Alessandro Magnoli Bocchi è fondatore e Chief Investment Officer di Foresight Advisors. Nel corso degli ultimi 30 anni, ha lavorato nel campo dell’analisi economica, della gestione aziendale e dell’asset management in Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Asia, America Latina e Africa. Prima di creare Foresight Advisors è stato Chief Economist, membro del management team e dell’ Investment Committee presso la Kuwait China Investment Company. In precedenza, è stato Senior Economist alla Banca mondiale (reclutato attraverso lo Young Professionals Program nel 2000); Ricercatore Associato ad Harvard University; ed Economista presso la Inter-American Development Bank. Dottore commercialista, ha pubblicato numerosi articoli e libri. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Management Sciences all’ESADE; un MBA/MIM CEMS (Bocconi/ESADE); una laurea in Business Administration presso l'Università Bocconi; e una laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Parma.
Buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, proviamo a immaginare il futuro. L’errore è quasi certo, ma il rischio è necessario. In parole più forbite: prima di prendere decisioni cruciali va fatta un’analisi probabilistica – anche inizialmente imprecisa - che ci aiuti a ipotizzare ciò che ci aspetta. Il tiro si aggiusta in corsa.
Innanzi tutto, bisogna mantenere la lucidità. Il coronavirus (COVID-19) ha svelato con brutalità l’essenza di individui e nazioni. C’è chi è forte e chi è fragile, chi manipola e chi no. Chi auspica riforme per attrarre investimenti e resuscitare la competitività si scontra con chi esige la...
La diatriba Eurobond (o Coronabond)-Mes è un falso dilemma, e sta facendo perdere tempo prezioso. È difficile ragionare quando si è in crisi. Per recuperare lucidità conviene partire dalla realtà - dai bisogni concreti.
C’è una tragedia in atto. Per gestirla ci vuole un’ottica di breve periodo (lo Stato deve agire da assicuratore di ultima istanza) e una di lungo (piano pluriennale di sviluppo del paese).
Nel breve c’è bisogno di un intervento assicurativo: famiglie e imprese non in grado di guadagnare devono ottenere risorse per gestire il cash flow dei prossimi tre mesi. Oggi, dare a chi non merita (moral hazard) è...
Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti …
Fabrizio De André, Storia di un impiegato, 1973
Fabrizio De André[/caption]
Figura 1. 16 maggio 1991, edicola della stazione FS di CremonaFonte:Archivio Corriere della Sera
I primi dubbi. Giovedì 16 maggio 1991 il giornale costava 1.200 lire e sporcava le mani d’inchiostro. Entrando in stazione scoprii che l’Italia era diventata la quarta potenza mondiale (Figura 1)[i]. A occhio sembrava una bizzarria statistica, ma Andreotti (presidente del Consiglio) e De Michelis (ministro degli Esteri) parevano convinti. Sul treno per Milano iniziai a dubitare...
Co-autore di questo post è Beniamino Piccone, contributor di Econopoly, private banker e docente di Sistema finanziario all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza -Guardiamo in faccia la realtà. L’Italia non cresce. Con un ruolo così sistemico, la loro incapacità di crescere è diventata un enorme freno per il Paese. Da decenni, le PMI: a) sopravvivono in qualità di terzisti; b) si servono di pratiche gestionali ‘artigianali e inefficienti’; c) pagano salari bassi; e d)sfuggono a regole e tasse. Preoccupa anche l’‘anzianità’ di queste imprese (nel senso che sono attive da molti anni): è proprio quando le PMI...
La complessità è in aumento. Le banche centrali devono ripensare il loro approccio ... Ogni giorno, 1) ‘sistemi semplici’ diventano complessi: ad esempio, un villaggio diventa parte di una città; e 2) ‘sistemi complessi’ diventano più complessi: ad esempio, i mercati finanziari adottano l’apprendimento automatico (machine learning). Spesso, un aumento della complessità porta a conseguenze indesiderate (unintended consequences). Dopo la crisi del 2008, l’ ‘allentamento monetario non-convenzionale’ (unconventional easing) messo in atto dalle principali banche centrali[i] ha stabilizzato l’economia globale - ma ha...
L’anno in corso è di difficile previsione. Nel 2019, nel mondo: 1) i fondamentali macroeconomici rimarranno deboli.
Per i mercati, i rischi sono più alti che nel 2018. I fattori di rischio più importanti - che potrebbero creare dislocazioni di mercato, quali una correzione, un ribasso (“bear market”), o addirittura un crollo (“market crash”)[iv] - sono:
1) il combinato congiunto di: i) una decelerazione della crescita (e di conseguenza, del fatturato e degli utili societari); accompagnata da: ii) una riduzione di liquidità netta (liquidity withdrawal) delle Bc, pur a ritmi meno sostenuti di quanto inizialmente previsto. A...
Ce ne si accorga o no, è finita un’epoca. Sono cambiate le prospettive per chi nasce. Chi se ne è reso conto, si adatterà a fatica. Chi non se ne è accorto, navigherà nuovi mari con vecchie barche – a rischio costante di naufragio.
Sono in atto cambiamenti epocaliForze profonde stanno cambiando il mondo. Il connubio tra democrazia e capitalismo - spina dorsale dell’Occidente da più di due secoli - ha perso smalto; la prima è in crisi, incapace di risolvere i problemi del secondo. Nell’economia globale, agricoltura e industria contano meno dei servizi, i flussi finanziari più dei flussi commerciali .
Le istituzioni...
La democrazia rischia di soccombere. L'idea che la democrazia(1) sia l'unico sistema possibile (e l’autoritarismo superato) ha perso plausibilità. Anche le democrazie più consolidate - in affanno nel gestire globalizzazione(2), disuguaglianza e immigrazione - sono a rischio sopravvivenza. Il mondo è in “recessionedemocratica”.
Ascesa e declinoLa democrazia, per cinquant’anni considerata punto di arrivo … Nel 1941, solo 11 paesi al mondo erano organizzati secondo principi democratici. Ritenuta il sistema di governo cui aspirare, dopo la seconda guerra mondiale si è diffusa velocemente. Nel 2000 ben 116 paesi (il 69 per...
Tra settembre 2018 e maggio 2019 l’Italia se la gioca. Nei prossimi 9 mesi vari eventi possono innescare attacchi speculativi e provocare una correzione di mercato - o addirittura un “bear market” o un “market crash”. Le banche centrali si apprestano a togliere liquidità ai mercati; la US Federal Reserve (Fed) ha già iniziato. I mercati emergenti (emerging markets – Em) sono in sofferenza - Turchia su tutti.
Il contesto italiano: la ripresa di fine 2017-inizio 2018 si è esaurita … Nel secondo trimestre del 2018 (Q2-2018), la crescita del prodotto interno lordo (Pil) è stata inferiore a quella dei 6 trimestri precedenti....
Scritto con Damiano Terziotti - A prima vista, la crisi dell’Italia è politica - prima che istituzionale ed economica. La decisione del presidente della Repubblica di opporsi alla nomina a Ministro dell’Economia di Paolo Savona prefigura un periodo di tensione che finirà per dividere il Paese in “Élite” e “Popolo”, “Europeisti” e “Sovranisti”. Inevitabilmente, noi tutti ci troveremo costretti ad attribuirci una di queste soffocanti etichette, pur avvertendo di non appartenervi fino in fondo. Da un lato starà chi crede - con il presidente Mattarella - nell’irreversibilità dell’euro e nel ruolo centrale del...