categoria: Vicolo corto
Quanto conta saper gestire le conversazioni cruciali?
Post di Alessandra Colonna, Ceo di Bridge Partners –
Molti dei problemi della vita di tutti i giorni, sia in azienda sia in famiglia, dipendono da come le persone gestiscono o provano a gestire la comunicazione quando l’emotività prende il sopravvento.
Lo storico Arnold Toynbee ha riassunto in quattro parole la storia dell’umanità: Nothing fails like success. Il concetto è molto semplice: quello che abbiamo fatto ieri per raggiungere un traguardo o un successo, conquistare obiettivi e centrare risultati, non è detto funzioni oggi né tantomeno domani, specie se la situazione cambia.
La risposta corretta ai problemi del passato non è sempre la risposta corretta alle sfide del presente e soprattutto del futuro. Un mondo che cambia alla velocità di quello attuale mette a dura prova la capacità di adattamento delle persone, la pressione sulle quali si fa sempre più elevata.
Questo mette, a sua volta, a dura prova le relazioni umane e mette di fronte alla necessità di combinare alte prestazioni del nostro cosiddetto QI, quoziente intellettivo, ad altrettanto alte prestazioni del nostro QE, quoziente emozionale.
Che cosa si intende per conversazioni cruciali?
Ciò che impatta maggiormente sul nostro quoziente emozionale è la capacità di saper gestire le cosiddette conversazioni cruciali. Ma cosa s’intende per conversazioni cruciali?
Non sempre, ma spesso, siamo di fronte a situazioni in cui, per varie ragioni, interessi o punti di vista di altri sono contrapposti ai nostri, per la delicatezza della posta in gioco o per esperienze del passato. Situazioni in cui l’emotività può prendere il sopravvento e far da padrona.
Alcuni esempi? Ritenere di meritare una responsabilità maggiore in azienda, visione non condivisa però dalle figure apicali; vedere un collega mancare di rispetto a un altro e non sapere come gestire la situazione; dover esprimere la propria opinione su di un progetto su cui non si è d’accordo davanti a un gruppo di colleghi invece convinti della sua bontà.
Sono tutti episodi che possono o sono capitati ad ognuno di noi. Il modo in cui costruiamo la nostra storia, il modo con cui “ce la raccontiamo” per dirla in modo più colloquiale, può incidere, e molto, su come gestiamo i rapporti con le persone e sulla bontà delle relazioni che possiamo costruire.
Quanto può contare la nostra lettura della realtà
Ed è inequivocabile che la nostra lettura della realtà sia molto influenzata da come valutiamo i comportamenti altrui e da come reagiamo emotivamente ad essi. Durante una conversazione, in cui la posta in gioco è alta e l’emotività si fa crescente, affrontare il dialogo con lucidità spesso mette a dura prova le nostre capacità comunicative e relazionali.
Una frase sbagliata, un silenzio di troppo, celare, ritardare un’informazione o trasmetterla in modo inappropriato possono cambiare il corso degli eventi, il destino delle persone come la loro stessa sicurezza fisica, intaccare i rapporti ma soprattutto rendere difficile, se non impossibile, trovare accordi di valore per tutti.
Le conversazioni cruciali e l’impatto sulla qualità della vita
È necessario possedere una capacità strategica: saper gestire e condurre in modo efficace conversazioni emotivamente impegnative, le cosiddette “conversazioni cruciali”, il cui esito può impattare sui risultati delle nostre negoziazioni e sulla bontà delle nostre relazioni.
Quello che accomuna ogni conversazione difficile è che può avere un grande impatto sulla qualità della vita lavorativa e personale. Ecco perché è così importante saperle gestire.