categoria: Vicolo corto
Clima e bollette, a che punto è la svolta delle comunità energetiche
Post di Matteo Artero, Country Manager Italia di Soly –
Si possono definire un ecosistema locale in cui cittadini, enti, cooperative e PMI collaborano per produrre e utilizzare energia elettrica derivante da fonti rinnovabili come il Sole: sono le Comunità energetiche rinnovabili, che qui chiameremo anche CER, nelle quali l’energia prodotta viene condivisa tra i membri di una comunità attraverso una rete, senza bisogno di un collegamento diretto. Le Comunità energetiche rinnovabili riducono le emissioni di CO2 e rendono l’energia rinnovabile più accessibile: chiunque, infatti, può prendervi parte e contribuire alla nascita di un sistema energetico pulito e sostenibile.
Italia e Comunità energetiche: siamo sotto le potenzialità del sistema
Nel gennaio di quest’anno è stato ufficialmente approvato il decreto attuativo sulle modalità di incentivazione per le Comunità energetiche, che oltre a giocare un ruolo cruciale nel processo di transizione energetica, contribuiscono a rafforzare quel senso di appartenenza a una società in nome della lotta a un cambiamento climatico sempre più incalzante. Si pensi che risale a poco più di un mese fa l’overshoot day, il giorno in cui abbiamo esaurito tutte le risorse che la Terra può generare nel corso di un anno solare e abbiamo cominciato a sfruttare quelle destinate al futuro.
Il Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica), inoltre, nel notificare il decreto di cui sopra, ha indicato che sarebbero state incentivate oltre 200 mila attività, con due milioni di aderenti, e che il contributo in conto capitale avrebbe supportato circa 85 mila progetti di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili[1].
In Italia, attualmente, vi sono 154 forme di energia condivisa[2], un numero che fa certamente ben sperare rispetto alle prospettive green a cui tutti dovremmo ambire ma che, d’altro canto, si trova ben al di sotto delle potenzialità di questo sistema, che costituisce una vera e propria rivoluzione verso il definitivo abbandono dei combustibili fossili.
L’impatto delle Comunità energetiche sull’efficienza
Infatti, in un sistema tradizionale i produttori si servono dell’energia generata dai propri pannelli solari, cedendo eventuali eccessi alla rete elettrica nazionale, e i consumatori, invece, dipendono dalla rete per rispondere al loro fabbisogno energetico. Obiettivo delle CER è proprio invertire questa tendenza: per il produttore, l’eventuale surplus è condiviso all’interno della comunità, così da ottimizzare il consumo, mentre il consumatore può attingere all’energia dei produttori vicini con un impatto positivo sull’efficienza energetica, ma soprattutto sul senso di comunità e di orientamento verso un obiettivo comune.
Le Comunità energetiche rinnovabili non si limitano all’utilizzo di pannelli solari, ma possono integrare diverse tecnologie rinnovabili come l’eolico, il biogas e le batterie di accumulo. L’integrazione di sistemi di storage avanzati, ad esempio, permette di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla quando necessario, aumentando l’efficienza e la stabilità della rete energetica locale. Inoltre, implementare tecnologie smart grid e soluzioni IoT facilita la gestione e l’ottimizzazione della distribuzione energetica nella CER.
Risposta alle sfide energetiche e climatiche
L’aspetto di aggregazione sociale è infatti un elemento chiave per l’incentivo allo sviluppo di tali modelli di collaborazione e condivisione, che non solo contribuiscono alla diffusione di un’energia rinnovabile sempre più accessibile e democratica, ma concorrono anche al consolidamento di una comunità via via più coesa e impegnata nella salvaguardia dell’ecosistema.
Guardando al futuro, le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano una delle soluzioni più promettenti per affrontare le sfide energetiche e climatiche del nostro tempo. Con il giusto supporto e una visione strategica a lungo termine, è possibile immaginare un’Italia in cui ogni comunità è in grado di produrre e gestire autonomamente la propria energia rinnovabile, contribuendo così a un futuro più sostenibile e resiliente per tutti.
NOTE
[1] Fonte: Comunità energetiche rinnovabili, rapporto 2024
[2] Fonte: Legambiente, Comunità energetiche rinnovabili in Italia