categoria: Distruzione creativa
Innovazione, la settimana da leoni delle startup italiane
Post di Andrea T. Orlando, Managing Partner di Startup Wise Guys Italy –
Per le startup italiane il 2022 si sta rivelando un anno di grande crescita, i dati parlano chiaro: solo nel 1° semestre, infatti, secondo i dati di settore si è quasi raggiunto 1 miliardo di euro di finanziamenti per le startup italiane (+50,2% vs 1° semestre 2021), un bel balzo in avanti se si considera che in tutto il 2021 l’investimento complessivo nel settore è stato di 1 miliardo e 392 milioni di euro. Un trend positivo, confermato anche dagli altri indicatori: c’è stato un incremento del +16% nel numero di operazioni e nel numero di round guidati da investitori stranieri: 20 nei primi sei mesi del 2022 contro i 14 chiusi nello stesso periodo del 2021.
Una crescita che assume una valenza ancora più emblematica alla luce dell’attuale scenario macroeconomico: l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse, le tensioni geopolitiche hanno causato un vero e proprio terremoto sui mercati. Molti finanziatori cross-over, si sono trovati costretti a ridimensionare i propri investimenti rivolti ai mercati privati, a causa delle perdite subite sui mercati pubblici. Nonostante questo le startup innovative si rivelano le più ottimiste sul futuro, assumono di più, investono di più su tecnologia e formazione, resistono meglio agli shock provocati dalla guerra in Ucraina e attirano capitali.
Vediamo come l’ultima settimana può essere la settimana del grande slancio per l’Italia delle startup:
Bending Spoons, la software house basata a Milano che crea app, ha chiuso un round di 340 milioni di dollari; tra i finanziatori figurano star internazionali nei settori della tecnologia, dei media, dell’intrattenimento e dello sport, oltre a Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Cherry Bay Capital e altri importanti gruppi bancari e fondi italiani e internazionali. Con oltre 500 milioni di download delle sue app, e oltre 90 milioni di utenti attivi al mese, Bending Spoons è oggi una delle realtà più importanti a livello globale nello sviluppo e commercializzazione di app per smartphone e una delle prime aziende tecnologiche in Europa.
Satispay è diventata un unicorno: la nota fintech ha, infatti, annunciato un nuovo round di serie D per 320 milioni di euro, superando la soglia di valutazione di 1 miliardo di euro.
TechChill Milano ha inaugurato la sua prima edizione nel Bel Paese. L’evento, organizzato TechChill Foundation e pensato per riunire i principali investitori internazionali, fondatori di startup, creatori di ecosistemi e media, ha visto più di 25 panel di approfondimento incentrati sui nuovi scenari e i trend emergenti nell’ecosistema delle startup e la partecipazione di oltre 50 speaker, più di 1000 partecipanti, 120 investitori, 242 startup,460 founder provenienti da 29 Paesi nel mondo e più di 400 incontri tra VC e imprenditori. La startup italiana di e-commerce Ta-Daan si è, inoltre, aggiudicata la Startup Pitch Battle e un premio da 10mila euro senza vincoli, oltre a benefit e servizi forniti dai partner dell’evento, mentre alla startup Poleepo l’investimento di 90 mila euro da parte di Startup Wise Guys
Tim Cook, il CEO di Apple, ha ricevuto dall’Università degli Studi di Napoli Federico II la laurea honoris causa in Innovation and international management. Un momento tanto atteso dal 2016: anno in cui è stata fondata la Apple Developer Academy di Napoli che ha deciso di situare la sua “silicon valley” nel polo universitario di San Giovanni a Teduccio. ll numero uno della società di Cupertino ha commentato “Crediamo in una tecnologia che si sposi con l’umanità e che possa dare un peso decisivo nel mondo. Ma sappiamo anche bene tutti quanti che la tecnologia non è del tutto positiva o negativa ma è semplicemente uno specchio che riflette le ambizioni e le intenzioni di chi la crea. Abbiamo quindi la convinzione di lasciare il mondo come lo abbiamo trovato. Noi tutti abbiamo un ruolo da interpretare. So che oggi il futuro può sembrare incerto ma non posso fare a meno di essere ottimista perché vedo potenzialità. Soprattutto qui a Napoli, in questa istituzione universitaria, ma soprattutto in voi. Quando le cose si fanno complicate bisogna farsi le giuste domande. Come possiamo rendere l’educazione più accessibile a chi ne ha più bisogno? Come possiamo rendere più forti i legami che ci sorreggono e lasciare un mondo migliore per le generazioni avvenire? Noi crediamo che la tecnologia possa rispondere a tutte queste domande. Creando in Italia, così come altrove, nuove occasioni di possibilità umane”.
Quale sarà il futuro dell’innovazione italiana? Quali settori sono già saturi e quali offrono più opportunità?
A due anni dal mio arrivo in Italia ho notato che ci sono alcuni settori che incontro più di altri nella mia attività da investitore in ambito startup: per esempio il settore HoReCa, quello del turismo, che ovviamente ha molto senso in Italia. Personalmente tuttavia, vorrei vedere molte più soluzioni digitali nel settore industry 4.0, logistico, supply chain, nei processi di order to cash per le PMI, nel comparto manifatturiero. Ci sono iniziative imprenditoriali in tal senso, e alcune ottime, ma siamo la seconda economia manifatturiera d’Europa e c’è tutta una filiera da servire; sicuramente coloro che conoscono al meglio le esigenze del comparto sono le prime e le seconde linee ma, spesso, la cultura del mondo corporate con il suo approccio piuttosto avverso al rischio non facilita e l’intuizione non si trasforma in innovazione. Bisogna, però, continuare a diffondere l’innovazione nel nostro tessuto industriale, facendo in modo che i due linguaggi, quello corporate e quello startup, si avvicinino il più possibile.