Enrico Verga

Consulente strategico e istituzionale, Master in International relations alla Università Cattolica del Sacro Cuore, senior analyst a Longitude.
12 Gennaio 2020

Carne, non le solite frottole, ovvero: la carne finta è bene o male?

C’era una volta la dieta mediterranea e, a dire il vero, c’è ancora. Una dieta dove la predominanza di proteine proveniva da vegetali prima di tutto poi pesce e carne (quando capitava o te lo potevi permettere). La carne, in particolare, è sempre stata vissuta in passato come un bene di lusso. Di qui l’errata percezione che mangiare tanta carne possa essere, in qualche modo, una manifestazione (inconscia direi) di ricchezza e benessere. Possiamo osservare questa rapida evoluzione in un paese come la Cina (che bene inteso non ha mai seguito la dieta mediterranea ma aveva una sua dieta assimilabile, per qualità, a quella...

03 Gennaio 2020

Come ammazzare Asimov e le leggi sui robot! (con i riflessi sull'economia)

Il 2 gennaio 1920 (giusto ierii), nasceva Isaac Asimov, un valido scienziato, divenuto poi un famoso scrittore di fantascienza. Tralasciando tutta la sua bibliografia mi concentrerò su quello che è uno dei suoi maggiori contributi al futuro che oggi viviamo: le relazioni uomo macchina (che lui definì robot, oggi potremmo parlare, con maggior libertà, di Intelligenza Artificiale). Leggo il 2 gennaio, il giorno del suo compleanno, un’analisi che, per quanto parta bene, poi mi lascia il sapore amaro in bocca. Il direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia parla di Asimov citando l’importanza delle sue “Leggi della...

29 Dicembre 2019

Università, basta un software a trasformare giovani risorse in opportunità

Alcuni mesi fa son inciampato su Youtube in un video che, per quanto creato da un “life coach”, è piuttosto impressionante. Il titolo è tutto un programma: “Ho fatto causa alla scuola”. Nel video un avvocato (il life coach) spiega che la scuola (americana) è antica, non prepara gli studenti per la vita ed è auto-referenziale. Il video è godibile ma apre un tema a mio avviso significativo. L’intera struttura d’insegnamento occidentale (non ho conoscenza dello stile asiatico indo-cinese) è plasmata su una serie di aspettative di crescita culturale, e relative necessità lavorative, che si rifanno all’epoca della...

18 Novembre 2019

Il senso delle aziende per le soft skills e perché valorizzarle è vitale

Tradotto letteralmente sono tratti/abilità morbide. Che se già in inglese erano criptiche tradotte in italiano son ancora più enigmatiche. Il termine e il range è piuttosto ampio. Quindi ho pensato di focalizzarmi sullo scenario nella sua completezza e non discutere le singole skill, riportando infografiche che mappano le primarie nell’analisi. Ovviamente se esistono le soft ci saranno pure le hard skills. La grande differenza si può definire in questo modo. Le hard skills sono più verticali ad un azienda. Potremmo definirle tipiche di un settore industriale, sia che si tratti di meccanica o di IT. Di solito vengono acquisite...

04 Novembre 2019

Lavoretti o lavoro? Come ti contrattualizzo il rider. L'esempio francese

Lo “storytelling” della Gig economy, negli ultimi anni, si è evoluto molto. Inizialmente era una cosa carina, coccolina e tenerina. Ricordo, ai tempi, di aver letto il Rampini, che sta a NY a spiegarci come funziona l’America (a modo suo), che scriveva, parlando dei rider (o fattorini, in questo caso quelli che ti portano a spasso con il risciò). “A Manhattan i primi apparvero anni fa […], a New York il loro numero cresce a vista d'occhio e non evocano certo sofferenza fisica: i guidatori di risciò americani sono giovanotti, e spesso anche ragazze, muscolosi e abbronzati. È un impiego part time che attira gli studenti in un...

22 Ottobre 2019

Retail apocalypse: i negozi si salveranno con phygital e dopamina

Qualche mese fa scrissi di Retail Apocalypse all’italiana. Con la premessa che non voglio terrorizzare alcuno ho pensato di capire, con numerosi esperti sul campo, se c’è una speranza di sopravvivenza all'apocalisse del retail. La risposta è . Ma non sarà una passeggiata di salute. È importante comprendere che più si aspetta a cambiare, sperando in un deus ex machina (che non arriverà mai, meglio dirlo chiaramente!), più vittime ci saranno: licenziamenti di massa, fondi che scaricano vecchi cubi di cemento, la filiera dei fornitori a pezzi etc. Come la dopamina, che tutti conosciamo ovviamente, si combini con il Phygital...

06 Settembre 2019

Esiste una bolla degli influencer? Chi e quando li spazzerà via?

La risposta secca è . Tuttavia il tema è piuttosto complesso. Ho impiegato un anno per mettere insieme dati, contributori e sistemare il tutto perché fosse chiaro, senza fare allarmismi ma tenendo ben piantati i piedi a terra. Prima di tutto alcune parole, e relative definizioni semplici, che userò. Cosa è una bolla ? La definisco quello scenario dove esiste una crescente domanda (di beni o servizi) a cui l’offerta non riesce a tenere testa. Di qui derivano due fenomeni (tra di loro relazionati ma non sempre presenti in egual misura nella bolla): crescita dei costi dei beni o servizi offerti, crescita di offerta prodotti o...

26 Agosto 2019

La Germania è, di nuovo, il malato d’Europa?

In questi giorni c’è stata la sconvolgente notizia che anche la Germania ha qualche problema. Torna a sentirsi in giro la vecchia frase “la Germania è il malato d’Europa": se lo chiede persino Bloomberg. Se assumiamo che una nazione, la sua economia, la sua società sono un “organismo” complesso, si può affrontare la questione Germania analizzando vari elementi. Fattori Esogeni La crisi del 2007: salvataggi da 70 miliardi ne abbiamo Pur non essendo la nazione epicentro della crisi la Germania ha pagato questa crisi in modo violento e profondo. Il governo si è mosso rapido per salvare molte realtà finanziarie nazionali....

08 Agosto 2019

Tempi moderni: ormai è obbligatorio avere tre lavori

Oggi avere un solo lavoro non basta più. È ormai obbligatorio aver 3 lavori. Sembra assurdo in una terra come l’Italia (andiamo sul nazionale), dove è già difficile trovare 1 lavoro, doverne avere 3. Ma l’unica soluzione oggigiorno è 3. È il numero perfetto, anche i greci sostenevano che fosse il numero perfetto (parlo della antica Grecia non quella fallita di recente). Che tu sia un dipendente o un imprenditore ci son poche storie: 3 è il numero per te. “Fino a 30 anni fa la carriera lavorativa si maturava solitamente all’interno di una stessa azienda, se non addirittura nell’ambito di una stessa funzione", mi spiega...

03 Luglio 2019

Smart working, la scrivania senza catene. Ecco il futuro del lavoro

Un motto classico della cultura americana è “Work hard, play hard”. A mio avviso sarebbe ora di svecchiare questo motto. Perché non parlare di “Work smart, play smart”? Lo smart working può essere scomposto, semplificando, in due macro blocchi: quello virtuale e quello fisico. Entrambe le realtà insistono sul miglioramento della vita del dipendente. Il fattore umano è il tema che spesso interessa gli smart workers. “Sicuramente il primo aspetto che ci ha spinto ad adottare la sperimentazione è costruire una life balance", spiega Cristina Tajani assessore di Milano.“Abbiamo constatato, grazie ad una ricerca (fatta da...