diversi scenari. Scoprirà un'evidenza che si tende a sottolineare, nel nostro dibattito pubblico: per la salute della crescita le crisi bancarie sono assai più dannose di quelle sofferte a causa dei debiti di stati, famiglie o imprese. In realtà non dovremmo stupirci. Da anni ormai è noto l’abbraccio mortale fra...

03 Dicembre 2015

Sorpresa (non troppo), la gran parte del bonus degli 80 euro è andata ai più ricchi

Fra le tante informazioni contenute nell'ultima indagine campionaria della Banca d'Italia sulla ricchezza delle famiglie italiane nel 2014 ce n'è una molto utile per comprendere come spesso le intenzioni e gli esiti della politica economica possano risultare sorprendenti. Gli analisti hanno svolto un approfondimento per stimare l'effetto che ha avuto sui bilanci familiari il famoso bonus di 80 euro fortissimamente voluto l'anno scorso dal governo Renzi, che ne ha fatto il suo fuore all'occhiello. Se l'intenzione del Governo era quella di dare una boccata di ossigeno alle classi inferiori di reddito, si potrebbe dire, guardando il