Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Tre anni fa ha fondato il blog TheWalkingDebt.org, diventato rapidamente un punto di riferimento per appassionati di storie economiche, segnalandosi per uno stile che predilige la narrazione, la divulgazione e il rigore informativo. Fra le altre cose coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.
09 Giugno 2017

E adesso è l'Eurozona il Grande Creditore

Un'interessante rilevazione contenuta nella Relazione annuale della Banca d’Italia, mette a fuoco un'evidenza solitamente poco osservata quando si discorre dell'andamento degli squilibri globali nelle bilance dei pagamenti: l'Eurozona di fatto è diventata il creditore internazionale più rilevante al termine del 2016, proseguendo una tendenza iniziata dal 2013 e divenuta evidente già dal 2015, come si può osservare nel grafico in basso. Il surplus della zona euro, infatti, “grazie soprattutto a quello tedesco” è nuovamente salito, nota via Nazionale, portandosi al 3,4% del Pil dell’area. Sorte analoga ha avuto il Giappone...

02 Giugno 2017

La globalizzazione fa molto bene alle imprese. E ai lavoratori?

Nel tempo in cui la globalizzazione, intesa come internazionalizzazione delle risorse e dei commerci, finisce all'indice è interessante leggere un approfondimento che l'Istat ha dedicato, nel suo ultimo rapporto annuale, alle nostre imprese esportatrici. Il tema è interessante perché il nostro export, pure se ancora sottotono rispetto ai primi anni 2000 (vedi grafico), è stato di fatto il settore che ha consentito la tenue ripresa degli ultimi anni e la sostanziale tenuta dei nostri conti esteri. Osservare quindi come la crisi abbia mutato le dinamiche delle nostre imprese esportatrici è un ottimo esercizio per capire anche come...

20 Maggio 2017

"Crisi alle spalle" ma in tanti non si possono ancora permettere di comprare casa

Nella mole di informazioni contenuta nell’ultimo Rapporto immobiliare dell’Agenzia delle Entrate se ne trovano alcune che vale la pena di riportare per avere una visione più accurata di cosa si stia agitando dietro il notevole aumento delle compravendite, circa 534 mila nel 2016, che sembra rianimare il nostro mercato immobiliare. Si tratta di una crescita del 18,9% rispetto al 2015, che lascia ipotizzare che ci siamo lasciati alle spalle il periodo più orribile del settore per avviarci verso un ciclo nuovamente espansivo, pure se è troppo presto per dirlo, atteso che siamo ancora alle fasi iniziali, come si può osservare dal 

11 Maggio 2017

La disoccupazione giovanile e la direzione della demografia, ostinata e contraria

L’ultimo bollettino della Bce ha dedicato un approfondimento alla disoccupazione giovanile che esordisce notando come “il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il picco nel 2013 al 24% per il gruppo 15-24enni. Da allora il tasso è sceso più velocemente di quello del tasso globale ed è rimasto al 21% nel 2016, circa 6 punti in più rispetto al 2007”. Questi grafici aiutano ad avere la visione d'insieme. Sembra che non ci sia nulla da aggiungere, ma un'osservazione più attenta rivela il mondo complesso celato dietro il semplice dato.

Un esempio aiuterà a mettere i fuoco i termini del problema. Mettiamo che ci siano 13...

05 Maggio 2017

Il rischio più autentico dell’economia tedesca: morire di vecchiaia

Eurostat ha inaugurato la #YouthWeek, una settimana di dati dedicati alla questione della gioventù europea, diffondendo quelli sul numero degli under 20 nei diversi paesi dell’area. Il grafico che riepiloga la situazione mostra il primato dell’Irlanda, con il 28% di 0-19enni sul totale della popolazione e, fanalino di coda, la Germania con circa il 18%. Noi italiani siamo terz’ultimi, con qualche decimale in più. Questa rilevazione cela il duplice problema della Germania, che è di ordine sociale ed economico insieme. La prima parte del problema è visibile da quest’altro grafico, prodotto dall’istituto statistico tedesco. Si...

26 Aprile 2017

Disuguaglianza, la Cina batte tutti nonostante il super deficit (l'Italia invece no)

Si tende a credere che le espansioni fiscali, anche in deficit, conducano a una più equa redistribuzione del reddito. Tale suggestione si scontra con alcune evidenze che mostrano con chiarezza come fare più deficit non sia di per sé una garanzia di miglioramento nella distribuzione del reddito. E ciò persino in economie dove la pianificazione statale è profonda e pervasiva, come in quella cinese. Sono già stati osservati alcuni effetti imprevisti dello stimolo fiscale cinese avviato dopo la crisi del 2008. L’ultimo Fiscal Monitor del Fmi ci consente di osservarne un altro che solleva dubbi circa la reale capacità distributiva...

11 Aprile 2017

Il gran dimagrimento del mattone italiano e l'aumento della disuguaglianza

Forse il peggio è passato, o forse no, ma una cosa la possiamo dare per certa: il mattone italiano ha subito una notevole cura dimagrante che Istat ha calcolato nell’ordine del 14,6% fra il 2010 e il 2016. In pratica il settennio terribile dell’immobiliare, che ha sconvolto il settore delle costruzioni e generato moltissime delle sofferenze che tormentano le nostre banche. Tuttavia un numeretto rilasciato di recente da Istat accende un lumicino in una delle notti più scure della nostra economia recente. Il dato ci dice che l’IPAB, che sta per indice prezzi abitazioni, nel quarto trimestre 2016 ha avuto una variazione...

29 Marzo 2017

L'ora della Brexit è scoccata. Ma non parlate a Theresa May dell'export

Mi capita fra le mani una pregevole ricognizione prodotta dall’Ons, l’istituto di statistica britannico, in occasione dell’attivazione da parte del governo inglese della procedura di uscita dall’Ue, la famosa Brexit. Scelta ovviamente non occasionale, nel momento in cui bisognerà reinventare in chiave bilaterale una mole di relazioni che prima andavano di pari passo con quelle tessute all’interno delle regole Ue e che adesso dovranno essere concordate e riscritte. Ci vorrà tempo. Intanto è utile sapere alcune cose "very interesting" sull’economia britannica e su quanto per essa sia importante quella dell’Unione...

21 Marzo 2017

L'Italia e gli investitori esteri: venduto il 4% del Pil in obbligazioni. Ecco i dati Bce

L'ultimo bollettino economico della Bce contiene un'interessante ricognizione sullo stato dei conti esteri dell’eurozona e soprattutto sulla loro evoluzione, la più sorprendente delle quali è senza dubbio quella che ha condotto questo pezzo d’Europa a essere uno dei principali creditori internazionali, in ragione del fatto che ogni anno produce un sostanzioso surplus delle partite correnti. In sostanza, incassa più risorse dall’estero di quante ne spenda. E poiché questa eccedenza non viene impiegata interamente all’interno dell’area – e questo malgrado ci sia ancora un notevole gap di investimenti – ciò ha come...

14 Marzo 2017

La crisi del 2008 più costosa del New Deal?

Si è detto e scritto tante volte che la crisi del 2008 è stata la peggiore dal 1929. Anzi è nata un’ampia letteratura che paragona gli esiti della crisi iniziata nel ’29 – i disastrosi anni ’30 – ai giorni nostri e in effetti ci sono tante verosimiglianze, a cominciare dal ritorno in voga della teoria della stagnazione secolare, elaborata in quegli anni, fino alla voglia di protezionismo che all’epoca contagiò tutta l’economia globale. Al di là di ciò esiste un’altra controprova per asseverare la verosimiglianza delle due crisi. Ossia la quantità di risorse che il governo Usa ha dovuto mettere in campo per far...