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Formazione, perché la simulation culture è un trend in crescita
Post di Francesco Fanelli, Managing Director BTS Italy –
La formazione è una delle priorità di molte aziende, tuttavia, uno studio pubblicato da Harvard Business Review ha rilevato che il 75% dei manager si dichiara insoddisfatto dei risultati delle proprie iniziative di formazione e sviluppo.
Harvard Business Review evidenzia tre ragioni fondamentali: un’eccessiva dipendenza dalla formazione in aula rispetto alla pratica; il mancato riconoscimento dell’importanza dell’apprendimento derivante dall’osservazione dei colleghi più virtuosi; la mancanza di un feedback puntuale attraverso l’analisi dei risultati.
Per questo motivo, molte aziende si affidano sempre più spesso ad approcci basati sulla simulation culture, che consentono di formare i dipendenti in modo più interattivo e dinamico.
Uno degli approcci più efficaci della simulation culture o gamification è quello delle esperienze basate sulla simulazione pratica: calare le persone in scenari immersivi e realistici in cui si esercitano ad acquisire competenze in situazioni che riproducono le condizioni di lavoro reali.
HBR sostiene che questo approccio venga utilizzato da tempo nella formazione e nell’addestramento in diversi settori di attività, come ad esempio in ambito chirurgico dove è stata, raggiunta una maggiore velocità d’azione e una probabilità di causare lesioni al paziente 5 volte inferiore.
Nel mondo delle imprese, BTS ha osservato che questa tendenza sta acquisendo un forte slancio, ad esempio nella Silicon Valley, dove molte grandi aziende di software utilizzano le simulazioni per formare figure dirigenziali, allinearsi sul piano della cultura aziendale, rendere più efficienti i team di vendita e implementare le iniziative strategiche in modo più efficace.
I benefici della simulazione nell’ambito dei processi di formazione
Questi scenari immersivi spesso incorporano elementi di gioco che aumentano la motivazione, l’attenzione e la capacità di assimilare e apprendere informazioni. Inoltre, gli approcci basati sulla simulazione riducono lo stress e possono creare un ambiente dinamico e proficuo per la formazione, cosa che, secondo la ricerca, consente alle persone di ottenere prestazioni migliori, poiché l’errore e il fallimento nelle esperienze di simulazione non comportano rischi professionali.
In termini di competenze, i corsi basati sulla simulazione contribuiscono a migliorare le lo sviluppo manageriale, ad esempio, il processo decisionale, il pensiero strategico o la definizione delle priorità. Inoltre, questi processi favoriscono anche la collaborazione tra team diversi e la mentalità imprenditoriale del singolo, permettendo di individuare in modo semplice e diretto connessioni che non sono visibili quotidianamente e sperimentando il passaggio dell’organizzazione o dei team da uno stato attuale a uno stato futuro desiderato, anticipando le sfide e pianificandole di conseguenza.
D’altra parte, quando si misurano i risultati, la formazione mediante simulazione è convincente anche rispetto ad altre iniziative di formazione.
Abbiamo realizzato presso un’organizzazione di software globale un’esperienza di sviluppo della leadership basata su scenari con oltre 7.500 leader di diversi livelli, che ha permesso loro di mettere in pratica la trasformazione dell’organizzazione nei rispettivi team e sfere di influenza. La fiducia nei confronti dei leader è aumentata dal 28% al 52%; il coinvolgimento dei dipendenti è aumentato del 3,4% e il risultato è stato un miglioramento dei profitti di 45 milioni di euro.
E la cultura aziendale?
Gli approcci basati sulla simulazione hanno il vantaggio di portare un elemento di interattività e divertimento nell’apprendimento e nello sviluppo e possono essere un ottimo strumento per creare legami tra le persone e promuovere una mentalità orientata ai risultati. Tutti questi elementi contribuiscono a creare una cultura aziendale più produttiva e collaborativa, con persone più allineate ai valori organizzativi e agli obiettivi aziendali.
Nel caso delle simulazioni aziendali in cui leader e dipendenti assumono il ruolo di un amministratore delegato e del suo team per gestire l’azienda, i partecipanti sono portati a pensare come un imprenditore, sono consapevoli degli impatti tra le aree aziendali e diventano collaboratori più coinvolti nell’esecuzione della strategia aziendale.
Quali sono gli svantaggi e i rischi della simulazione e come evitarli?
Quando si utilizzano simulazioni standard o dinamiche esperienziali che non sono strettamente collegate all’ambiente di lavoro di leader e dipendenti, il contesto aziendale e la realtà del mercato possono far deragliare la forza di queste iniziative mettendo in discussione la buona riuscita.
La realizzazione di una buona simulazione non solo reca un messaggio positivo per i discenti, ma aiuta anche a creare ricordi che possono essere recuperati sul lavoro, stimolando un’ulteriore approfondimento (i teorici dell’apprendimento lo chiamano recupero attivo). Invece, un grosso rischio è quello di non utilizzare dinamiche di simulazione realistiche, contestualizzate e pertinenti.
È inoltre importante riconoscere che non tutti si impegnano e sono motivati allo stesso modo, quindi è fondamentale conoscere il proprio pubblico e la cultura aziendale. Spesso, una forte campagna di comunicazione per contestualizzare e chiarire le aspettative dell’esperienza è fondamentale per ottenere l’impatto desiderato degli approcci basati sulla simulazione o gamification.