categoria: Res Publica
Studenti e competenze digitali, la sfida dell’intelligenza artificiale
Post di Mattia Dolci, Managing senior partner Pubblica amministrazione di PTS* –
In un contesto caratterizzato da una rapida evoluzione tecnologica e da numerosi cambiamenti nel panorama lavorativo, diventa fondamentale favorire l’adattamento delle competenze digitali degli allievi.
Gli studenti sono sempre più chiamati ad interagire con software applicativi, strumenti di comunicazione digitale e nelle attività di studio, di ricerca. Tali interazioni sono destinate ad aumentare sempre più con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale che pone gli allievi di fronte all’esigenza di sviluppare le digital skills fin dall’inizio dei propri percorsi formativi. In quest’ottica, sono già attivi diversi percorsi di formazione professionale che prevedono tra gli obiettivi formativi il raggiungimento del livello intermedio del Digcomp 2.1.
Intelligenza artificiale elemento chiave per la preparazione professionale
Le competenze digitali e l’Intelligenza Artificiale sono infatti elementi chiave per la preparazione professionale degli allievi, per l’interazione con sistemi avanzati, la comprensione delle implicazioni etiche dell’IA e al fine di sfruttare al meglio le opportunità offerte da queste tecnologie. In quest’ottica, l’Italia si è impegnata, attraverso la Decisione di Esecuzione del Consiglio UE che ha approvato il PNRR, a promuovere la digitalizzazione delle scuole e a migliorare l’intera formazione professionale fino alle ITS Academy. L’IA, infatti, può costituire un decisivo strumento per trasformare radicalmente le modalità di formazione e istruzione delle nuove generazioni.
In particolare, sarà importante favorire l’utilizzo consapevole degli strumenti di Intelligenza Artificiale sia in ambito formativo che nel contesto lavorativo in relazione a:
- 1. sensibilizzare i giovani sulle opportunità offerte dall’IA in tutti i contesti;
- 2. promuovere la consapevolezza sui temi etici legati all’uso dell’IA;
- 3. favorire l’inclusione e ridurre il divario digitale.
Competenze digitali tra i giovani, l’Italia è sotto la media Ue
Il Rapporto “DESI 2023” dell’Unione Europea, riguardante l’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società, delinea inequivocabilmente la necessità per l’Italia di investire sempre più nel digitale e, conseguentemente, nelle relative competenze. Nella fascia d’età compresa tra i 16 e i 24 anni, infatti, poco più del 59% dei ragazzi possiede competenze digitali di base, a fronte di una media europea nella stessa coorte demografica, pari a quasi il 70%, come delineato nel seguente grafico:
In un così complesso scenario digitale, denso di sfide e di opportunità da cogliere per l’intero mondo della formazione, l’adozione di Linee Guida per un corretto utilizzo didattico dell’Intelligenza Artificiale risulta sempre più auspicabile e quanto mai necessaria. Un tale documento, infatti, potrebbe fungere da bussola operativa per tutti gli attori coinvolti nel processo di digitalizzazione, a partire dal personale docente, incaricato, nella sua missione formativa, di accompagnare le nuove generazioni nella nascente era dell’Intelligenza Artificiale.
*Il gruppo PTS si occupa di consulenza strategica e operativa, con un approccio interdisciplinare, basato su metodologie di analisi consolidate, che integra consulting, innovation, finance e communication.