Concetto vecchio, metodo nuovo: l’Inner Circle Trading (Parte 2)

scritto da il 18 Aprile 2025

In un articolo precedente ci eravamo chiesti cosa c’è di effettivamente nuovo nell’analisi tecnica di oggi. Per molti critici di questa disciplina la risposta è molto semplice: niente!

E’ arrivato per me il momento di scoprire le carte su questo spinoso argomento.

Io credo che lo studio e la ricerca siano essenziali per il successo di un trader e quindi sottoporsi a questa tortura di rimanere al passo con i tempi e con le nuove scoperte del nostro settore è una necessità per tutti noi. Il fatto che il 99% dei trader perda soldi non ha niente a che vedere con gli strumenti che questi utilizzano.

Del resto se analizzate le statistiche delle nuove imprese che vengono fondate noterete che dopo 5 o 10 anni un business che continua a stare in piedi profittevolmente è una minoranza rispetto al totale.

Fonte immagine (www.lombardreport.com)

E se non è un business il trading allora di cosa stiamo parlando?

Su cosa sia nuovo o su cosa sia vecchio nell’analisi tecnica dobbiamo però fare un grande distinguo: spesso i concetti nuovi sono concetti vecchi riproposti con angolature talmente differenti da renderli essi stessi nuovi.

E vado subito a fare un esempio: sta andando di moda oggi nel settore dell’analisi tecnica un approccio operativo ideato da Michael J. Huddleston e chiamato ICT che è l’acronimo di Inner Circle Trader.

Questo approccio è divento famoso nel settore finanziario grazie al canale YouTube @InnerCircleTrader che ha l’astronomica cifra di 1,7 milioni di iscritti ed è completamente free.

Esistono diverse playlist didattiche nel canale Youtube ma in molti più titolati di me consigliano per chi parte da zero le playlist ICT Forex Market Maker Primer Course e i diversi Core Contents.

Purtroppo non ci sono molti libri su Amazon relativi all’ICT trading.

Io ho comprato quelli di Ima Trader, che sono diversi volumi, e sono rimasto soddisfatto anche se in realtà penso che unire libri e video del canale Youtube sia la soluzione ottimale.

The inner circle trader

(il canale Youtube del fondatore dell’ICT Trading)

A prima vista appena sono entrato in contatto con questa metodologia mi sono detto che non era niente di nuovo.

Poi approfondendola sono rimasto stupefatto per come in realtà l’autore sia andato oltre i semplici concetti di domanda ed offerta che tutti noi consideriamo come i pilastri dell’analisi tecnica.

La sua lettura del mercato è, se posso scriverlo, sconfortante per un retail trader.

Sostanzialmente la smart money controlla e muove i mercati per cui come retail trader dobbiamo imparare a ragionare come i market maker cioè dobbiamo ragionare come se avessimo la necessità di comprare 1000 contratti emini SP500 e non 3 e quindi dobbiamo rovesciare i ragionamenti che di solito noi retail trader facciamo.

L’impianto base della metodologia è quindi semplice: se vogliamo comprare dobbiamo andare a pescare i contratti in vendita sotto i minimi mentre se vogliamo vendere dobbiamo andare a pescare i contratti in acquisto sopra i massimi.

Voi mi direte che è un semplice mean reverting ma in realtà non è così semplice spiegare che non è un mean reverting come c’è scritto sui manuali sacri di analisi tecnica.

Non sono un esperto di ICT trading e non voglio passare per tale e quindi non vale la pena in questa sede di approfondire questa metodologia ma semplicemente voglio con questo mio editoriale accendere la scintilla su come una visuale originale può trasformare un apparente riedizione di concetti vecchi come il cucco in un qualcosa di assolutamente nuovo.

E il consiglio è: se approcciate l’ICT Trading non fermatevi alla superficie e non smettete di studiare anche se penserete che in realtà sono cose note perché sono le sfumature a fare la differenza.

Ed effettivamente l’ICT Trading si può definire un nuovo approccio ai mercati, che appassiona migliaia di trader tanto che su Youtube ci sono centinaia di seguaci di questo metodo alcuni dei quali postano in tempo reale i risultati delle loro operazioni che sono assolutamente brillanti.

Se posso dare una spiegazione al successo dell’ICT Trading debbo per forza connettermi alla prospettiva storica dell’analisi tecnica cui ho parlato all’inizio di questo editoriale.

Se è vero che i mercati oggi sono più efficienti e liquidi di ieri significa che sono diventati anche più mean reverting o frattali come alcuni amano definirli.

Quindi le metodologie trend following sono meno efficaci di metodologie mean reverting e non so se posso definire l’ICT Trading una metodologia mean reverting ma sicuramente non è una metodologia trend following pura, questo è certo.

Di nuovo arriviamo alla conclusione per cui ogni trader è costretto a ottimizzare il proprio approccio al trading studiando ogni singola novità che la nostra industria sforna a ritmo continuo.

E questo anche quando una metodologia sembra in superfice uguale a qualcosa di già esistente perché purtroppo o per fortuna nel settore dell’analisi tecnica sono le sfumature a cambiare il quadro.

Francamente se considerate sia il contesto storico dei mercati finanziari sia il fatto che basta cambiare una virgola per cambiare un vecchio indicatore trasformandolo in uno nuovo possiamo arrivare alla conclusione che non c’è niente di uguale a sé stesso nell’analisi tecnica.

Del resto pensate che noia se nel campo dell’analisi tecnica non fossero proprio le sfumature a fare la differenza …

@EmilioTomasini

La pagina di Emilio Tomasini sul suo sito personale