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Turismo, anche in Italia si fanno strada pagamenti innovativi e flessibili
Post di Federica Russo, Ricercatrice Senior Osservatorio Travel Innovation Politecnico di Milano –
Negli ultimi giorni il buy-now-pay-later è salito alla ribalta anche nel Turismo grazie all’introduzione di questa modalità di pagamento da parte di Airbnb negli Stati Uniti e in Canada. Fintech e Insurtech stanno dunque assumendo un ruolo di crescente rilevanza anche in questo settore in termini di innovazione dei processi ai diversi livelli della filiera, e il buy-now-pay-later (o BNPL) è uno dei servizi più noti, grazie anche ad alcune startup diventate unicorno che offrono ai consumatori l’opportunità di effettuare pagamenti rateali senza oneri aggiuntivi. Dal punto di vista dell’offerta, si tratta di un fenomeno globale e in espansione a tutti i livelli della filiera, dall’alberghiero ai trasporti, dove il comparto aereo ha perfino riadattato il termine in fly-now-pay-later.
All’estero più innovazione nei pagamenti
L’inflazione e la ripresa della domanda di viaggi hanno generato nell’ultimo anno un rialzo anche dei prezzi dei servizi di viaggio, ma la voglia di partire continua a crescere: le soluzioni di pagamento flessibile rappresentano quindi un driver per agevolare la conversione all’acquisto. Se guardiamo all’estero sono numerose le compagnie aeree che hanno introdotto soluzioni di BNPL (American Airlines, Delta Air Lines, KLM, Lufthansa, solo per citarne alcune). La già citata partnership di Airbnb con Klarna nel Nord America, ha infine segnato l’espansione del buy-now-pay-later anche nel comparto extra-alberghiero.
Se all’estero l’innovazione nei pagamenti è quindi già ampiamente diffusa sia tra i consumatori che tra gli attori dell’offerta, in Italia i diversi comparti viaggiano e innovano a velocità differenti e il contante in alcuni casi è ancora lo strumento di pagamento principalmente utilizzato. È evidente dai risultati delle indagini condotte a fine 2022 dall’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
Ecco come il turista italiano paga i servizi di viaggio
Nell’acquisto dei servizi di viaggio da parte del turista italiano è bene fare delle distinzioni. Se per la prenotazione di alloggio e trasporto è più diffuso il pagamento tramite carte di credito/debito o prepagate (usate da oltre il 68% dei viaggiatori), per le esperienze in loco il pagamento in contanti continua ad essere un’importante modalità di acquisto, utilizzato in media nel 50% delle transazioni senza grandi scostamenti rispetto al 2019. Per il pagamento delle attività i turisti tendono, infatti, a recarsi di persona presso le biglietterie e quindi pagare in contanti.
Sebbene l’utilizzo dei contanti sia dunque ancora diffuso, soprattutto per i servizi in destinazione, non manca l’esigenza di flessibilità nei pagamenti: già lo scorso anno il 14% dei viaggiatori italiani ha utilizzato il pagamento rateale per l’acquisto di servizi legati al viaggio, principalmente per alloggio (7%) e trasporto (6%). Questa modalità, che ha visto una discreta diffusione nella forma del buy-now-pay-later, è particolarmente diffusa tra i giovani (29% nella fascia 18-24 anni), tra chi viaggia da solo (33%) e nel caso di vacanze lunghe (16%), che spesso sono organizzate con il supporto di un esperto/consulente di viaggio. Anche alcuni attori del retail turistico italiano stanno muovendo i loro primi passi in questo ambito, come ad esempio Welcome Travel che ad aprile, ha siglato una partnership con Scalapay per offrire soluzioni di pagamento dilazionato ai propri clienti.
I pagamenti dal punto di vista dell’offerta
Partendo dal comparto dei trasporti, il contante risulta predominante nella mobilità urbana che presenta un’offerta meno digitalizzata, come nel caso delle esperienze in destinazione. I pagamenti digitali risultano in crescita per i treni e autobus, dove l’incidenza degli acquisti online nel 2022 cresce rispettivamente di 18 e 10 punti percentuali sul 2019, mentre quella dei pagamenti tramite carte o wallet digitali segnano rispettivamente +6 e +12 punti percentuali.
Con i pagamenti digitali cresce il buy-now-pay-later
Se dunque nell’immediato post pandemia i pagamenti digitali erano usati soprattutto per ridurre i contatti e, di conseguenza, il rischio di contagio, nell’ultimo anno la semplicità e la rapidità di utilizzo sono stati driver importanti nel consolidarne l’utilizzo. È proprio la crescente adozione di pagamenti cashless ad aprire la strada anche a soluzioni come il BNPL, offerta ad esempio da alcuni operatori di trasporto ferroviario a breve raggio.
Nell’ospitalità, invece, sempre più strutture danno la possibilità di prenotare con tariffe flessibili, venendo incontro a una chiara esigenza del mercato. Il 60% del campione intervistato, infatti, offre la possibilità di cancellare o modificare fino all’ultimo una prenotazione, mentre il 35% offre la possibilità di prenotare i propri servizi con assicurazione. Cresce anche l’offerta digitale, con l’eCommerce nel 2022 ha trainato la ripresa del comparto registrando un +13% sui valori delle transazioni del 2019. Sul fronte del BNPL, invece, nel 2021 quasi una struttura su cinque non era a conoscenza di questa opzione, sebbene molte delle stesse offrissero già la possibilità di pagare i propri servizi in due momenti separati (tipicamente acconto + saldo).
Si fanno strada pagamenti sempre più flessibili
Il pagamento dilazionato è sempre esistito nel Turismo, ma negli ultimi anni sono state standardizzate modalità flessibili e semplici in termini di user experience lato consumatore che hanno dato impulso al loro utilizzo da parte di un acquirente digitale che viaggia con maggior frequenza e dedica budget più alti alle vacanze.
Anche in Italia stiamo dunque assistendo alla continua crescita del numero di aziende, dalle più tradizionali alle più innovative, che ai diversi livelli della filiera avviano partnership con l’intento di attrarre e trattenere clienti anche grazie a soluzioni di pagamento sempre più flessibili.