Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Tre anni fa ha fondato il blog TheWalkingDebt.org, diventato rapidamente un punto di riferimento per appassionati di storie economiche, segnalandosi per uno stile che predilige la narrazione, la divulgazione e il rigore informativo. Fra le altre cose coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.
22 Marzo 2018

Il contante conta sempre di più, alla faccia del Bitcoin e della cashless society

Chi paventa che l’uso del Bitcoin possa favorire l’economia illegale è bene ricordi che, malgrado il notevole aumento dei pagamenti elettronici, l’uso del contante è cresciuto parecchio negli ultimi anni, specialmente dopo la grande crisi finanziaria. E non solo in Italia, che notoriamente è nelle parti alte della classifica dei paesi che usano di più il cash. Ma anche in paesi insospettabili come il Giappone, che nella ricognizione che ha fatto la Bis (la Banca dei regolamenti internazionali) nella sua ultima rassegna trimestrale è risultato il paese che, fra quelli considerati, ha visto crescere maggiormente l’utilizzo del...

08 Marzo 2018

Pil da retroguardia, salari piatti. Quasi quasi servirebbe un governo. O no?

Eletto il nuovo Parlamento, ci aspetta una maratona chissà quanto lunga prima che i partiti riescano a trovare un accordo che consenta al paese di avere un governo. La prospettiva che potrebbe volerci molto tempo spaventa molti, ma forse a torto. La situazione economica del paese, che può contare su una riserva di energia frutto del buon andamento del 2017 e insieme è ancora alle prese con notevoli complessità, consiglia di prendersi tutto il tempo necessario per arrivare a un esecutivo ben congegnato. Un buon governo tardivo è sicuramente meglio di un brutto governo balneare. E d’altronde non mancano i precedenti. Gli appassionati...

02 Marzo 2018

La Germania ha un surplus pubblico più alto del nostro deficit

La Germania ha chiuso il 2017 con un surplus di bilancio record, persino più elevato del nostro deficit pubblico. Si tratta del risultato migliore della sua storia post unificazione: 36,6 miliardi di attivo, l'1,1% del Pil. Ciò è stato ottenuto riuscendo nel frattempo a concedere generosi aumenti degli stipendi pubblici (+4,2%) e dei trasferimenti sociali (+4%), con particolare riferimento a quelli per i bambini. È facile essere generoso quando hai i soldi. Può sembrare inelegante accennare ai successi fiscali di un altro paese dovendo fare sempre i conti con i deficit nostrani. E tuttavia vale la pena riportare questi dati perché...

27 Febbraio 2018

Gli italiani dopo la crisi: siamo più ricchi, ma ci sono (molti) più poveri

Per migliorare la nostra comprensione su come la crisi e la successiva ripresa economica stiano mutando la fisionomia delle nostre società si può far riferimento agli ultimi dati diffusi da Eurostat sulla ricchezza delle famiglie dell’eurozona, nella sua accezione peculiare di ricchezza finanziaria al netto dei debiti. Il primo grafico contiene una buona notizia. Come si può osservare, il livello totale degli asset finanziari ha superato quello pre crisi. In particolare gli asset erano al 213% del pil nel 2006 e sono arrivati al 230% nel 2016, raggiungendo quota 33,850 trilioni di euro. Quanto alla loro composizione, il...

16 Febbraio 2018

Lavorare non è più condizione sufficiente per non essere poveri. In Europa

Un’analisi recente svolta da Ref Ricerche ci consente di fare un altro passo in avanti nella comprensione del mercato del lavoro dell’eurozona. Abbiamo già osservato in un post precedente alcune peculiarità bene illustrate nell’ultimo bollettino della Bce, e in particolare il rilevante contributo offerto alla crescita dell’occupazione da parte della classe più attempata di lavoratori (55-74enni). Adesso può essere utile spostare il focus su un’altra caratteristica messa in evidenza da Ref Ricerche, ossia la “crescita dei contratti a termine, la maggiore diffusione degli impieghi a orario ridotto, l’incidenza elevata...

13 Febbraio 2018

Anziani al lavoro, giovani con una vecchiaia complicata. Ecco i numeri da sapere

La Bce, nel suo ultimo bollettino, propone un articolo molto interessante sulla ripresa del mercato del lavoro nell’eurozona che ci consente di capire quali siano state le determinanti del buon andamento occupazionale nell’area. Per avere un’idea del progresso fatto, può essere utile riportare gli ultimi dati Eurostat. La diminuzione della disoccupazione è stata associata a una crescita del tasso di partecipazione, che è in relazione con l’aumento della forza lavoro. Il tasso di partecipazione misura infatti il rapporto fra la forza lavoro di un paese e la popolazione civile in età lavorativa. La forza lavoro invece è la...

03 Febbraio 2018

Il mattone riparte in Europa ma non in Italia: dai prezzi ai redditi, ecco i motivi

L’ultima release di Istat sull’entità della ricchezza non finanziaria italiana aggiunge un altro tassello al quadro informativo dei fondamentali che appesantiscono il mercato immobiliare italiano, fra i pochi dell’eurozona a non mostrare segnali di ripresa, risultando anzi ancora in calo. Gli ultimi dati Eurostat, relativi al terzo trimestre 2017 mostrano una diminuzione dei prezzi dello 0,5% sul trimestre precedente e dello 0,9 rispetto al terzo trimestre 2016. Ciò a fronte di un aumento, nello stesso periodo, del 4,1% per l’intera eurozona. Se si ricorda l’importanza relativa che ha il mercato immobiliare sia per il...

29 Gennaio 2018

Trump, il dollaro e gli affari degli Stati Uniti: perché non tutto è come sembra

Alcune circostanze rendono curioso il dibattito che si è sviluppato ai piani alti dell’economia e della politica internazionale, culminato nei timori di una nuova guerra valutaria che in qualche modo l’amministrazione Trump rischia di alimentare, se non addirittura provocare, con le politiche di indebolimento del dollaro associate alle restrizioni commerciali. A Davos sono risuonate le parole preoccupate dei banchieri centrali europei e Trump ha ribadito che la sua politica metterà al primo posto l’America, anche se temperando tale volontà col desiderio di collaborare con gli altri partner. Questo scenario, tuttavia, trascura...

20 Gennaio 2018

Ci risiamo: è boom dei subprime, a 4 ruote

È alquanto sorprendente tornare negli Usa, da dove la Grande Recessione si è originata, e trovare di nuovo parole dimenticate dalle cronache, come subprime, cartolarizzazioni, ABS, e tutto l'arsenale che informò le cronache di allora. Il fatto è che si tende a dimenticare che i meccanismi lungo i quali la rinascita dell’economia si è articolata dopo la crisi sono simili a quelli che l'hanno provocata. Questo spiega perché la ripresa celi ampie zone zeppe di rischi, che crescono all’ombra della disattenzione dell’opinione pubblica. Ne abbiamo già osservata una, adesso scrutiamone un’altra: il boom dei debitori subprime nel...

13 Gennaio 2018

Il boom dei lavoratori inattivi in America è siesta forever o un grosso problema?

C'è molto da imparare osservando la curiosa evoluzione del mercato del lavoro statunitense ed è una buona prassi seguirne le vicissitudini, innanzitutto perché l’andamento dell’occupazione è uno dei punti di riferimento della Fed. I dati sul lavoro contribuiscono a definire la politica monetaria Usa che, ci piaccia o meno, ha effetti globali. Ma non è l'unico motivo per cui è opportuno ragionarci sopra. Gli andamenti che vediamo all’opera in questo paese somigliano notevolmente a quelli osservati in altre economie avanzate, a tal punto che non è esagerato chiedersi se gli Usa non siano semplicemente gli apripista di...