Intelligenza artificiale tra verità e inganno: il caso del solare

scritto da il 30 Settembre 2024

Post di Matteo Artero, Country Manager Italia di Soly

Ad oggi, quasi ogni comparto industriale sembra essere pervaso dall’Intelligenza Artificiale (AI), una delle tecnologie più potenti e discusse dei nostri tempi. È molto comune, infatti, che le aziende promuovano prodotti e servizi basati sull’AI, promettendo risultati più performanti. In questo contesto, però, si è affermato sempre più un rischio definito di AI-washing, una pratica di marketing ingannevole che si traduce nell’esagerare o addirittura falsificare il ricorso all’AI all’interno dei prodotti o dei servizi proposti con l’obiettivo di attirare più clienti e investitori, anche quando l’innovazione reale è limitata.

L’intelligenza artificiale è indubbiamente una tecnologia rivoluzionaria capace di dare un grande supporto alle aziende e ai consumatori finali: si pensi agli assistenti vocali o la gestione energetica domestica che hanno rivoluzionato il nostro quotidiano. Ma il fenomeno dell’AI-washing, ovvero l’uso eccessivo o ingannevole del termine AI, può oscurare il vero potenziale di questa tecnologia, minando la fiducia nelle aziende che ne fanno un uso genuino e trasparente.

solare

Laddove il ricorso sia onesto e trasparente, con obiettivi orientati a supportare la quotidianità delle persone, l’intelligenza artificiale rimane alla guida del progresso tecnologico. Un esempio concreto è il mercato del solare, che negli ultimi anni ha vissuto una crescita esponenziale. In Italia, infatti, nei primi sei mesi dell’anno, si è registrato un aumento del 240% di impianti fotovoltaici e oggi il paese conta oltre 1,7 milioni di impianti connessi, con una potenza complessiva di 33,62 GW. Questo settore è fondamentale per la transizione energetica, con un potenziale risparmio annuo stimato di circa 1.000 euro per chi adotta tali soluzioni.

Che ruolo può avere l’intelligenza artificiale nelle energie rinnovabili?

Sistemi altamente tecnologici di home management basati sull’intelligenza artificiale, possono essere applicati al mercato del solare e, associati agli impianti fotovoltaici,  riescono a  massimizzare il risparmio già abilitato da questi ultimi. Un sistema di AI, basato su un algoritmo intelligente, riesce ad analizzare in tempo reale i flussi energetici, studiando le abitudini dell’utente e restituendo consigli personalizzati. Attraverso l’integrazione di un’app dedicata, l’intero apparato è in grado di notificare il momento più conveniente per avviare utilizzare elettrodomestici e dispositivi in casa. Secondo alcune stime, il ricorso all’intelligenza artificiale, dunque, consentirebbe di portare quel risparmio già abilitato dall’impianto fotovoltaico a un ulteriore +15%, che corrisponde a 1500 euro annui complessivi.

Il vero potenziale viene poi esponenzialmente amplificato con un mercato energetico dinamico, come già avviene in alcuni paesi europei. Ad esempio, in momenti di eccesso di produzione energetica o quando i prezzi sul mercato dell’energia sono particolarmente bassi (ad esempio, con la rete congestionata di energia elettrica), l’AI può decidere di accumulare l’energia in una batteria domestica piuttosto che venderla immediatamente alla rete. Al contrario, durante le ore di picco, quando i prezzi dell’elettricità aumentano, la stessa energia accumulata può essere venduta a un prezzo più alto, generando un guadagno aggiuntivo per la famiglia. In questo modo, non solo si ottimizza l’uso delle risorse rinnovabili, ma si crea anche un sistema di gestione energetica attivo e reattivo che lavora a favore dell’utente, massimizzando il ritorno economico.

Intelligenza artificiale e controllo dei consumi

L’intelligenza artificiale aiuta ad accumulare energia nei momenti più strategici, ma è anche in grado di sincronizzare l’uso degli elettrodomestici, come lavatrici, lavastoviglie o climatizzatori. Questa tecnologia può posticipare il loro utilizzo fino a quando i costi energetici sono più bassi, garantendo che l’energia venga utilizzata nel modo più conveniente possibile.

Indubbiamente, sistemi di questo calibro necessitano di investimenti consistenti in R&D: diventano necessari uno studio continuo e una costante implementazione, capaci di rendere le attività dell’AI sempre più performanti e rispondenti alle esigenze dell’utilizzatore; questo impegno si traduce, però, in uno degli strumenti cardine che, insieme al supporto di dati, riescono ad arginare il sospetto di AI-washing, dimostrando i benefici che l’intelligenza artificiale può apportare.