Emilio Tomasini è direttore responsabile dell’Indipendente di Borsa su www.emiliotomasini.it, un quotidiano che presenta ogni giorno le migliori opportunità di investimento in azioni italiane e internazionali, certificate, obbligazioni, ETF e fondi di investimento.
Giornalista – pubblicista, in passato è stato editorialista finanziario, tra gli altri, di Affari & Finanza di Repubblica, del Resto del Carlino – La Nazione – Il Giorno, di Borsa & Finanza.
Oggi cura la rubrica "Market rap" sul mensile principe dell'analisi tecnica USA Technical Analysis of Stocks and Commodities.
Nella prima puntata di questa serie di articoli sui campionati di trading ci eravamo chiesti quali siano le motivazioni che possono spingere un trader retail ad iscriversi ad un campionato di trading.
Le motivazioni, tutte lecite, sono quelle di migliorare se stessi, avere un riconoscimento sociale, promuovere la vendita di propri prodotti / servizi / software. Ma alla base di tutto la vera domanda è se ci sia da fidarsi delle performance ottenute durante un campionato di trading.
Detta in questo modo può sembrare una domanda scomoda ma tutto sommato marginale perché tra delle performance vantate senza nessuna evidenza e le...
Campionati di trading? Cui prodest?
In altre parole che senso ha oggi come oggi per un trader partecipare ad una competizione di trading con denaro reale ?
Dopo il successo clamoroso di Larry Williams alla Robbins World Cup nel 1987 le gare di trading sono diventate uno spettacolo frequente negli USA e in giro per il mondo.
Come i miei lettori sanno io ho organizzato per 11 anni di fila il campionato Top Trader di Borsa con denaro reale e ho fatto l’auditing a più di 5000 trader privati provenienti da ogni nazione.
Quindi penso di avere il diritto di esprimere la mia opinione su questa materia su cui francamente mi pare ci...
Odore di grasso da scarpone, di polvere da sparo e di tanta polvere.
Chi ha prestato il servizio militare ci mette subito poco a capire, la fanteria è uguale in tutto il mondo, il fante parla la lingua dei fanti.
Ed è una lingua universale.
Quando penso al manuale di analisi tecnica di John Murphy (edito dalla New York Institute of Finance) penso a quei giorni lontani in cui frequentavo la scuola di fanteria di Cesano (Roma) come aspirante allievo ufficiale.
Per quei rari meccanismi psicologici che guidano l’umano agire avevo deciso prima di indossare l’uniforme che non avrei passato inutilmente 5 mesi e che avrei...
Laurence Connors, detto Larry.
Chi è costui ?
Se tra alcune categorie di professionisti italiani c’è l’obbligo di colleganza, retaggio certamente del corporativismo medioevale ma dato di fatto nella realtà del nostro Paese, il rapporto invece tra i trader può essere solo rappresentato da una barzelletta.
Un nonno va davanti alla scuola dove ci sono tutti gli altri nonni in attesa dell’uscita dei nipoti: “l’ambiente è insopportabile – racconta questo nonno – perché ogni nonno racconta agli altri nonni quanto sia intelligente il proprio nipote, anzi come sia il più intelligente, il più educato e il più bravo...
Il postino suona alla porta. Ha un atto giudiziario da consegnare, forse una multa, forse qualcosa di più grave: un atto di citazione? Nessuno di noi è contento quando gli arriva la temuta busta verde degli atti giudiziari. Il postino suona ripetutamente al campanello, vuole consegnare la busta, non consegnarla significa per lui un lavoro aggiuntivo nei giorni a seguire.
Ma dalla casa nessuno risponde.
Succede infatti sempre così. La raccomandata verrà ritirata allo scadere dei tempi di giacenza il sabato mattina all’ufficio postale.
In quella casa abita un trader che trova assolutamente logico e persino scontato non aprire...
Trendline: come tracciarle? Quali sono le regole di base per investire con le trendline? Ma cosa sono davvero le trendline ovvero le "linee di tendenza"?
L’analisi tecnica si è sviluppata nel mondo occidentale come un corpus di regole pratiche dalla metà dell’800 in poi. Queste regole del pollicione nascevano dall’esperienza diretta dei trader, un'esperienza fatta di passaparola generazionale e in un ambiente assolutamente primitivo dove i grafici erano tracciati a mano su fogli di carta millimetrata con i prezzi copiati dal Wall Street Journal o peggio dalle quote machine del tempo.
Non esistevano computer per trasmettere...
“Non voglio che mio figlio faccia il mio mestiere”: quante volte abbiamo detto o abbiamo ascoltato qualcuno ripetere questo mantra.
Lo dice la parrucchiera e ha ragione perché nonostante tutto è un lavoro duro il suo, sempre in piedi, sempre a contatto con il pubblico.
Lo ripete il muratore, che è lavoro di fatica fisica e di cervello, dove il rischio finanziario non è basso, perché trovare clienti che pagano sull’unghia è difficile, mentre i fornitori i soldi li vogliono subito.
Ma lo dichiara anche l’avvocato o il commercialista o l’imprenditore in genere.
Ognuno di loro ha le sue rispettabilissime ragioni,...
Sono oggi un vecchio bacucco come età anagrafica, anche se ho 55 anni.
E soprattutto mi rendo conto di cantare fuori dal coro, almeno per quello che può pensare un giovane.
Quando in treno non uso il cellulare per surfare su internet e mi piace attaccare bottone agli altri viaggiatori i miei figli protestano: "Sei un boomer, non disturbare i compagni di viaggio con vecchi aneddoti irrilevanti come il tempo o il traffico, usa il cellulare, guarda YouTube".
Davanti alle lapidi dei caduti, in segno di rispetto, mi faccio il segno della croce e i miei figli mi guardano con pietà: "Sei un boomer, la guerra è storia, è inutile...
Fibonacci e onde di Elliott: vade retro, Satana!
Fino a qualche lustro fa era assolutamente proibito parlare delle onde di Elliott e dei numeri di Fibonacci in campo finanziario.
Chiunque avesse osato farlo era immediatamente scomunicato e, quando andava bene, veniva confinato nell’eremo dei cantastorie mentre quando andava male veniva incarcerato tra i truffatori seriali senza possibilità di appello.
Oggi queste due tecniche di previsione dei prezzi di Borsa vengono insegnate nelle Università e blasonati editorialisti finanziari le citano serenamente nei propri elzeviri
Prima di venire a bomba spieghiamo in maniera semplice...
Nel mare magnum della finanza operativa solitamente si distingue tra analisi tecnica “discrezionale”, ovvero un tipo di analisi basata sulla interpretazione soggettiva dei grafici e degli indicatori, e analisi tecnica “quantitativa” (o altrimenti detta “sistematica”) perché basata su un insieme di pattern testati statisticamente nel passato e quindi dotati di una validità scientifica.
Le due fazioni spesso sono contrapposte in maniera violenta, la prima negando all’analisi finanziaria un background di tipo statistico – scientifico e proclamando invece la completa sudditanza a dettami artistico-intuitivi, la seconda...