Contro il nazionalismo calcistico (ovvero, sull'uso politico dello sport)
Non appena Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot hanno conquistato l’oro nella 4x400 ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, 1500 km più in là, nelle stanze romane, è cominciata una nuova corsa: quella ad appropriarsi del loro successo. Ai blocchi di partenza, Renzi («vince l’Italia che non ha paura», hashtag #PrimeLeItaliane), Salvini («a prescindere dal colore della pelle, contribuiscono a far crescere il nostro Paese»), la Meloni («vedo sventolare la bandiera tricolore» – e posta l’unica foto in cui il vessillo non entra neanche di striscio) e l’immancabile Saviano, in diretta...