Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Tre anni fa ha fondato il blog TheWalkingDebt.org, diventato rapidamente un punto di riferimento per appassionati di storie economiche, segnalandosi per uno stile che predilige la narrazione, la divulgazione e il rigore informativo. Fra le altre cose coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.
09 Ottobre 2017

I redditi come non li vedremo mai più: una storia non solo italiana

Uno studio recente nota che "la natura eccezionale della crescita dei redditi familiari tra i più anziani si estende molto indietro nel tempo. A partire dal 1967, il reddito reale mediano tra i nuclei con capofamiglia di 65 anni o più anni è aumentato molto più di quello di qualsiasi altro gruppo di età". E poi che "non è solo il gruppo di età più anziano che ha beneficiato (dell'aumento di ricchezza, ndr), anche se più il gruppo è maggiore d'età, più cresce a lungo termine il reddito medio reale della famiglia". Perché questi anziani hanno finito col surclassare le altre classi d'età, finendo col garantirsi la fetta più...

05 Ottobre 2017

Curve pericolose: che fine ha fatto la relazione fra inflazione e disoccupazione?

Il mistero dell'inflazione mancante e il puzzle del mercato del lavoro, dove si assiste a situazioni di quasi piena occupazione in cui prosperano forme contrattuali atipiche che scoraggiano la crescita delle retribuzioni, hanno finito col mettere in discussione uno degli schemi interpretativi più comunemente utilizzato nella modellistica macroeconomica e conosciuto dal grande pubblico: la curva di Phillips. Ossia quella relazione che lega il livello dell'inflazione a quello della disoccupazione, ipotizzando una relazione inversa fra le due variabili. Più decresce la disoccupazione, e quindi il mercato del lavoro è sotto pressione,...

28 Settembre 2017

Part-time, salari, inflazione: lo strano puzzle del mercato del lavoro contemporaneo

Il Fmi ha pubblicato un capitolo molto interessante nel suo ultimo World economic outlook che analizza lo strano puzzle del mercato del lavoro contemporaneo in diverse economie avanzate. L’osservazione di partenza è che a fronte di un andamento dell’occupazione che, in alcuni casi, è persino migliorata rispetto al periodo pre crisi, la crescita delle retribuzioni è rimasta lenta, quando non sia addirittura depressa. Contraddicendo ogni abito mentale consolidato, la tensione sul mercato del lavoro, derivante da situazioni vicine alla piena occupazione – si pensi al caso giapponese – non ha generato pressioni sulle retribuzioni....

23 Settembre 2017

L'inflazione mancante, la trappola del debito e l'aumento del rischio globale

Con la consueta precisione ed acutezza la Banca dei regolamenti internazionali di Basilea (Bis), nella sua ultima Quarterly review ha tratteggiato lo scenario nel quale si agita l'economia internazionale, individuando le due principali linee di faglia che minacciano i mercati, all'apparenza sereni. La prima criticità è l'inflazione mancante, come la chiama Claudio Borio, capo del Dipartimento economico e monetario della banca, che ha come conseguenza un andamento delle politiche monetarie che finisce - e questa è la seconda criticità - col provocare l'aumento del rischio, complemento necessario della ricerca di rendimento scatenata...

13 Settembre 2017

Gli 80 euro del governo sono stati un buon affare? Uno studio della Bce dice che...

Non si parla più degli 80 euro che il governo ha elargito ad alcuni contribuenti nel 2014, e quindi è un ottimo momento per fare due conti e cercare di capire se questa misura, parecchio costosa, sia servita e, semmai, a cosa. Una buona occasione ci è fornita da uno studio pubblicato pochi giorni fa dalla Bce, “Household spending out of a tax rebate: Italian €80 tax bonus”. L’analisi ha provato a calcolare come sia stato utilizzato il bonus fiscale e soprattutto osservarne l’impatto macroeconomico. Lo studio parte ricordando che nel 2014 il governo, tentando di invertire l’andamento declinante della nostra economia,...

14 Agosto 2017

Così gli squilibri globali aumentano il rischio protezionismo

Ci sono alcune considerazioni interessanti che il Fondo monetario internazionale propone nel suo ultimo External sector report. Il documento fotografa l’andamento degli squilibri globali, rappresentati contabilmente dai flussi delle partite correnti dei paesi analizzati e dagli stock delle posizioni nette sugli investimenti esteri e quindi è un ottimo viatico per capire lo stato delle relazioni internazionali, atteso che i crediti e i debiti reciproci fanno parte della dialettica fra gli stati. Non si capisce l’irritazione statunitense per la Germania se si trascura di osservare che gli Usa sono il paese che più di tutti è...

19 Luglio 2017

Le banche europee affossano la globalizzazione

Molti osservano il vistoso retrocedere dei prestiti bancari internazionali e si convincono che questo trend sia la spia vistosa del più sostanziale retrocedere della globalizzazione finanziaria. Cercare di capire quanto ci sia di vero in questa lettura è opera assai utile per farsi un'idea corretta di come vada il mondo ai giorni nostri, al di là dei proclami. E per cominciare è un ottimo viatico far riferimento a due documenti pubblicati di recente dalla Bis, la Banca dei regolamenti internazionali. Prima la Relazione annuale, incluse le dichiarazioni del Capo della ricerca Hyun Song Shin, e poi un paper uscito poco dopo, che dice...

06 Luglio 2017

L'Italia di oggi risparmia meno di quella di ieri ma investe ancora meno

Una tabella molto interessante pubblicata sull'ultima relazione annuale della Banca d'Italia consente di fare alcune osservazioni sull'andamento del risparmio nazionale, e in particolare di quello delle famiglie in relazione al reddito nazionale lordo disponibile (RNLD). Quest'ultimo si ricava sommando al Pil i redditi primari ricevuti dal resto del mondo e sottraendo i flussi corrispondenti versati a quest'ultimo. Rappresenta quindi l'ammontare totale delle risorse che hanno a disposizione gli operatori per i loro impieghi finali, che sono consumo o risparmio. Nel 2016 il risparmio delle famiglie è lievemente aumentato di 0,2 punti...

26 Giugno 2017

Non è la cattiva Germania a far crescere gli attivi dell'Eurozona

Molti si sono stupiti scoprendo che l’Eurozona è diventata il primo Grande Creditore globale, visto che il suo saldo corrente della bilancia dei pagamenti ormai è stabilmente sopra il 3%, l’unico a crescere in tempi recenti a differenza di quanto è accaduto ad altri. L’Eurozona (EZ) eccedentaria viene raccontata come l’ennesimo capitolo del lungo libro sugli squilibri globali, e quindi come uno dei fattori che li alimentano, col retropensiero che in fondo la grossa parte di questa responsabilità ce l’abbiano i tedeschi. Questa narrazione è icasticamente rappresentata in un post pubblicato alcuni giorni fa dalla Fed di...

20 Giugno 2017

La notizia dell'austerity? E' vagamente esagerata

Su binomio crisi & austerità si è sviluppato un vasto dibattito nel nostro paese e anche una discreta letteratura. A chi cerchi aggiornamenti suggerisco la lettura di un approfondimento contenuto nell’ultima relazione annuale di Bankitalia, che si intitola “La politica di bilancio nell’area dell’euro negli anni della crisi”, che ha il pregio di fare un’esame ex post, quindi a mente fredda, di come abbia proceduto la spesa pubblica nell’eurozona e nei principali paesi, fra i quali il nostro. Per apprezzare queste informazioni servono un po’ di premesse. Le prima cosa che dobbiamo ricordare è che di solito si misura...