categoria: Distruzione creativa
Sette fattori decisivi per il futuro della fiscalità
Post di Andrea Covino, Sales Manager Public Sector, SAS –
Complessità. È questa la caratteristica principale di ogni ecosistema della fiscalità a livello internazionale. Oggi più che mai, i decisori pubblici si trovano ad affrontare nuove pressioni: dalla rapida evoluzione delle regolamentazioni normative di conformità internazionali e comunitarie agli schemi più sofisticati di evasione fiscale, dall’adozione di nuove tecnologie al miglioramento dei servizi ai contribuenti.
In particolare in Italia permane un tax gap tra i più alti a livello europeo, nonostante un notevole sforzo da parte dei policy maker e dei soggetti attuatori delle politiche fiscali nel contrasto e recupero dell’evasione fiscale e nonostante i record di recupero del 2023 (+22%, secondo l’Agenzia delle Entrate).
Da una relazione del 2023 del Dipartimento Finanze del MEF (relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva anno 2023) risulta infatti che al 2020 il valore del sommerso, altrimenti detta “Economia non osservata” (o NOE, acronimo inglese di Non-Observed Economy), si attestava intorno a 157,3 miliardi di euro (9,5% del PIL), determinato da due fattori principali quali la sotto-dichiarazione del valore aggiunto e l’impiego di lavoro irregolare.
Le macro-tendenze della fiscalità sono sfide ma anche occasioni
Anche il tax gap complessivo (IRAP, IVA, IRES, IRPEF) nel periodo 2001-2020 si attesta in media intorno agli 80,5 miliardi di euro con un trend in discesa negli ultimi anni che ha portato ai già anticipati minimi storici, sia in valore assoluto (64,2 miliardi) che in percentuale rispetto al PIL (dal 6,07% al 3,87%) nel 2020.
A questi elementi si aggiungono le potenziali frodi ai meccanismi di finanziamento europei che, anche a seguito dell’introduzione del PNRR, aumentano considerevolmente il potenziale “bottino” per organizzazioni e fenomeni fraudolenti che si avvalgono sempre più di strumenti sofisticati come l’intelligenza artificiale.
Eppure, se le macro-tendenze che attraversano il mondo della fiscalità sono vere e proprie sfide, in esse risiede intrinsecamente anche una grossa opportunità.
Per capirlo, esaminiamolo questo complesso quadro in sette sfaccettature.
1. Il Data Boom: dall’integrazione alla condivisione
Le agenzie fiscali di tutto il mondo stanno riconoscendo il potenziale inutilizzato dell’integrazione di nuove fonti dati nei loro processi grazie a normative come le direttive DAC7 e DAC8 dell’UE, ma i dati di per sé hanno poco valore; ciò che conta è quello che si può fare con i dati.
Stiamo entrando in una nuova era di condivisione dei dati tra l’amministrazione fiscale e altri enti della pubblica amministrazione. Le agenzie in grado di superare le logiche a silos nei dati e nei processi attraverso i vari dipartimenti e divisioni hanno maggiori possibilità di reprimere l’evasione fiscale su scala globale. Con questo nuovo approccio collaborativo, sarà necessario gestire attentamente i dati, con un’attenzione particolare all’origine, alla provenienza, all’accuratezza e alla sicurezza, ma sarà anche possibile combattere l’evasione fiscale a livello globale.
2. Intelligenza artificiale e fiscalità: lama a doppio filo
I criminali sfruttano le nuove tecnologie, inclusa l’IA Generativa, per fini illeciti, generando identità sintetiche e false dichiarazioni fiscali, ponendo le agenzie fiscali di fronte a sfide di compliance che richiedono strategie efficaci contro frodi e difformità. Sono quindi necessarie misure tempestive per contrastare le tecniche illecite avanzate, garantendo la sicurezza e l’integrità dei dati fiscali, e in questo caso l’IA può tornare ad essere un’“arma del bene”, identificando pattern nei dati che potrebbero non essere immediatamente evidenti all’occhio umano.
Un vantaggio importante è che aumenta il talento dei professionisti fiscali, ma le organizzazioni devono rispondere con estrema determinazione, elaborando una strategia in grado di eliminare le non conformità e le frodi in modo tempestivo.
3. Una tassazione corretta, al “primo colpo”
Da anni, gli amministratori fiscali discutono dell’importanza di migliorare già a monte il servizio ai contribuenti, l’educazione fiscale e la conformità. Cosa li ha frenati finora? Processi frammentati ed eccessivamente complessi, che confondono i contribuenti onesti e offrono ai truffatori un’opportunità di evasione.
Oggi, adottando il risk scoring in real-time al momento della sottomissione delle dichiarazioni fiscali, le organizzazioni possono però trasformare in realtà il concetto di una tassazione corretta “al primo colpo”. È il momento ideale per le agenzie fiscali per trasformare i loro rapporti con i contribuenti, fornendo una guida pratica durante tutto il processo di presentazione delle dichiarazioni fiscali, in modo da poter correggere immediatamente gli errori.
4. Il nuovo sommerso digitale
Le tecniche utilizzate dagli evasori per occultare il denaro, al netto di criptovalute ed evasione transfrontaliera, sono sempre più sofisticate e le autorità necessitano di aiuto per stare al passo. L’analisi del sommerso sarà essenziale per ridurre questo gap di conformità e la chiave del successo risiederà nel collegare con precisione i dati pertinenti su beni acquisiti e redditi provenienti da diverse fonti. Si tratta sicuramente di un’enorme sfida, ma le agenzie, con i giusti strumenti, possono creare connessioni tra diversi record provenienti da varie fonti e a gestire grandi volumi di dati.
5. Condividere l’innovazione
L’innovazione è cruciale per il progresso sociale ed economico, stimolando cambiamenti positivi che devono registrarsi soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. I governi di tutto il mondo stanno unendo le forze per combattere il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale perché riconoscono in questi reati una minaccia per la stabilità nazionale, e per questo la condivisione diretta peer-to-peer aumenterà di importanza. Le agenzie fiscali dei Paesi in via di sviluppo saranno le più colpite da questo cambiamento. Potrebbero addirittura beneficiare del vantaggio di saltare intere generazioni di tecnologie per implementare soluzioni innovative che offrono valore sin dall’inizio.
6. Superare lo skill lack
Gli amministratori fiscali sono sotto pressione. Dalla contabilità alla revisione contabile, dalla data science alle investigazioni, sono chiamati ad assumersi responsabilità diversificate e necessitano più che mai di competenze specialistiche. I cambiamenti demografici, le limitazioni di budget e la concorrenza del settore privato influenzano la disponibilità di talenti. Il che si traduce in difficoltà a coprire i posti vacanti e a preservare la conoscenza istituzionale.
Assumere, formare e trattenere i talenti sarà quindi la chiave per superare le sfide legate al personale. Le agenzie fiscali devono assicurarsi investimenti nelle giuste competenze e in un nuovo approccio per pianificare, formare e trattenere le persone. La tecnologia ha già dimostrato un grande potenziale aumentando l’efficienza, diminuendo i costi e riducendo gli errori. L’automazione dei compiti ripetitivi inoltre permette ai dipendenti di concentrarsi su attività più complesse. I governi che mirano a ridurre la carenza di domanda di lavoro forniranno così servizi migliori ai cittadini e aumenteranno la soddisfazione dei dipendenti.
7. Fiducia dei contribuenti e modernizzazione
In un periodo di cambiamenti radicali nel modo in cui le agenzie fiscali operano e interagiscono con il pubblico, come possono queste organizzazioni guadagnarsi la fiducia dei cittadini? La risposta è dimostrare trasparenza e apertura in ogni occasione possibile. Le agenzie fiscali dovrebbero investire per spiegare ai contribuenti che è nel loro miglior interesse abbracciare processi basati su nuove tecnologie. E le agenzie fiscali efficienti saranno in grado di dimostrare ai contribuenti i vantaggi di questi nuovi processi tecnologici, come interazioni meno stressanti e una maggiore conoscenza delle loro esigenze fiscali.
Conclusione: il futuro si chiama intelligenza artificiale e analisi dei dati
Le agenzie fiscali devono affrontare sfide complesse, ma queste stesse sfide offrono anche opportunità significative per migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema fiscale. La chiave del successo risiede nella capacità di integrare e condividere dati in modo sicuro, adottare tecnologie innovative per combattere le frodi e migliorare la conformità fiscale, e investire nelle competenze del personale. Solo attraverso un approccio collaborativo e trasparente, le agenzie fiscali potranno guadagnare la fiducia dei contribuenti e garantire un sistema fiscale equo e sostenibile per il futuro.