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Il futuro dell’e-commerce per le aziende: le 4 tendenze nel 2025
Post di Peter F. Schmid, CEO di europages –
Dopo aver raggiunto il quarto posto nella classifica globale dei paesi esportatori e superato il Giappone, si prevede che l’Italia esporti beni per un valore di 650 miliardi di euro quest’anno. In termini percentuali, l’aumento sarebbe del 3,7%, che si stima salirà al +4,5% nel 2025, raggiungendo una media del +4,2% nei due anni successivi, secondo il Doing Export Report 2024 di SACE.
Oggi, le PMI italiane generano il 45% delle esportazioni. Per molte di esse, l’adozione di una strategia di internazionalizzazione e diversificazione è stata un fattore essenziale in risposta alla crescita delle importazioni straniere nell’ultimo anno e si è rivelata un’opportunità concreta di sviluppo, nonostante le sfide poste dall’attuale contesto globale, come l’inflazione e i costi energetici.
In questo contesto, il commercio elettronico B2B gioca un ruolo primario. Secondo le stime di Netcomm, il valore globale del commercio elettronico B2B potrebbe superare i 25 trilioni di dollari entro il prossimo anno, riflettendo un crescente spostamento verso le vendite online.
Le PMI spingono gi investimenti in digitalizzazione
Driver significativo di questo sviluppo è l’aumento dell’adozione della tecnologia da parte delle PMI, che, come evidenziato dai recenti dati degli Osservatori Startup Thinking and Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano, considerano la digitalizzazione uno dei fattori fondamentali per il progresso, la sopravvivenza e la competitività aziendale.
Nel 2025, le aziende italiane continueranno a investire nella digitalizzazione, aumentando i loro budget dell’1,5% rispetto al 2024, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa e la competitività. Secondo gli Osservatori del Politecnico di Milano, saranno le piccole imprese (+3,7%) e le medie imprese (+4%) a guidare questa crescita, convinte che adottare tecnologie come intelligenza artificiale, cloud computing e piattaforme di e-commerce permetterà loro di ottimizzare i processi e raggiungere nuovi mercati.
Quattro tendenze emergenti per l’e-commerce delle PMI
L’incremento della digitalizzazione consente certamente alle PMI di essere più e meglio informate delle opzioni disponibili sul mercato e le aiuta a costruire e gestire al meglio una supply chain efficiente.
Sulla base della crescente consapevolezza digitale dei mercati, vedo quattro tendenze emergenti che guideranno lo sviluppo del commercio elettronico B2B in Europa nel 2025:
Personalizzazione
Partendo dalle esperienze consumer, che ormai permeano le abitudini di acquisto individuale, le aziende B2B investiranno sempre più nella personalizzazione dell’esperienza di e-commerce per attrarre e mantenere i propri clienti. Raccomandazioni basate sui comportamenti d’acquisto precedenti e offerte su misura saranno implementate molto rapidamente grazie all’intelligenza artificiale, seguendo un benchmark stabilito dalle piattaforme consumer.
Le piattaforme di e-commerce B2B forniscono oggi accesso a strumenti di analisi avanzati che aiutano le PMI a comprendere meglio i comportamenti d’acquisto dei clienti: queste informazioni possono quindi essere utilizzate per identificare opportunità di upselling e cross-selling. Le soluzioni di e-commerce si integrano inoltre facilmente con sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) e CRM (Customer Relationship Management), migliorando la gestione delle relazioni con i clienti e facilitando la pianificazione delle risorse aziendali.
La tecnologia è ora matura e ha un alto livello di sicurezza tale da consentire la personalizzazione delle piattaforme di e-commerce senza complessità, con pochi clic su smartphone, sia per chi vende che per chi acquista.
Velocità ed Efficienza
Le esperienze di acquisto personalizzate, insieme a strategie multicanale, renderanno la velocità nelle transazioni e nella consegna dei prodotti/servizi sempre più cruciale. Analogamente a quanto accade in ambito consumer, i clienti si aspettano risposte immediate e tempi di consegna ridotti.
Ciò richiede alle aziende di ottimizzare i processi operativi. Anche in questo caso, la tecnologia di base delle piattaforme di commercio elettronico B2B è ora pronta per consentire alle PMI di essere efficienti in modo molto rapido e fluido, senza necessità di apprendimento tecnologico approfondito o specializzazioni in tecniche di marketing.
L’adozione di una piattaforma di e-commerce B2B rappresenta inoltre un passo strategico per migliorare la supply chain delle PMI, consentendo loro di superare le limitazioni geografiche ed automatizzando alcuni processi manuali, per esempio la gestione ordini e inventario.
Non da ultimo, utilizzando una piattaforma di e-commerce B2B, le PMI possono ridurre tempi – e costi – legati ai sistemi legacy e alla gestione manuale delle operazioni.
Sostenibilità
Le nuove tecnologie e l’adozione delle piattaforme di e-commerce permetteranno anche alle PMI di attuare scelte sostenibili, e questo giocherà un ruolo sempre più importante nelle decisioni d’acquisto delle aziende. Le PMI sui loro canali B2B si concentreranno su pratiche commerciali di minimo impatto e responsabili, puntando sempre più sulla trasparenza della loro catena di approvvigionamento per attrarre clienti.
Questo processo sarà ulteriormente supportato dall’automazione tecnologica delle piattaforme di e-commerce, in grado di proporre fornitori che adottano pratiche sostenibili certificate o che consentono approvvigionamenti meno impattanti per le aziende acquirenti. Si tratta di un tema strategico per il nuovo anno, suffragato anche dalla disponibilità di incentivi governativi nella maggior parte dei paesi europei nel contesto del Piano REPowerEU.
Sicurezza dei dati
Con l’attuazione della Direttiva NIS2, mirata a rafforzare la cyber security in Europa, le PMI si trovano ad affrontare nuovi obblighi in materia sicurezza digitale, con requisiti più rigorosi per governance, gestione del rischio e segnalazione degli incidenti. Questi nuovi obblighi, di pari passo con l’aumento delle transazioni online, porteranno le aziende a investire maggiormente in misure avanzate per proteggere informazioni sensibili dei clienti e garantire la conformità alle normative sulla privacy.
Si prevede che la cybersicurezza sarà l’area principale della spesa tecnologica per le PMI in Italia entro il 2025, con il 77% delle aziende che pianifica di aumentare il proprio budget dedicato. Sulla base di questa assunzione, le PMI europee dovranno fare affidamento su piattaforme sicure e fornitori affidabili. Il passo più semplice ed immediato sarà quello di rivolgersi a piattaforme di commercio elettronico B2B certificate.
Un anno cruciale per l’e-commerce B2B in Europa
Il 2025 sarà anche l’anno delle elezioni in diversi paesi europei rilevanti come Germania, Regno Unito, Polonia, Belgio e Slovacchia. Spero vivamente che ciò porti a un reale cambiamento con un impulso positivo, indipendentemente dalle parti politiche che avranno la meglio: le PMI europee hanno bisogno dell’attenzione del governo e maggiore stabilità economica nel loro percorso verso la crescita.
Pertanto, il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il commercio elettronico B2B caratterizzato da innovazione tecnologica, personalizzazione e un forte focus su sostenibilità e sicurezza. Le PMI che sapranno adattarsi a queste tendenze avranno buone probabilità di avere successo in un mercato in evoluzione.