Donne e Gen Z, ecco chi spinge di più la ricerca del lavoro

scritto da il 07 Ottobre 2024

Post di Samantha Marzullo e Nina Iacuzzo, socie fondatrici di Guru Jobs – 

“Sono sempre di più le donne, della generazione Z, ad affacciarsi sul mercato del lavoro, spinte da motivazioni che riguardano innanzitutto il miglioramento della qualità della vita, un desiderio di stabilità e rinnovate necessità economiche. A evidenziarlo è il Report sul mercato del lavoro, relativo al primo semestre 2024, di Guru Jobs società di selezione specializzata nelle ricerca di personale per le PMI, con sede a Bologna ma operativa su tutto il territorio nazionale.

L’indagine, condotta su un campione di 83.314 lavoratori che hanno inviato le proprie candidature a Guru Jobs nei primi 6 mesi del 2024 evidenzia alcune sostanziali differenze rispetto all’analogo periodo 2023, a partire dalla crescita esponenziale dei curriculum inviati che sono aumentati del 40,82%.

Donne e Generazione Z leader nei curriculum presentati

In termini di genere, la percentuale di donne è aumentata dal 44,25% al 47,94%, mentre la percentuale di uomini è diminuita dal 55,75% al 52,06%: la maggior partecipazione femminile rispetto l’anno precedente ha rappresentato un trend stabile tanto nel primo quanto nel secondo trimestre dell’anno in corso.

Per quanto riguarda l’età dei candidati, a balzare immediatamente all’occhio è il rinnovato interesse al mercato del lavoro della Generazione Z (che comprende i nati tra il 1995 e il 2012), che passa dal rappresentare il 27,7% del totale dei cv ricevuti al 32,2%.

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A conferma del dato precedente, gli uomini della Generazione Z passano dal 24,96% nel 2023 al 29,11% nel 2024. La percentuale di Millennials è diminuita dal 48,27% al 44,20%, mentre la Generazione X è rimasta quasi invariata, con una leggera diminuzione dal 23,69% al 23,61%. La percentuale di Baby Boomers è rimasta stabile, con una lieve diminuzione dal 3,09% al 3,08%.

I settori a maggior crescita: turismo, marketing ed energie rinnovabili 

Rispetto alle donne sono proprio quelle della Generazione Z a spingere la crescita del numero di candidature femminili, passando dal 31,10% nel 2023 al 35,57% nel 2024. La percentuale di Millennials è diminuita dal 48,23% al 45,02%, mentre la Generazione X è scesa dal 19,51% al 18,32%. Anche la percentuale di Baby Boomers è diminuita leggermente, passando dall’1,16% all’1,07%.

Passando ai settori nei quali i candidati cercano maggiormente lavoro, i dati mostrano una diversificazione delle opportunità lavorative con una crescita significativa di ambiti come il turismo (+188%), il marketing (+163%), e le energie rinnovabili (+71%). Al contempo, settori tradizionali come le assicurazioni (-94,%), il farmaceutico (-82%) e quello delle costruzioni (-33%) hanno visto un calo delle candidature, suggerendo un cambiamento nelle preferenze e nelle opportunità di carriera.

Ricerca del personale: spiccano HR, farmacisti e medici, ingegneri

Sul fronte della ricerca del personale i numeri dell’osservatorio evidenziano un’attenzione sempre maggiore delle aziende a ruoli legati le risorse umane (+42,42%), la farmacia/medicina (+42,32%) e ingegneristici (+41,85%). Di contro, ruoli specifici relativi all’architettura (-57,63%), al turismo (-36,77%) e al benessere e alla bellezza (-37,06%) hanno fatto registrare un forte calo di candidature.

Per quanto riguarda l’identikit del candidato che ha inviato a Guru Jobs il proprio cv è emerso come questi sia sempre più disposto a esplorare nuovi settori e reparti, dimostrando una certa flessibilità. Al tempo stesso, la riduzione del senso di progressione economica e professionale rappresenta un incentivo alla creazione di piani di carriera per attrarre e trattenere talenti.

Come andrà nella seconda metà dell’anno?

Riassumendo: il candidato tipo del primo semestre del 2024 è prevalentemente una giovane donna che, nonostante l’esperienza pregressa accumulata è disponibile a rimettersi in gioco in nuovi settori o ruoli professionali che rispecchiano una gamma di interessi molto varia e diversificata. La ragione che induce alla ricerca di una nuova occupazione va infine ricercata in una combinazione di necessità economiche, desiderio di stabilità e miglioramento della qualità della vita

Il report sulla seconda metà dell’anno mostra un’evoluzione del mercato del lavoro importante e, per alcuni, forse, inaspettata. In Italia oggi si ricercano molti meno lavoratori dell’edilizia che in passato, probabilmente anche a causa della cessazione degli incentivi di stato, che possono però essere impiegati, riconvertiti, in uno degli ambiti in maggiore crescita nel nostro Paese, quello delle energie rinnovabili. Contestualmente, dal lato delle aziende, è interessante notare come uno dei ruoli maggiormente cercati sia legato al settore delle risorse umane: si tratta di un segnale importante che mostra come oggi le aziende siano sempre più focalizzate sulle persone e sulla ricerca di talenti”.