categoria: Distruzione creativa
Immobiliare, dati e intelligenza artificiale per transazioni più veloci e sicure
Post scritto da Pietro Pellizzari, founder e Ceo di Wikicasa –
L’applicazione degli strumenti tecnologici e digitali al settore immobiliare ha dato vita al neologismo “PropTech”, che fonde i vocaboli property e technology, per indicare l’utilizzo di Big Data nel Real Estate.
Ma quali sono i possibili utilizzi pratici in un mercato complesso e stratificato come quello immobiliare?
I Big Data sono già oggi un asset fondamentale per il settore e in futuro lo saranno sempre più. Dalla progettazione alla costruzione, passando per le fasi di gestione e commercializzazione di un immobile, il PropTech è diventato un alleato prezioso sia per gli operatori del settore, sia per il cliente finale.
Dalla grossa mole di dati a disposizione dei portali immobiliari, infatti, è possibile rilevare e tracciare le fluttuazioni dei desideri degli italiani quando si tratta di case, un argomento sempre caldo nel nostro Paese per via dell’affezione al mattone.
Un esempio pratico riguarda il cambiamento repentino, fotografato dai portali, sulla percezione della casa durante la pandemia. La posizione ha perso rilevanza rispetto all’ampiezza, così come la qualità degli spazi interni; hanno acquistato maggiore importanza la domotica, l’efficienza energetica e la presenza di spazi esterni vivibili, come terrazzi e giardini.
Questa inversione di tendenza del mercato ha imposto a tutti gli operatori del settore una sfida, quella di cogliere le mutate esigenze dei clienti e adeguare di conseguenza l’offerta.
I dati raccolti dai portali immobiliari possono essere di grande supporto sia per la clientela, sia per chi opera nel settore.
La clientela anno dopo anno interroga i portali sempre di più non soltanto per ricercare immobili in vendita e affitto, ma anche per informarsi sulle quotazioni immobiliari di una determinata zona, per ottenere stime riguardo al valore di un determinato immobile, oppure una proiezione della rata del mutuo o ancora per informarsi sulle novità del settore, come i bonus e le nuove normative di settore.
I dati sono inoltre in grado di supportare i professionisti nelle loro specifiche attività:
a. I costruttori che, grazie all’analisi dei dati, possono interpretare le tendenze di ricerca e proporre offerte in linea con le richieste del mercato
b. Le banche che possono affidarsi ai dati forniti in tempo reale dai portali per valutare il collaterale immobiliare in funzione dell’erogazione dei mutui
c. Gli agenti che utilizzano strumenti dedicati, grazie ai quali hanno accesso a informazioni dettagliate e possono proporre valutazioni sempre più precise ai clienti, affinché il prezzo richiesto sia quello di mercato
d. Infine i consulenti advisor e i gestori di fondi di investimento che utilizzano questi dati per ottimizzare la gestione del loro portafoglio e i loro processi decisionali
La grande quantità di informazioni a disposizione è sicuramente un aiuto per l’utente finale; tuttavia la tecnologia non può sostituirsi al professionista, che rimane una figura centrale durante il processo di compravendita. Grazie alla sua esperienza può infatti interpretare correttamente i dati e fornire consulenze di qualità.
In un’ottica di trasparenza del settore, si fa strada anche il concetto di Intelligenza Artificiale, che diventa indispensabile per analizzare l’enorme patrimonio di dati generato e raccolto dai portali. Dal lato dell’offerta abbiamo infatti tutte le informazioni relative agli immobili in vendita e affitto: foto, planimetrie e prezzi richiesti; sul fronte della domanda abbiamo invece molte informazioni in merito a cosa cercano i clienti, dove e quali budget hanno a disposizione.
L’esempio più consolidato e diffuso riguarda gli AVM (Automated Valuation Model) ossia sistemi di valutazione automatizzati che consentono di ottenere in pochi secondi stime immobiliari con range di prezzo sempre più precise. Questi tool, come il nostro valuta casa, sono a disposizione dell’utente finale che direttamente online può consultarli gratuitamente per farsi un’idea del valore di un immobile, sia che sia intenzionato a vendere oppure acquistare. Gli stessi sistemi in forma più evoluta vengono utilizzati da professionisti immobiliari, advisor, periti immobiliari e agenti che, integrandoli con la loro esperienza e completando il processo con un sopralluogo fisico sull’immobile, possono fornire la stima puntuale del prezzo.
L’AI ha enormi margini di crescita in ambito immobiliare, può essere infatti applicata anche in altre attività, ad esempio:
a. Aiuta, grazie allo studio delle serie storiche, a predire ed anticipare i prezzi, i trend di ricerca e l’andamento del mercato, oppure ancora ad identificare le migliori proposte di mercato
b. Analizza le immagini ed estrapola ulteriori informazioni, i cosiddetti metadati, per migliorare il processo di ricerca di un immobile
c. È in grado di studiare le ricerche degli utenti e offrire risultati personalizzati, prendendo in esame una serie di parametri
Tuttavia l’AI non può agire in autonomia, ci sono infatti programmatori, data scientist ed analisti che si occupano di pulire i dati, standardizzarli e verificarli, di elaborare gli algoritmi, ottimizzarli e validarli. La componente umana è e rimarrà fondamentale in un settore così complesso ed articolato come quello immobiliare.