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Protesta dei trattori, ecco i vantaggi dell’agritech per le aziende
Post di Pietro Menghi, AD di Neosurance, broker insurtech specializzato in Embedded e Connected Insurance –
Mentre in tutta Europa incalza la protesta dei trattori, l’agroalimentare si interroga su come affrontare un cambiamento che sarà inevitabile. La politica UE del Green Deal punterebbe a definire misure comuni a tutti i Paesi per rendere più sostenibile il settore. Tra queste, l’aumento della rotazione delle colture e l’obbligo di tenere incolta una parte dei campi per permettere al terreno di riposare. Richieste che, nel breve periodo, potrebbero pesare su produzione e fatturato su un comparto già vessato, tra le altre cose, dall’aumento dei costi di gasolio, concimi, acqua e materie prime.
Non solo. Il cambiamento climatico sta mostrando conseguenze sempre più estreme sulla salute delle colture, tra eventi atmosferici devastanti, alterazione degli ecosistemi e aumento di agenti infestanti. Secondo l’ultimo Rapporto Agroalimentare Ismea, il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso da quando vengono monitorati i dati meteoclimatici in Italia e i risultati riferiti al 2023 potrebbero essere anche peggiori. Ciò ha contribuito a far retrocedere l’Italia in terza posizione nella graduatoria UE della produzione agricola, dopo Francia e Germania (prima era seconda dopo la Francia); ma, soprattutto, dal 2021 ha passato alla Francia il primato del valore aggiunto, mantenuto quasi ininterrottamente dal nostro Paese nel corso dell’ultimo decennio.
Quale ruolo può avere allora la tecnologia nel mitigare questi effetti e supportare gli agricoltori in una gestione predittiva di rischi e risorse? Per salvaguardare un comparto così importante per l’economia italiana, sempre più decisivo sarà l’impatto esercitato dall’integrazione fra agricoltura di precisione e soluzioni assicurative avanzate.
La risposta ai trattori: agricoltura di precisione
L’utilizzo di sensori presso le coltivazioni permette già oggi di monitorare in tempo reale la presenza di elementi patogeni, parassiti, condizioni climatiche ricorrenti e aspetti critici di vario genere. Questo continuo flusso di dati consente di prevedere con sempre maggiore accuratezza – e possibilmente limitare – il verificarsi di eventuali danni alle colture e di ottimizzare le risorse. Rappresenta inoltre un’evoluzione della gestione del rischio in agricoltura sia in termini di prevenzione che di protezione, apportando maggiore trasparenza, indennizzi più equi e costi commisurati all’effettivo bisogno di protezione.
I dati ottenuti dall’agricoltura di precisione, infatti, sono fondamentali per l’attivazione di particolari tipologie di soluzioni assicurative, come le polizze parametriche. Si tratta di coperture che si attivano automaticamente nel caso in cui si manifesti un evento avverso prestabilito e prevedono un risarcimento immediato e automatico commisurato al mancato fatturato. Un processo di liquidazione snello, trasparente e totalmente digitalizzato, che garantisce alle aziende assicurate risorse immediate e certe. Un fattore fondamentale per garantire la business continuity, ancor più nel contesto attuale.
Agricoltura, un settore ancora poco protetto
Secondo gli ultimi dati ISMEA, solo circa il 10% delle aziende agricole è assicurato. Resta inoltre molto asimmetrica la distribuzione delle polizze a livello territoriale (l’80% è concentrata al Nord) e settoriale. Con il rischio di lasciare senza alcuna tutela interi comparti del Made in Italy: l’olivo, ad esempio, a fronte di un mercato stimato in 1,4 miliardi di euro, rappresenta solo lo 0,4% delle colture assicurate in termini di valore (nel 2022 il mercato agricolo assicurato ha toccato un picco di 9.609 milioni di euro). Garantire la protezione di eccellenze agroalimentari in un contesto molto frammentato, fatto di piccoli produttori, non è semplice, ma l’innovazione in ambito agri-insurance faciliterà un necessario cambio di rotta.
L’impatto della connected insurance
Una piattaforma di agricoltura di precisione, ad esempio, potrà offrire l’accesso ad assicurazioni smart basate sui dati raccolti sul terreno. Attraverso una polizza parametrica basata su tecnologia IoT permetterà di coprire in automatico i danni causati dalla mosca olearia, un parassita in grado di compromettere significativamente la produzione di olio d’oliva.
Come funziona? Il prodotto techinsurance comunica con il sistema di sensori e algoritmi della piattaforma di agricoltura di precisione, che segnalano parametri climatici correlati alle infestazioni. La piattaforma, dall’altra parte, permette agli agricoltori di attivare la copertura e integrarla ai propri servizi, direttamente dalla propria app. A fare da “ponte”, c’è una piattaforma di open insurance, che abilita la distribuzione delle polizze IoT (Internet of Things) anche da canali di intermediazione tradizionali.
Morale: ottenendo dati direttamente sul campo e in tempo reale, la tecnologia implementata favorisce la condivisione delle informazioni tra agricoltori e compagnia assicurativa. In tal modo, non solo è possibile automatizzare tutti i processi, ma anche migliorare le condizioni delle polizze, suggerire interventi di manutenzione preventiva e calcolare in modo più accurato e trasparente premi e indennizzi.
Le soluzioni parametriche vengono studiate sulla base delle reali esigenze riscontrate sul territorio. In questo ambito, il processo di sottoscrizione del rischio è molto scrupoloso e l’indennizzo molto rapido.
Prevenzione e protezione grazie ai dati
Un’opportunità notevole per un settore cruciale in Italia, che, secondo le stime della Camera di Commercio dell’Umbria, nel 2022 avrebbe registrato un calo della produzione nazionale del 37%. L’impatto atteso è davvero importante, specie se consideriamo che, fino ad ora, la percentuale di olivicoltori italiani coperti da una polizza è molto limitata.
La diffusione di soluzioni di “connected” ed “embedded” insurance, specie nell’ambito delle coperture parametriche, avrà una portata innovativa incredibile in tutti i settori, incluso quello agricolo. Finalmente l’agricoltore è al centro di tutto il processo. Partendo da piattaforme e servizi che già usa e conosce per finalità di prevenzione e ottimizzazione dei costi di gestione delle colture, è possibile costruire e distribuire polizze innovative basate sui suoi reali bisogni, che vanno a trasferire il rischio residuale in capo all’assicurazione.
Si affermerà quindi un paradigma totalmente nuovo, in cui strumenti di prevenzione e protezione agiscono in sinergia, per una reale tutela dell’agroalimentare. Il tutto attraverso processi fluidi e veloci, supportati dai dati. Questo non solo avrà il merito di garantire maggiore trasparenza rispetto al sistema di indennizzi tradizionale, ma permetterà anche di proteggere le aziende agricole in modo più sostenibile, automatico e certo.
Dall’innovazione agritech vantaggi per tutti. Stop ai trattori?
L’importanza dell’agricoltura per la nostra società ed economia è cruciale ed è innegabile che gli agricoltori, sulle strade e nelle piazze europee con i loro trattori, stiano affrontando una serie di difficoltà, unite a una pressione normativa sempre maggiore. Questi elementi non solo colpiscono il reddito degli agricoltori, ma mettono in pericolo la sostenibilità a lungo termine del settore in Europa.
Le nuove eccellenze agritech ci ricordano che l’agricoltura digitale è un alleato fondamentale per migliorare l’efficienza e la produttività nelle operazioni agricole, riducendo i costi e ottimizzando le risorse. Per questo, è necessario continuare a puntare su ricerca e sviluppo e lavorare in collaborazione con agricoltori, istituzioni e partner di innovazione per sviluppare soluzioni personalizzate e per tutelare il futuro del settore. Insomma, l’innovazione porterà vantaggi per tutti. Non per ultimi i consumatori, che stanno già pagando il prezzo di questa crisi nella propria spesa quotidiana.