Luca Foresti è amministratore delegato del Santagostino, rete di poliambulatori specialistici. Dopo la laurea in Fisica alla Scuola Normale Superiore di Pisa (SNS), ha conseguito un Master in Fisica e studiato nel PhD program di Matematica Finanziaria presso la stessa SNS. Prima di approdare a Milano, nel 2010, per il Santagostino, ha lavorato nei Paesi in via di sviluppo presso un network di banche che si occupano di microfinanza, si è occupato della creazione di un centro dati a Francoforte per la gestione di carte di credito e debito, bancomat e POS per istituzioni finanziarie di tutto il mondo, ha fondato Econoetica, una start-up tecnologica che opera nel settore dei servizi avanzati ICT
Il welfare aziendale è quell'insieme di benefit non monetari che un’azienda offre ai dipendenti allo scopo di migliorarne le condizioni di vita, in senso lato.
In Italia il welfare aziendale è sostenuto da due articoli del TUIR (Testo Unico Imposte dei redditi), il 51 e il 100, e dalla legge di stabilità del 2016 , con l'art.1 comma 182.
Se l'azienda mette 100 euro in busta paga, in tasca al dipendente ne arrivano 50. Con i benefit di welfare aziendali, fatto 100 del valore stanziato dall’azienda, al dipendente, se l’operazione è fatta bene, arriva un valore pari a 120. Questa maggiorazione è dovuta all'economia di scala...
Da anni ricevo da parte dei miei collaboratori, in forme diverse, più o meno la stessa domanda: "Visto che ho un sacco di lavoro da fare, come faccio a dedicare tempo per imparare a farlo meglio?"
Per molto tempo ho risposto raccontando la storiella del boscaiolo: "Un boscaiolo sta faticosamente tagliando un albero con l'accetta. Passa di lì un tizio con una motosega, che propone al boscaiolo di usarla. Il boscaiolo risponde dicendo che non ha tempo di imparare a usarla perché deve tagliare l’albero con la sua accetta". La storiella colpiva le persone ma non le cambiava, lasciandole dentro la loro trappola di tanto lavoro-poco...
Dirigo un’azienda nella quale l'80% dei circa 100 dipendenti sono donne e l'età media è di 35 anni. Ovviamente dobbiamo avere una politica di gestione del tema maternità. Quando intendo una politica, do per scontato che noi si faccia ciò che è nello spirito e nella prassi della legge Italiana. Ma non basta. In questo articolo proverò a spiegare perché.
In Italia la partecipazione al lavoro delle donne, nel terzo trimestre 2016, è stata del 48%, contro il 67% degli uomini. In Italia l'età media delle primipare è di 30,7 anni e il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna) è di 1,35. Le donne percepiscono...
Una delle ragioni per cui i sistemi sanitari hanno problemi è la distanza che si è venuta a creare tra la catena del valore alla produzione generata da chi gestisce il sistema (chi lo governa, chi paga, chi eroga) e i cittadini che ne devono fruire.
Quale sarebbe una catena del valore a misura di paziente? E quanto costerebbe averla?
Primo anello di questa catena ideale è l’informazione. Tutto quello che può essere pubblicato online deve essere pubblicato online. Qualsiasi limitazione a questo principio viene interpretato come incapacità da parte del sistema di andare incontro al paziente. Foto dei medici, loro curriculum vitae,...
Di fronte alla discussione sulla legge di Bilancio che ancora una volta vede la Sanità come fonte di possibili risparmi e dopo 8 anni in cui il bilancio della spesa pubblica in sanità è in calo, in questo articolo proviamo a leggere uno dei temi più sentiti dai cittadini, le liste di attesa, con un approccio concreto e orientato ad una spesa pubblica più intelligente.
Prima di discutere i metodi per abbattere le liste di attesa bisogna capire bene come e perché si formano. Il motivo è semplice: per una determinata prestazione ci sono state più richieste rispetto alla disponibilità nei tempi precedenti a oggi. Se si verifica un...
A meno di chi lavora dentro all’SSN (Sistema Sanitario Nazionale) la grande maggioranza dei cittadini italiani non conosce il suo funzionamento e quindi percepisce solo le cose che non vanno senza coglierne le ragioni. Pur essendo temi molto tecnici proviamo in questo articolo a spiegarne gli elementi fondamentali in modo comprensibile. Innanzitutto bisogna individuare chi paga e chi eroga. Ci sono due possibilità per entrambi: pubblico o privato. Il che significa che ogni prestazione sanitaria di cui abbiamo avuto bisogno nella nostra vita sta in uno di questi quattro quadranti:
Gli esempi che vedete nei quattro quadranti sono...
Facciamo qualche nome: la svedese Ikea, l’irlandese Ryanair, il francese Decathlon, lo spagnolo Zara. Cos’hanno in Comune? La capacità che hanno avuto, in tempi brevissimi, di conquistare quote di mercato rilevanti, nel mondo. E anche in Italia.
Quel che li accomuna sono sicuramente le politiche dei prezzi. Questo perché oggi è più importante che mai il tema del pricing per le aziende B2C (business to consumer). La ragione è che mai come negli ultimi anni il mercato, soprattutto quello del retail, la vendita al dettaglio, ha visto crescere la trasparenza su quali siano i prezzi. Di conseguenza i consumatori sono facilitati nella...
Il rischio di una iniziativa economica dipende pesantemente da quanto quello che si va a fare è già noto. Tanto più ci si avventura in attività nuove tanto più cresce il rischio che si corre. Il problema è che è difficile difendersi da un meccanismo del mercato che prevede che quel che si è imparato facendo le cose poi venga replicato dai competitor che entrano nel mercato, i quali a un certo punto si ritrovano in mano gran parte dei benefici derivanti dall'apprendimento senza averne pagato i costi e senza essersene assunti i rischi. Il risultato complessivo è che gli operatori economici mediamente stanno alla larga da molti...
La vicenda dei 6 emendamenti fotocopia presentati in Senato praticamente da tutto l’arco parlamentare (PD, M5S, FI, NCD, ALA) con piena ammissione di azione lobbystica da parte dell’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), oltre a generare una reazione da parte di chi ne verrebbe colpito, le catene odontoiatriche, accende i riflettori sul dibattito sullo stato dell’odontoiatria in Italia.
Proviamo a fare luce con qualche numero, dopo aver doverosamente premesso che sono amministratore delegato di una di queste catene (il Santagostino e quindi portatore di un interesse...
A settembre 2015 erano iscritte all’albo degli...
La sanità è tornata al centro dell'attenzione della politica e dei media. Da un lato l'approvazione, da parte del Senato, del decreto Enti Locali che contiene una serie di misure per ottenere risparmi nel settore, dall'altro le dichiarazioni del commissario alla spending review, Yoram Gutgeld, che dichiara di inserire nel “menù” della revisione della spesa anche quella sanitaria.
Gutgeld parla di “ospedali che hanno squilibri nella gestione economica di decine di milioni”, dell'annoso problema degli acquisti e del problema dell'eccesso di diagnostica. Problemi da affrontare, certo, ma io penso che il vero punto di partenza...