Turnover zero? L’AI segreta per rendere felici i dipendenti

scritto da il 17 Aprile 2025

Post di Giacomo Marchiori, ceo di Talentware –  

Nell’era della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, alcune aziende stanno scoprendo il segreto per abbattere il turnover e trattenere i talenti più a lungo: offrire visibilità e opportunità di crescita interna attraverso tecnologie AI-powered.

​Diversi studi evidenziano che la mancanza di opportunità di crescita e sviluppo professionale all’interno delle aziende è una causa significativa del turnover dei dipendenti. Ad esempio, un recente rapporto di Deloitte indica che una delle tre principali ragioni per cui i dipendenti lasciano un’organizzazione è l’assenza di crescita e sviluppo professionale. Secondo i dati infatti, oltre il 70% del turnover aziendale è causato dalla mancanza di chiarezza sulle opportunità di sviluppo all’interno dell’organizzazione.

Se i lavoratori non vedono prospettive concrete di crescita, il loro primo istinto è aprire LinkedIn e cercare altrove, con il rischio di applicare a posizioni casuali anziché concentrarsi su un percorso strutturato di sviluppo. Una dinamica che può rivelarsi dannosa sia per le aziende sia per i lavoratori stessi.

Il problema del job hopping

Le aziende investono tempo e risorse per assumere, formare e far crescere i propri talenti, ma spesso li perdono proprio quando potrebbero iniziare a generare valore. Per i dipendenti, invece, il job hopping può trasformarsi in un’arma a doppio taglio: passare rapidamente da un ruolo all’altro senza una crescita reale nelle competenze può renderli meno appetibili sul mercato a lungo termine. L’illusione di accumulare know-how, senza una chiara consapevolezza delle reali competenze richieste, rischia di lasciare molti professionisti con esperienze frammentate e senza una vera specializzazione.

La soluzione: AI e piattaforme skill-based

Per arginare il problema, molte aziende stanno adottando piattaforme basate sull’AI che forniscono visibilità sulle competenze richieste dal mercato per ogni ruolo e ne tracciano il livello atteso attraverso benchmark settoriali. Questo permette alle aziende di avere una visione più obiettiva sulle competenze necessarie e ai dipendenti di capire meglio il loro posizionamento rispetto al mercato.

Percorsi di crescita su misura

Grazie a queste tecnologie, i dipendenti possono accedere a percorsi di sviluppo interni su misura, non solo in senso verticale ma anche orizzontale e trasversale, in linea con le proprie capacità, interessi e le esigenze dell’azienda. In questo modo, si sentono valorizzati e motivati a crescere all’interno dell’organizzazione, riducendo la tentazione di guardare altrove.

Formazione mirata e coinvolgente

Le piattaforme skill-based rivoluzionano il concetto di formazione aziendale, passando da un approccio generico a uno altamente personalizzato. Grazie all’AI, ogni dipendente riceve suggerimenti su percorsi di apprendimento mirati, basati su competenze da sviluppare e obiettivi concreti, anziché su corsi standardizzati di dubbia utilità. Questo non solo aumenta l’efficacia della formazione, ma rende i lavoratori più coinvolti, poiché vedono un legame diretto tra il loro sviluppo e le opportunità di crescita all’interno dell’azienda.

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Le aziende più lungimiranti lo hanno già capito: il vero antidoto al turnover non è solo offrire opportunità di crescita, ma renderle concrete, accessibili e trasparenti (Designed by Freepik)

L’AI al servizio del benessere aziendale

L’adozione dell’intelligenza artificiale nella gestione dei talenti non è solo una questione di efficienza, ma un vero e proprio investimento nel benessere organizzativo. Creare un ambiente in cui la crescita professionale è chiara e accessibile significa aumentare il senso di appartenenza e la motivazione, riducendo il turnover e migliorando la produttività.

Le aziende più lungimiranti lo hanno già capito: il vero antidoto al turnover non è solo offrire opportunità di crescita, ma renderle concrete, accessibili e trasparenti. In un mercato del lavoro sempre più fluido, chi saprà valorizzare i propri talenti prima che inizino a guardare altrove avrà un vantaggio competitivo incolmabile. Perché, alla fine, la vera sfida non è trattenere le persone, ma dare loro un motivo per restare.