Francesco Bruno

Avvocato d'affari, European Master in Law and Economics (LL.M) e Master di specializzazione "Avvocato d'Affari" presso la Business School de Il Sole 24 Ore. Ha studiato presso la Fairmont State University, l'Università della Calabria, l'Erasmus University of Rotterdam, l'Università di Hamburg e l'Alma Mater Studiorum di Bologna. Si occupa prevalentemente di diritto commerciale e societario, contrattualistica nazionale e internazionale, M&A e Compliance (231/Data Protection/Antitrust). Ha collaborato con l'Institute of Competition Law. X (giàTwitter) @francis__bruno
12 Luglio 2016

La crisi bancaria degli anni Venti e l'utile rilettura di Piero Sraffa

Negli anni ’20 non si parlava di “bail-in”, “burden sharing” (non era proprio opportuno usare anglicismi...) o di aiuti di Stato, ma di certo non era un periodo tranquillo per le banche italiane. Una vicenda molto interessante e, per alcuni versi, attuale è quella della Banca Italiana di Sconto, fallita dopo innumerevoli tentativi di salvataggio, che causò perdite importanti ai suoi creditori. La breve storia della banca contiene alcuni elementi che, a tratti, ricordano la tribolata situazione attuale, nonostante le epoche diverse e il contesto completamente differente. Riusciamo ad avere una narrazione precisa e...

06 Luglio 2016

Fisco e multinazionali: il duello Ue-Usa tra aiuti di Stato e autolesionismo

Difficile dire se si tratti di incapacità comunicativa dell’Unione Europea o di disattenzione dei media, ma stanno passando in sordina (salvo eccezioni) alcune battaglie di Bruxelles che – secondo i canoni di giudizio più diffusi nel nostro Paese – dovrebbero essere molto popolari. Mentre in passato le sanzioni della Commissione inflitte ad esempio a Microsoft ebbero una certa risonanza, la strategia attuale volta a combattere le evasioni/elusioni delle grandi multinazionali non sta riscuotendo lo stesso successo mediatico. Eppure l’argomento è molto importante, tanto da interessare i complessi rapporti strategici tra Usa e...

25 Giugno 2016

Le ragioni poco liberali degli euroscettici

La maggioranza dei commentatori – non solo italiani – ritiene che l’Ue debba cambiare, a prescindere dai punti di partenza che possono essere favorevoli a un'eventuale remain o ad una exit. Le divergenze si notano invece sul come si debba cambiare, che è molto più complicato. Non sono in pochi a sostenere che vi siano ragioni liberali per un’uscita dall’Ue e che queste motivazioni abbiano giocato un ruolo importante anche nella Brexit. Quali sarebbero? Principalmente viene da pensare all'eccessiva burocratizzazione delle istituzioni europee ed alla regolamentazione eccessiva. Argomentazioni sicuramente valide, ma sono...

09 Giugno 2016

Sud Italia vs. Germania Est, i punti di contatto e i passi da compiere

Da poco più di un mese su questi pixel si susseguono post di diversi autori che delineano alcune proposte concrete per rivitalizzare il Mezzogiorno italiano. Anche al Festival di Trento, concluso da qualche giorno, si è parlato di Sud, a più riprese. Almeno tre eventi del programma hanno riguardato principalmente il Meridione. Due di questi hanno avuto ad oggetto un confronto tra le esperienze del Sud Italia e della Germania dell’Est post-riunificazione, mentre un terzo – a cura dell’associazione SVIMEZ - ha invece riguardato un’interessantissima analisi economica, sociale e politica delle cause del ritardo meridionale...

31 Maggio 2016

Non è un paese per la Garanzia Giovani. Cosa non va e da dove ripartire

Non è un paese per vecchi” è un noto film dei fratelli Coen che ha conquistato gli Academy Awards otto anni fa. Il titolo è stato spesso riadattato alla situazione sociale dell’Unione Europea, alle prese con  un’alta disoccupazione giovanile, seppur con marcate differenze tra i vari Stati Membri. Tali differenze sono ad esempio affrontate in “No Country for Young People?”, un e-book edito dal sito VoxEU.org che affronta i “Youth Labour Market Problems in Europe”. Il testo suddivide alcuni Paesi europei in tre categorie sulla base dei risultati ottenuti nel contrasto alla disoccupazione giovanile: Top performers,...

18 Maggio 2016

Legalità al tempo del nuovo codice degli appalti: il cantiere è ancora aperto

Dal mini dibattito su come risollevare il Meridione italiano partito da questi pixel (qui, qui e qui), è emersa una certa richiesta di maggiori e mirati investimenti pubblici che consentano di colmare i numerosi gap con il resto d’Italia e, magari, far ripartire un po’ la domanda aggregata dell’area. Continuo a nutrire tutti i dubbi “hayekiani” del caso sull’efficacia di tali ricette, ma considerato che il pensiero di maggioranza propende per un aumento della spesa per investimenti pubblici, cerchiamo di capire quantomeno se le misure in vigore per prevenire il dissipamento delle risorse tra mafia e corruzione siano...

03 Maggio 2016

Perché il Sud non è la Germania dell'Est

Ogni volta che un presidente del Consiglio si reca al Sud, sulla scia dei suoi predecessori, si sente parlare di nuovi piani di sviluppo, di investimento, di stanziamenti per infrastrutture e via dicendo. L’ultima in ordine cronologico è la visita di Matteo Renzi a Reggio Calabria, nel museo che ospita i meravigliosi Bronzi di Riace. Firmato nell’occasione il Patto per la Calabria con il presidente della Giunta calabrese Mario Oliverio (valore 7,5 miliardi di euro), che segue il Patto per la Campania (circa 10 miliardi di euro) e che precede il Patto per la Sicilia (da circa 12 miliardi di euro). Il tutto (anche i patti per le altre...

22 Aprile 2016

Rebus pensione: la flessibilità in uscita può aiutare l'occupazione giovanile?

Nel mondo anglosassone si parla di “lump of labour fallacy” per indicare l’errore comune di chi pensa che la forza lavoro in un’economia sia una componente fissa, invariabile. In estrema sintesi, un nuovo lavoratore entrerebbe nel mercato solo a seguito dell’uscita di un altro. È diffusa l’opinione, soprattutto tra politici e sindacati, secondo la quale l’età in cui si va in pensione abbia effetti diretti sull’occupazione giovanile: più alta è l’età pensionabile, maggiore sarà il tasso di disoccupazione giovanile. Tale opinione è molto popolare nell’attuale dibattito italiano e porta a “spingere” per forme...

17 Aprile 2016

L'incredibile deriva protezionistica delle presidenziali Usa

Mentre si attendono le primarie nel Nord-Est che, a meno di sorprese, dovrebbero sancire le vittorie di Donald Trump e Hillary Clinton nei rispettivi partiti, probabilmente mai come nella presente campagna elettorale si era percepita una così forte avversione (finta o reale) contro il libero commercio internazionale. In Italia ci siamo abituati, essendo un sentimento comune a tutti i partiti, salvo rare eccezioni. Infatti ad esempio sono (purtroppo) davvero in pochi a difendere il Presidente della Repubblica che apertamente afferma che «il destino dell’Italia sia legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino» mentre...

31 Marzo 2016

Perché i voucher lavoro non sono il male assoluto e cosa c'è da fare per migliorarli

Ho letto con estremo interesse il post di Marta Fana sui voucher apparso su questi pixel, così come avevo guardato con piacere una puntata di Report di qualche tempo fa dedicata ai crescenti numeri del fenomeno dei “buoni lavoro”. Come già illustrato, si tratta di uno strumento introdotto nel 2008 dal governo Prodi per cercare di regolarizzare rapporti di lavoro occasionali o saltuari che spesso finiscono nella piaga sociale del lavoro irregolare. A otto anni di distanza dalla loro introduzione, i cinque Governi che si sono avvicendati nel tempo hanno allargato notevolmente la platea degli interessati, penetrando interi settori...