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I miliardi del PNRR fanno gola. Come prevenire le frodi?
Post di Nicola Passariello, Director, Moody’s Analytics –
Il pacchetto di prestiti e sovvenzioni da 723 miliardi di euro destinato dall’Unione Europea alla ripresa economica post-pandemia rappresenta un bottino allettante per il crimine finanziario.
Frodi, riciclaggio di denaro e altre forme di criminalità finanziaria hanno aumentato il proprio raggio d’azione e sono diventate sempre piu sofisticate. I rischi posti dalla criminalità finanziaria sono cresciuti rapidamente a seguito di cambiamenti geopolitici, nuove tecnologie e metodi di pagamento che eludono i processi di controllo tradizionali. Gli Stati e le loro istituzioni si trovano a dover ampliare il monitoraggio su società private e altre terze parti al fine di identificare e prevenire le frodi che possono danneggiare gli interessi finanziari dell’UE.
L’assegnazione dei fondi PNRR all’Italia
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’UE fa parte di un pacchetto di recupero concordato nel luglio 2020. Il piano è stato ideato per sostenere gli investimenti in settori come la sanità, la tecnologia digitale, la ricerca e sviluppo, la coesione sociale e territoriale e la transizione verde, promuovendo al contempo la crescita economica e la creazione di posti di lavoro.
Per i singoli Paesi ci sono in gioco somme ingenti. Il Recovery and Resilience Facility utilizza un approccio performance-based. Questo significa che la Commissione Europea eroga fondi a ciascun Paese esclusivamente sulla base del raggiungimento dei traguardi e obiettivi concordati.
Per l’Italia, l’allocazione dei fondi rappresenta il 10,79% del PIL annuale.
Riciclaggio di denaro, intensificare i controlli
La distribuzione dei fondi del PNRR è amministrata a livello nazionale, quindi ogni Stato Membro deve implementare i propri controlli anti-frode. Questo processo può essere particolarmente oneroso e complesso quando la responsabilità ricade tra agenzie nazionali e locali. È necessario tracciare linee di responsabilità chiare per fronteggiare questi tipi di frode, e i controlli dovranno necessariamente intensificarsi.
Le valutazioni del rischio condotte a livello nazionale dagli Stati Membri dell’UE evidenziano come il settore pubblico sia particolarmente vulnerabile al rischio di riciclaggio di denaro, principalmente a causa della sua attrattiva per i gruppi di criminalità organizzata. Questo è particolarmente evidente in casi come l’utilizzo improprio dei contributi Covid.
False identità per sovvenzioni aziendali
Le autorità italiane hanno recentemente segnalato un cambiamento nell’approccio della criminalità organizzata sul proprio territorio, che ora fa un maggiore uso di aziende e fatturazioni false. I metodi utilizzati dai criminali per accedere fraudolentemente ai soldi includono false identità per ottenere sovvenzioni per aziende che non possiedono, e richieste fatte a nome di persone decedute. Altre tecniche includono frodi alla previdenza sociale stipulando contratti di lavoro fittizi con individui, per lo più stranieri, o impiegando lavoratori di aziende fittizie con sede in altri paesi dell’UE. Il doppio finanziamento è un altro problema persistente: gli stessi benefici o fondi vengono richiesti e ricevuti da più fonti o programmi. In altro caso, viene creata un’impresa per accedere ai sussidi del PNRR, e dopo aver ricevuto le sovvenzioni, viene dichiarato il fallimento e l’azienda e i suoi dipendenti si trasferiscono in un altro Paese, senza informare l’autorità nazionale che ha emesso il contributo.
Piattaforme tecnologiche per il monitoraggio e la segnalazione di frodi
Come dovrebbero difendersi gli Stati? Le amministrazione centrali e locali, così come i singoli dipartimenti governativi, giocano tutti un ruolo nel rilevare le frodi. Il successo dipende dall’accesso a informazioni tempestive e di buona qualità presentate con chiarezza. Ciò richiede a sua volta che i processi, la tecnologia e i database utilizzati siano adeguati ad evidenziare discrepanze, attività sospette e altri dettagli che potrebbero indicare la presenza di un’attività criminale.
In Italia per i controlli sull’utilizzo dei fondi PNRR e per combattere i rischi di frode, vengono utilizzate tre piattaforme: i sistemi Arachne, il database Orbis di Moody’s Analytics e PIAF-IT. Queste piattaforme sono interconnesse con ReGiS, che è una piattaforma unica dello Stato italiano. Questa piattaforma consente alle amministrazioni governative centrali e periferiche, alle autorità locali e alle entità erogatrici di condurre una vasta gamma di operazioni di monitoraggio, segnalazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR.
Il database Orbis di Moody’s dispone di dati su più di 445 milioni di entità (di cui 40 milioni con informazioni finanziarie dettagliat)e sono utilizzati per sostenere programmi anti-frode e anti-riciclaggio di denaro in qualsiasi parte del mondo. La nostra esperienza suggerisce che un approccio unificato basato su molteplici fonti di informazione è il modo migliore per prevenire e combattere la frode.
Visione complessiva delle informazioni e dei rischi
Fare affidamento su singole fonti di informazione è spesso insufficiente per identificare i beneficiari e altri dettagli. Combinare dati di buona qualità provenienti da molte fonti facilita la verifica della rilevanza, dell’accuratezza e della tempestività delle informazioni e risolve eventuali discrepanze. È un approccio sbagliato fare affidamento esclusivamente sui dettagli forniti dalle stesse aziende. Tali informazioni devono essere integrate con dati provenienti da registri ufficiali e ulteriormente arricchite con informazioni provenienti da database commerciali. Questo processo consente di identificare i flussi di capitale transfrontalieri e di visualizzare e contestualizzare le informazioni, talvolta includendo informazioni provenienti dai media.
I regolamenti PNRR dell’Unione europea
I regolamenti del PNRR dell’UE richiedono agli Stati Membri, in qualità di beneficiari o mutuatari dei fondi, di adottare misure appropriate per la prevenzione, il rilevamento e la correzione di frodi, corruzione e conflitti di interessi. Queste misure includono un sistema di controllo interno efficace ed efficiente ed il recupero degli importi erroneamente pagati o utilizzati in modo errato. Gli Stati Membri devono raccogliere e garantire l’accesso a determinati dati, tra cui i nomi dei destinatari finali dei fondi; i nomi degli appaltatori e dei subappaltatori; i dettagli dei proprietari beneficiari; e un elenco di misure per attuare riforme e progetti di investimento nell’ambito del piano di recupero e resilienza.
È importante notare che un singolo controllo delle informazioni non è sufficiente. Nelle relazioni continuative, il monitoraggio continuo è essenziale, per tenere conto di qualsiasi nuova informazione e di qualsiasi cambiamento di attività e garantire che potenziali frodi o altri reati vengano rapidamente identificati in qualsiasi fase. Una combinazione di processi adeguati, tecnologia all’avanguardia e una ampia base dati può rendere molto più facile e meno dispendioso in termini di tempo stabilire solide difese e ridurre notevolmente i rischi.