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Formazione continua: l’ufficio può essere luogo di crescita?
Post di Cristian Ferriello*, Chief People Officer Contrader Group –
Il mercato del lavoro, oggi, è caratterizzato dalla nascita e dall’evoluzione continua di nuove tecnologie. Per questo, specialmente chi si occupa di soluzioni tech e consulenza ICT ha davanti a sé delle sfide complesse alla cui base c’è – e ci sarà sempre più – il bisogno di individuare, analizzare e anticipare i bisogni del mercato e dei clienti finali.
In questo contesto, le aziende devono quindi essere in grado di attrarre i giusti talenti, nonché di selezionare candidati flessibili, ovvero professionisti capaci di avere una visione organica, con un approccio curioso e aperto all’apprendimento costante e che vogliano mettersi alla prova nei mercati nazionali e internazionali.
I trend del mercato del lavoro: le richieste di aziende e talenti
Il comparto tecnologico mostra dei trend chiari: le competenze oggi più richieste riguardano le skills digitali. Le aziende hanno bisogno di persone che sappiano comprendere e utilizzare nuovi strumenti già indispensabili, che abbiano capacità di programmazione, analisi dei dati, o anche conoscenze in ambito di cybersecurity e di cloud computing. Machine learning e intelligenza artificiale sono gli ambiti di ricerca oggi più vivaci e che determineranno il prossimo futuro: l’impatto che AI e automazione hanno e, soprattutto, avranno a breve termine sul mercato del lavoro è paragonabile a quello che, tra il XVIII e il XIX secolo, ebbe l’introduzione delle macchine nel mondo agricolo.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione che porterà a una minore domanda per alcune mansioni, mentre creerà opportunità in nuovi settori: da un lato, attività ripetitive e lavori pesanti passeranno sempre più dalla pertinenza umana a quella delle macchine, dall’altro i processi che richiedono capacità analitiche e di programmazione saranno appannaggio di professionisti capaci di guidare le intelligenze artificiali nelle applicazioni più pratiche, come pianificare strategie adeguate ai rapidi mutamenti di scenario cui i mercati di oggi ci stanno abituando.
Alle competenze richieste dal mondo tech, si affiancano le domande dei professionisti che si affacciano a questo mercato: più importanti riguardano la possibilità di trovare ambienti lavorativi che rappresentino un’occasione di crescita, che siano consoni alla propria identità e alle proprie aspirazioni.
Per migliorare l’attrattività di questi talenti e rimanere competitive sul mercato, le aziende devono inevitabilmente intervenire su alcuni aspetti per rendere il luogo di lavoro stimolante e piacevole e soprattutto per valorizzare il “miglioramento continuo”, partendo dalla formazione: skilling e reskilling su nuove tecnologie e linguaggi diventano assolutamente indispensabili.
L’importanza strategica della formazione continua
Il mercato tech è disegnato dallo sviluppo di strumenti che determinano cambiamenti radicali e sempre più rapidi, capaci di modificare profondamente il mondo del lavoro a cui è connesso. Per questo, mettere in atto pratiche di formazione continua è una strategia fondamentale.
Le aziende che istituiscono corsi di formazione interna, che mettono a disposizione dei dipendenti piattaforme di e-learning e attività di mentoring e coaching volte a sviluppare leadership e crescita personale risultano più attrattive, generano appeal e beneficiano di personale di alto livello.
Affiancare a queste proposte programmi di job rotation e piani di sviluppo offerti dall’azienda ai dipendenti significa aumentare il livello di competenze e performance dei professionisti che, in questo modo, possono sperimentare mansioni e ruoli differenti, beneficiando di uno stato di formazione continua. Poter offrire ai propri dipendenti spazi di libertà, diversificazione del lavoro e una visione olistica, significa infatti essere capaci di attrarre nuovi talenti, aumentando costantemente il livello e la qualità dell’azienda.
Formazione continua vuol dire anche un percorso personale da gestire al di fuori delle mansioni operative. Ad esempio, offrendo rimborsi ai lavoratori che intendono affrontare spese per corsi di formazione e crescita professionale rappresenta un forte segnale di interesse per la persona e il suo miglioramento, stimolando i professionisti e garantendo lealtà verso l’azienda: non c’è attrattiva più efficace di quella generata dal network di relazioni di un dipendente soddisfatto.
Ambiente di lavoro: rendere l’ufficio un luogo di upskilling
Per invitare nuovi talenti occorre soprattutto offrire un contesto dinamico, attento ai bisogni dei dipendenti e in cui il lavoro sia sempre un’opportunità di crescita. Proprio per questo, l’ambiente diventa centrale: sono le persone la risorsa principale di ogni attività e su questo occorre investire e porre l’attenzione.
Il lavoro da remoto, che senza dubbio permette di gestire al meglio il proprio tempo, migliorando le possibilità di raggiungimento degli obiettivi professionali e mantenendo un maggiore equilibrio con le esigenze personali, può essere affiancato dalla presenza in ufficio in una modalità di lavoro ibrida che consenta di incrementare le opportunità di incontro in azienda, creare senso di appartenenza, coinvolgere i professionisti nella formazione dei team, di gruppi di problem solving, fin nella progettazione degli spazi di lavoro mettendo i dipendenti al centro del progetto in ciascuno di questi aspetti.
L’obiettivo deve essere quello di rendere l’ufficio un luogo di scambio, di upskilling e crescita incoraggiando la condivisione, il racconto di storie personali, delle sfide, dei successi e degli errori senza timore. In questo modo è possibile creare legami positivi e duraturi all’interno dell’ambiente lavorativo e di sviluppare assieme ai colleghi le naturali doti di leadership o di essere ispirati da queste in un percorso professionale individuale e collettivo che eleva tutto il team, ottimizzando i meccanismi che portano al successo di ogni attività.
Conclusioni: miglioramento al centro
In un contesto caratterizzato da una rapidissima e costante evoluzione tecnologica, il continuo miglioramento, su tutti i fronti, quindi è e dovrà essere il primo focus: chi vuole restare in un mercato tanto rapido nei cambiamenti e sfidante dovrà adeguare le proprie strategie alla ricerca di mentalità aperte, agili, e costruire un ambiente positivo, che premia le capacità di gestire il proprio tempo e le proprie competenze, che favorisca l’incontro e lo scambio, la nascita di legami intenzionali capaci di generare fiducia, che possono aiutare nella crescita personale e restituire senso di appartenenza.
Le persone devono essere poste al centro di un progetto dinamico, aperto, ibrido fra lavoro remoto e contatto in presenza, basato sulle pietre miliari del nuovo mondo del business tech: flessibilità, miglioramento e condivisione.
*Esperto di Risorse Umane, Talent Management, Relazioni Sindacali, Consulenza HR e Performance Management