Il boom dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende? È già iniziato

scritto da il 29 Settembre 2023

Post di Carlo Azzola, Country Manager e Amministratore Delegato di Colt Technology Services – 

Il 2023 sarà ricordato come l’anno in cui l’IA (intelligenza artificiale) generativa è diventata l’argomento mainstream davvero ovunque, in qualsiasi contesto. Il report Digital Infrastructure “Building intelligence into your business” di Colt rivela i nuovi trend tra i decision-makers IT che guidano l’adozione dell’IA nelle aziende tracciando il monumentale impatto dell’IA sulle imprese. I risultati rivelano che complessivamente il 91% delle aziende intende adottare l’IA in qualche forma, segnando un notevole aumento rispetto al 33% del dicembre 2022. L’83% dei leader IT prevede anche un conseguente aumento della spesa per l’infrastruttura IT/digitale nei prossimi 12 mesi per supportare le applicazioni aziendali, tra cui intelligenza artificiale e rete On Demand, e uno su quattro afferma che la spesa crescerà tra il 21 e il 30%.

I risultati rivelano anche che ci sono grandi speranze che l’infrastruttura digitale supporti obiettivi aziendali più ampi, dagli impegni ESG alla fidelizzazione dei dipendenti, poiché reti aziendali potenti e sostenibili costituiscono le fondamenta del business del futuro.

Intelligenza artificiale e e responsabili IT

Lo studio è stato condotto su 755 responsabili IT tra Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Singapore e Spagna e ha rivelato che i responsabili IT di età compresa tra i 25 e i 34 anni sono più propensi, rispetto a quelli di età compresa tra i 35, i 44 e i 45-54 anni, ad implementare l’ intelligenza artificiale nelle varie funzioni aziendali quotidiane, tra cui la gestione del rischio (58%), le vendite (53%), le risorse umane (53%), il rilevamento delle frodi (51%), la fornitura di servizi/prodotti (51%) e la ricerca e sviluppo (45%). In confronto, i leader IT di età compresa tra i 45 e i 54 anni erano più propensi a utilizzare l’IA solo per scopi di marketing (47%) e formazione (43%). Mentre quelli di età compresa tra i 35 e i 44 anni per implementare applicazioni di intelligenza artificiale personalizzate (44%) o per la sicurezza (46%).

Intelligenza artificiale, come cambia l’approccio. Dall’Italia al Giappone

La ricerca evidenzia inoltre notevoli differenze tra i Paesi nell’adozione e nell’introduzione dell’IA:

1. Giappone e Singapore sono all’avanguardia nell’adozione dell’IA. In particolare, il Giappone ha rilevato la più alta applicazione dell’IA per la fornitura di servizi/prodotti (55%), mentre Singapore ha ottenuto il punteggio più alto per l’uso dell’IA nell’infrastruttura digitale (52%).

2. L’Italia e la Germania hanno ottenuto il punteggio più alto per l’introduzione dell’IA nel rilevamento delle frodi (50%) e la Germania ha ottenuto il punteggio più alto anche per l’applicazione dell’IA nella customer experience(50%).

3. In tutte le fasce d’età e in tutti i Paesi presi in esame, l’utilizzo dell’IA è stato più diffuso quando l’IA è stata utilizzata come parte della gestione dell’infrastruttura digitale delle aziende – come rilevato dal 45% degli intervistati – del rilevamento delle frodi (45%) e delle risorse umane (45%).

4. I responsabili IT di Francia (27%) e Germania (21%) sono i più propensi a indicare l’IA come il principale fattore di spesa per l’IT/tecnologia nei prossimi 12-14 mesi.

Quanto aumenterà la spesa in infrastrutture digitali intelligenti

Grazie ad una più ampia comprensione dei vantaggi strategici dell’infrastruttura digitale, le organizzazioni stanno adottando sempre più nuove pratiche lavorative e applicazioni tecnologiche di alto profilo colmando così il divario tra consumatori e aziende e influenzando la spesa IT: il 92% dei leader IT coinvolti nell’indagine ha già investito o intende investire in infrastrutture digitali intelligenti* e, in media, l’aumento della spesa per le infrastrutture IT/digitali è previsto in crescita del 17% nei prossimi 12 mesi. La Spagna (23%) e il Giappone (21%) prevedono che gli investimenti cresceranno al ritmo più alto di tutti i Paesi. I leader IT italiani prevedono invece, una crescita della spesa del 15%, quelli tedeschi meno, con il 12%.

intelligenza artificiale

(peshkova – stock.adobe.com)

I britannici (22%), i giapponesi (24%), gli italiani (19%) e i singaporiani (21%) sono i più propensi ad affermare che la sicurezza è il fattore chiave per la loro spesa IT/tecnologica nei prossimi 12-14 mesi. Al contrario, i francesi (27%) e i tedeschi (21%) sono i più propensi a indicare l’intelligenza artificiale, mentre gli spagnoli (29%) sono i più propensi a indicare il consolidamento dei partner. La trasformazione digitale rimane un fattore chiave per gli intervistati in Germania (20%) e in Italia (19%).

Le aree in cui migliorare grazie a una infrastruttura intelligente

I risultati ci indicano anche che, grazie all’infrastruttura digitale, le aziende stanno cercando di ottenere un vantaggio competitivo, di rendere più felici i dipendenti e di contribuire ai loro obiettivi ESG. Sostenibile per concezione, l’infrastruttura digitale è infatti costruita per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Gli intervistati hanno illustrato le aree in cui sperano di migliorare grazie ad un’infrastruttura intelligente:

– Efficienza aziendale citata dal 90%, che sale al 94% per Singapore, Italia 88%.

– Migliorare la customer experience per l’86%. In Italia 83% che sale al 90% per Singapore.

– Retention dei dipendenti per l’89% che sale al 98% per il Giappone e al 91% per la Francia. Per i decisori IT italiani, l’86%.

– Speranza di raggiungere i propri obiettivi ESG per 86% che sale al 93% sia in Giappone che a Singapore e al 92% in Francia. In Italia “solo” il 76%.

– Migliorare la sicurezza – 89% sul totale che sale al 90% in Italia.

– Ottimizzare la spesa – per 88% che sale al 91% per l’Italia.

– Ridurre i tempi di inattività – 89% che sale al 93% in Giappone e al 91% in Germania. In Italia 85%.

– Aiutarli ad accelerare l’ingresso in (nuovi) mercati – 88% che sale al 93% in Giappone e 93% in Francia, 83% in Italia.

Il motore dell’economia globale

Abbiamo raggiunto un momento decisivo, in cui le imprese guardano alla rete per risolvere le sfide strategiche del business. L’infrastruttura digitale non è più un mezzo per collegare A a B, ma è il motore dell’economia globale.

* I decisori IT senior hanno citato una serie di funzionalità quando è stato chiesto loro di definire il significato di infrastruttura digitale intelligente. La maggior parte di loro ha risposto che:

Controllo da qualsiasi dispositivo (21%)

IA generativa (ad es. stile ChatGPT) (20%)

Manutenzione predittiva (20%)

Apprendimento dai modelli di utilizzo (20%)

Reti autorigeneranti (20%)

Bare metal on demand (19%)

Consumo flessibile di banda (19%)

Reporting automatico (19%)

Funzioni di rete virtualizzate on-demand (19%)

Metodologia: 755 responsabili decisionali IT, di età pari o superiore ai 18 anni, hanno completato un’indagine online condotta dai consulenti di ricerca di Censuswide, tra il 13.07.2023 e il 24.07.2023. I partecipanti al sondaggio comprendevano decisori cloud e leader C-suite di aziende con almeno 5.000 dipendenti in Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Singapore e Spagna. Censuswide aderisce e impiega membri della Market Research Society e segue il codice di condotta MRS, basato sui principi ESOMAR.