Tesla non cresce più e per il mercato non è poi così magnifica

scritto da il 14 Marzo 2024

Post di Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro –

Tesla continua la sua preoccupante tendenza al ribasso. Nella seduta di giovedì 14 marzo ha perduto oltre il 4% – circa 25  miliardi di dollari di capitalizzazione, ma è oltre -33% nel 2024, passando da circa 800 a 510 miliardi – dopo che Wells Fargo mercoledì ha declassato il titolo Magnificent 7 a sell da hold. L’analista della banca americana ha anche tagliato il suo obiettivo di prezzo da 200 a 125 dollari, circa il 27% al di sotto dei livelli attuali. In una nota ai clienti, Wells Fargo ha sottolineato che Tesla “non ha un aspetto così magnifico”, evidenziando la visione negativa sull’azienda come una “società in crescita senza crescita”. Lo stesso analista di Wells Fargo prevede che i recenti tagli dei prezzi sui veicoli elettrici di Tesla avranno un impatto decrescente sulla domanda.

La prospettiva del mercato su Tesla

Wells Fargo non è l’unico ad avere una prospettiva negativa su Tesla. Su 45 analisti che seguono il titolo Tesla e monitorati da S&P Global Market Intelligence, nove lo considerano uno “strong buy”, sei un “buy”, 22 un “hold”, mentre otto lo classificano come “vendita” o “vendita forte”. La raccomandazione consensuale si attesta su “hold”. Nonostante ciò, il titolo ha scambiato al di sotto del suo prezzo medio obiettivo di circa 208 dollari da gennaio, il che indica un potenziale di upgrade del 23%, il massimo dell’ultimo anno.

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Tesla influenza l’intero settore delle auto elettriche

Le pressioni che gravano su Tesla stanno avendo ripercussioni sull’intero settore dei veicoli elettrici (Ev). Tra i titoli quotati a Wall Street in questo settore, si è verificata una correzione media ad oggi di circa il 36,5% dall’inizio dell’anno. Questo trend negativo rischia di aggravarsi, con il titolo Fisker in calo di oltre il 44% in after hour a seguito di voci di una possibile bancarotta. La società ha annunciato alla fine di febbraio il ritardo nella pubblicazione dei suoi risultati finanziari completi dell’anno scorso, attribuendo il problema alla mancanza di professionisti dell’accounting esperti, secondo quanto riportato in una presentazione regolamentare.

Start up alla spina in difficoltà

Fisker rappresenta solo una delle numerose start up nel settore dei veicoli elettrici che sono entrate in borsa all’inizio del decennio. Tuttavia, queste aziende hanno incontrato difficoltà nel gestire le complessità della produzione su larga scala e, più recentemente, hanno affrontato una domanda fiacca da parte dei consumatori americani per i veicoli alimentati a batteria.

Se Fisker dovesse presentare una richiesta di protezione dal fallimento (Chapter 11), sarebbe il secondo fallimento di un’azienda automobilistica fondata dall’ex designer di Bmw e Aston Martin, Henrik Fisker. La prima azienda, Fisker Automotive, ha dichiarato fallimento nel 2013. Il prezzo delle azioni di Fisker è sceso di oltre il 98% dal suo ingresso in borsa nel 2020, quando si è fuso con un veicolo a scopo speciale a 32 centesimi alla chiusura di mercoledì. Le azioni della società hanno continuato a scambiare al di sotto di 1 dollaro per gran parte dell’anno e ora rischiano di essere radiate dalla Borsa di New York.