Francesco Mercadante

Francesco Mercadante (Erice, 17 marzo 1977) è professore aggregato di Analisi del Linguaggio (SIPGI, Trapani), contributor di Econopoly24, Il Sole 24 Ore, Tech Economy 2030, membro del comitato scientifico del Digital Transformation Institute. È stato consulente del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Sicilia e docente di Analisi dei Testi presso l’Università degli Studi di Palermo. Le sue ultime pubblicazioni sono Le parole dell’economia Viaggio etimologico nel lessico economico (2002, Il Sole 24 Ore), Questo è il mio sangue Romanzo paradossale sulla vita di Yeshùa Christòs (2022, A&B), Riferite ciò che avete visto (2021, Amazon), L’uomo che ha appena smesso di fumare, continuando a fumare (2021, Amazon), Grammatica Umoristica (2019, Margana).
19 Aprile 2020

“E i medici erano i più numerosi a morire…”: epidemia e resistenza

(Questo contributo è stato scritto con la collaborazione di Cristina Mincione, docente di lettere nei licei e negli istituti tecnici di Teramo) Raccontare per esistere: potrebbe essere questa la massima vincente e purificante della quarantena. In altri termini: sforzarsi di produrre il maggior numero di righe possibile col minor numero di parole possibile al fine di dominare anche un morbo che non si conosce. L’uso improprio dei termini, infatti, ci condurrebbe alla deriva psicologica e intellettuale. Le fake news, di fatto, non sono altro che espressioni o della massima ottusità o della massima cattiveria d’un uomo che tenti di...

11 Aprile 2020

La liquidità di Conte non è "immediata". La sproporzione tra parole e fatti

“Diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese”: l’asserzione del Presidente Conte è incongrua, impropria e, di fatto, scorretta, priva di fondamento.  Il sostantivo “liquidità” e l’aggettivo “immediata”, così combinati all’interno della frase, fanno sorgere parecchi dubbi sulle reali intenzioni del parlante. Di certo, è difficile credere che Giuseppe Conte non fosse consapevole del contenuto delle proprie dichiarazioni. Si sarebbe trattato allora di un errore di comunicazione, di una sorta di vuoto espressivo o, come comunemente si dice, di una caduta di stile? Il male dell’economia è...

02 Aprile 2020

Sindaci presi d’assalto, ma i 4,3 miliardi non servono per gli aiuti diretti

Accade molto di frequente che ci si accontenti del titolo di un articolo, tralasciandone il contenuto e finendo col condividere sulla propria timeline testi che si conoscono a malapena. Ciò è parte del paradosso storico dell’informazione: il lettore negligente e frettoloso, in genere, accusa il giornalista di adottare espedienti linguistici e moduli d’enfasi a discapito della trasparenza della notizia, ma, nello stesso tempo, dimentica di avere un ruolo attivo nel processo della conoscenza. Per carità, nessuno intende negare l’esistenza dei titoli ‘acchiappalike’. Però, è proprio il caso di dirlo: gli articoli vanno letti....

22 Marzo 2020

Casi e decessi: tra Oms, Salute e Facebook i conti non tornano. Perché?

“Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure (…)”: lo dice il Legislatore Costituzionale (art. 21), che tuttavia non contempla lo stato confusionale e, più in generale, il disagio generato dalle stramberie che alcuni (troppo liberi) informatori propongono, alla patologica ricerca di clickbait. La situazione è un po’ irritante, dato che l’oggetto, in tempi di sovraesposizione alla notizia epidemiologica, è rappresentato dal numero dei positivi e, purtroppo, dei morti causati dal...

20 Marzo 2020

Prima lo spread, poi il Pepp. Da 1 a 10 quanto è credibile la Lagarde?

Il coronavirus può essere assunto come causa emblematica e, nello stesso tempo, annoverato tra le concause, che sono numerose. Ma il nuovo ordine sociale ed economico si è già sovrapposto al modello europeo e, forse, anche a quello globale. È accaduto, senza che il cittadino comune se ne accorgesse o avesse il tempo di fermarsi a ragionare. Ogni confine è stato ridisegnato, forzato a smarrirsi nella separazione e nella lontananza, in parte anche sotteso dall’emergenza sanitaria e – si badi bene! – reinventato, di fatto, dall’algoritmo, alla cui egemonia s’è sacrificato l’ultimo residuo di socialità: la compartecipazione...

12 Marzo 2020

COVID-19, il Nord come ai tempi della peste del 1630

Le analogie sono sorprendenti; forse, per certi aspetti, anche sinistre e inesplicabili. Tuttavia, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, che oggi sono le regioni più colpite dal COVID-19, sono i simboli d’una schiacciante memoria storico-epidemica: negli anni Trenta del XVII secolo, furono devastate dalla peste e le città di Milano, Bergamo, Como, Venezia, Padova, Verona, Bologna, Parma, Modena e Firenze ne furono spopolate. Certo, quello era un contesto igienico-sanitario di estrema precarietà, cui si sovrapponevano in modo preoccupante povertà e ignoranza, ma i fatti sembrano ripetersi, con parecchi elementi di...

24 Febbraio 2020

Miliardi bruciati a Piazza Affari? Falso, in Borsa non si brucia niente

È vero o, per lo meno, probabile: non sempre lo si fa in malafede. Ed è altrettanto vero o probabile che non lo si faccia per ignoranza. Tuttavia, l’incultura e l’inadeguatezza non sono da escludersi, in alcuni casi. Insomma, in Borsa (Piazza Affari sta pagando l'effetto coronavirus) non si brucia neppure un euro. Figuriamoci se si possano bruciare miliardi! Il denaro, tutt’al più, passa da una parte all’altra. La locuzione avverbiale “tutt’al più” non è per niente casuale. Infatti, l’insana e infondata espressione con cui vengono titolati parecchi articoli d’informazione finanziaria, il più delle volte, non si...

23 Febbraio 2020

Irpef e Iva: il piatto piange alla Regione Sicilia, i cittadini interrogano il MEF

In alcuni comuni della Sicilia, ogni anno, si registrano 40-50 decessi a fronte di 10-20 nascite. Il caso del comune di Gangi è addirittura peggiore: 80 decessi, 30 nascite. Ciò implica che il sostantivo spopolamento, usato per designare l'abbandono per lo più da parte dei giovani e ormai piuttosto in voga, sia da sostituire cinicamente con un altro sostantivo: ‘estinzione’. Sì, è vero, sulle prime, “estinzione” ci fa pensare alla scomparsa d’una qualche specie animale, almeno per abitudine linguistica. Tuttavia, il buon Treccani online, nell’estensione dell’area semantica, aggiunge: annullamento, cancellazione. Quale...

04 Febbraio 2020

I costi e i non detti della violenza. Ma Usa e Ue sono proprio aree di pace?

Nel 2018, la violenza è costata al mondo 14,1 trilioni di dollari, che equivalgono all’11,2% del PIL globale. L’impatto maggiore s’è avuto in Siria, Afghanistan e Repubblica Centrafricana, dove conflitti e disagi hanno eroso, rispettivamente, il 67%, il 47% e il 42% del prodotto interno. La situazione si fa allarmante nello Yemen, dove 24 milioni di persone, cioè l’80% della popolazione ha urgente bisogno di protezione e assistenza. In sostanza, secondo il Global Peace Index 2019, un report prodotto dall’Institute for Economics & Peace, negli ultimi dieci anni, il livello medio di pace nel mondo è peggiorato del 3,78%....

22 Gennaio 2020

Lo sapevate? Anche i bambini sanno parlare di economia a scuola

<<Allora continuo (disse il Topo). Edwin e Morcar, signori della Mercia e della Northumbria, optarono per lui, e persino Stigand, il patriottico arcivescovo di Canterbury, trovò opportuno (…)>> <<Trovò cosa?>> disse l’Anatra. <<Trovò opportuno>> rispose il Topo piuttosto seccato. <<Lo saprai cosa vuol dire opportuno, no?>> <<Io so quello che trovo quando trovo qualcosa>> disse l’Anatra. <<Di solito, è un verme o una rana. La questione è: cosa trovò l’arcivescovo?>> L. Carroll, Alice nel paese delle meraviglie 14 gennaio 2020, ore 8:20. Varco la soglia dell’Istituto G. Dezza di Melegnano. Lo confesso: sono emozionato e,...