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Inarrestabile Xiaomi al sorpasso su tutti: cosa la può fermare?
Post di Gabriel Debach, market analyst di eToro –
Il 2024 sarà ricordato come un anno stellare per Xiaomi, anche se non il suo migliore in termini di performance borsistica – basti pensare al +207% del 2020. Tuttavia, con un notevole +121%, il titolo ha superato nettamente le principali case automobilistiche, lasciandosi alle spalle il +76% di Geely, il +62% di Tesla, il +57% di SAIC e i crolli del -51% di Nio e del -40% di Stellantis. Una dimostrazione di forza che va oltre il mero confronto numerico.
Certo, si potrebbe obiettare che il core business dell’azienda rimanga la vendita di smartphone, che rappresenta circa il 51% del fatturato. Ma con la sua strategia “Human x Car x Home”, Xiaomi mostra come la diversificazione non sia solo una parola d’ordine, ma una missione. Questa visione è resa ancora più evidente dal successo nel settore automobilistico, una “nuova frontiera” per l’azienda. Entrata apparentemente in ritardo in questa corsa, Xiaomi, fondata dal 62esimo uomo più ricco del mondo – Lei Jun patrimonio 29 miliardi di dollari – ha saputo sorprendere: in appena due trimestri, il segmento auto incide già per il 10% del fatturato, con un margine lordo del 17,1%, superiore all’11,7% registrato dal segmento smartphone.
La produzione della 100milesima unità della Xiaomi SU7, avvenuta il 13 novembre, appena 230 giorni dopo il lancio, è un simbolo dell’efficienza e della domanda straordinaria che l’azienda è riuscita a catalizzare. Con oltre 10.000 unità consegnate mensilmente tra luglio e settembre e più di 20.000 a ottobre, Xiaomi ha ottenuto nel 2024 l’ambizioso obiettivo di superare le 120.000 unità. Un traguardo significativo se pensiamo ai fallimenti di altre realtà: Lucid nel 2021 prometteva 90.000 veicoli nel 2024, ma ne ha consegnati poco più di 10.000.
L’ascesa irresistibile di Xiaomi nell’automotive
Dal forte debutto del primo modello SU7 ha superato le aspettative iniziali e ha continuato a rafforzare la sua posizione di leader come una delle berline BEV premium più vendute, con un volume medio di vendite al dettaglio mensile YTD di 13.000 unità, alla pari con Tesla Model 3, e un volume mensile di oltre 20.000 unità da ottobre 2024.
Il segmento delle berline elettriche di lusso ha trovato un nuovo protagonista con SU7 Ultra, una macchina capace di emozionare tanto per le sue prestazioni quanto per il successo commerciale. Con tre motori, 1.548 cavalli, uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 1,98 secondi e una velocità massima di 350 km/h, il “mostro” elettrico di Xiaomi si colloca tra i modelli premium del mercato cinese. Il prezzo di 814.900 RMB non ha scoraggiato i consumatori: i preordini hanno raggiunto quota 3.680 nei primi 10 minuti. Non solo velocità sulle strade, ma anche nei numeri.
HyperOS: la capacità di operare con un ecosistema integrato
Xiaomi non si ferma qui. L’azienda sta costruendo un ecosistema integrato grazie a innovazioni come HyperOS, che collega auto, dispositivi smart e la casa, e il sistema di guida autonoma City Navigate on Autopilot, già operativo. Con oltre 130 centri di vendita in 38 città cinesi, l’azienda sta gettando le basi per una competizione serrata con giganti come Tesla e BYD.
I numeri parlano chiaro: nel terzo trimestre 2024, il segmento auto ha generato entrate per RMB 9,5 miliardi, contribuendo a un trimestre record per Xiaomi con entrate totali di RMB 92,5 miliardi (+30,5% su base annua) e un utile netto rettificato di RMB 6,3 miliardi. Il margine lordo consolidato ha raggiunto il 20,4%, trainato dalle performance nei segmenti IoT e auto elettriche.
Se innovazione e strategia trasformano la visione in realtà
Dai margini sempre più robusti all’espansione nei veicoli elettrici, Xiaomi dimostra che l’innovazione e la strategia possono trasformare una visione in realtà. Se il 2024 sarà un anno stellare, il merito è di un approccio che unisce efficienza, diversificazione e ambizione. Perché Xiaomi non è solo un’azienda: è un’onda che cavalca il futuro, senza mai perdere slancio.
Osservando i dati delle vendite di dicembre nel mercato cinese, Xiaomi si colloca con un rispettabile risultato di 25.000 unità stimate, in una classifica guidata da BYD (509.440 unità), Geely (111.206) e Tesla (93.766). Il potenziale di crescita, tuttavia, è chiaro, e il fatto che il 9 dicembre l’azienda abbia depositato domanda per il secondo modello EV, il Xiaomi YU7, un SUV crossover elettrico, lo conferma. La produzione di massa inizierà a luglio 2025, ampliando ulteriormente l’offerta e consolidando la presenza di Xiaomi nel settore. Intanto Xiaomi ha recentemente sorpassato il gigante BYD tra i car-maker globali per capitalizzazione: 112 miliardi di dollari, mentre si pubblica questo post.
Il segreto dell’integrazione tra software, hardware e IoT
Con il terzo marchio di smartphone al mondo e la principale piattaforma AIoT per i consumatori, Xiaomi continua a distinguersi per la capacità di integrare software, hardware e IoT con i veicoli elettrici. Grazie al suo solido bilancio, ai vantaggi di scala e al profondo coinvolgimento nella catena di fornitura, l’azienda non solo sta rafforzando la sua competitività, ma si posiziona come un innovatore capace di trasformare ogni sfida in un’opportunità.
Le sfide tuttavia non mancano, soprattutto alla luce delle tensioni commerciali USA-Cina, e un rapporto P/E NTM di 31,4x, superiore alla media storica degli ultimi 5 anni, l’azienda dovrà bilanciare crescita e sostenibilità per mantenere il proprio slancio.