Transazioni A2A: la base per un sistema europeo dei pagamenti?

scritto da il 17 Maggio 2022

Post di Giorgio Ferrero, Executive Director di PRETA-MyBank –

Le migliori soluzioni ai problemi più complessi sono quelle semplici e facili da comprendere.

Come arrivarci? Il ruolo dell’ascolto è molto più importante di quanto si possa pensare.

Prendiamo la digitalizzazione dei pagamenti: sarebbe inconcepibile forzare l’innovazione stravolgendo le abitudini di cittadini e imprese.

Nonostante gli italiani, notoriamente affezionati al contante, abbiano dimostrato, a seguito dell’esperienza della pandemia, un cambio di passo definitivo (i pagamenti digitali hanno sfiorato i 330 miliardi nel 2021, registrando una crescita del 22%[1]), non dimentichiamo che l’edizione 2021 dell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) colloca l’Italia al 20º posto fra i 27 Stati membri dell’UE, con competenze digitali della popolazione tra le più basse in Europa.[2]

Impensabile non tenere conto di questi dati nel processo di innovazione.

Ascoltare, dunque. Ascoltare le persone nei loro vari ruoli, non solo come consumatori, e le aziende, per capirne le reali esigenze, le necessità che incontrano nella vita quotidiana. Ascoltare le banche e gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), per comprendere le criticità che rilevano nel rispondere a queste esigenze.

Mentre gli strumenti di pagamento si moltiplicano alla velocità della luce, si ha la sensazione che la confusione e Ie perplessità aumentino altrettanto rapidamente. Tuttavia, affinché i pagamenti digitali diventino realmente la nuova normalità, occorre offrire certezze e creare consapevolezza. Oggi, oltre all’immediatezza del pagamento, la sicurezza è indubbiamente un fattore determinante, non soltanto a livello della transazione, ma anche sul fronte della protezione dell’identità. Altrettanto importante è la semplicità d’uso, per non lasciare indietro nessuno in questa corsa verso l’innovazione.

Partendo proprio dall’ascolto di tutte le parti coinvolte in un’operazione di pagamento e con un occhio attento all’inclusività, le modalità di pagamento account-to-account (A2A) hanno saputo rispondere efficacemente alle concrete necessità di consumatori, aziende e PSP, guadagnando terreno in tutta Europa e oltre.

immagine di Jonathan Cooper per Unsplash

immagine di Jonathan Cooper per Unsplash

Di cosa si tratta? Per l’appunto, di una soluzione semplice, immediata, sicura, inclusiva.

Il sistema A2A consente di effettuare pagamenti digitali direttamente dal proprio conto bancario a quello del beneficiario.

Facciamo un esempio concreto: se su un sito e-commerce o sulla piattaforma pagoPA, per effettuare il pagamento selezioniamo il sistema A2A, non dovremo fare altro che scegliere la nostra banca per essere reindirizzati automaticamente al servizio di online banking a cui accedere con le consuete credenziali. Immediatamente visualizzeremo un bonifico interamente precompilato da approvare con un clic e riceveremo la conferma dell’avvenuto pagamento entro una manciata di secondi.

A prima vista si potrebbe pensare a un banale bonifico, in realtà si tratta di una sua evoluzione che fonde innovazione e tradizione, offrendo non pochi benefici a tutte le parti coinvolte.

Partiamo con chi il pagamento lo effettua, consumatore o azienda che sia.

Questo sistema offre una modalità alternativa a carte ed altri strumenti che non prevede limiti di importo, ed è semplice e immediata: nessuna perdita di tempo per la creazione di nuovi account, il download di nuove applicazioni o l’inserimento di dati, in più con la conferma di pagamento ricevuta in tempo reale. Inoltre, non è necessario effettuare alcuna richiesta di attivazione: infatti le banche aderenti al circuito A2A offrono l’omonimo strumento di pagamento di default senza richiedere a chi paga un ulteriore registrazione, condivisione di dati sensibili o download di app specifiche. Soluzione sicura e inclusiva, dunque, poiché il tutto si svolge nel proprio online banking, un ambiente familiare, percepito come sicuro, che non obbliga a cambiare troppo la “user experience” quotidiana grazie a una modalità che offre la possibilità di abituarsi all’idea progressiva della digitalizzazione. L’autenticazione da parte del pagatore viene eseguita utilizzando i meccanismi di autenticazione forte (SCA) forniti dal proprio istituto finanziario di appoggio e, in piena conformità al GDPR, i dati personali sono protetti, mai condivisi con terze parti.

Per quanto riguarda chi il pagamento lo riceve, dall’azienda al libero professionista, dall’organizzazione no-profit all’ente della Pubblica Amministrazione, i pagamenti A2A rappresentano un trasferimento di fondi rapido e sicuro tra il loro conto bancario e quello del cliente/cittadino, senza intermediari aggiuntivi o complicate strutture tariffarie. Per le realtà di qualsiasi dimensione e settore, incassare in questa modalità significa poter ridurre i costi e innovare i processi in modo semplice e conveniente, migliorando al tempo stesso l’efficienza della propria attività. Soluzioni di questo genere consentono di ricevere in modo istantaneo la conferma dell’avvenuto pagamento, che è irrevocabile, e le informazioni relative alla transazione, permettendo quindi di avere la certezza immediata del pagamento, di poter gestire rapidamente l’ordine del cliente, di semplificare le operazioni di back-office grazie alla riconciliazione automatica al 100% resa possibile dal bonifico precompilato e di vedere significativamente ridotto il rischio di frodi e chargeback.

Infine, le banche e i Prestatori di Servizi di Pagamento: oltre ad avanzare nel percorso verso l’Open Banking e ampliare la propria offerta di servizi digitali con una modalità alternativa, innovativa ed efficiente, i pagamenti A2A forniscono loro la possibilità di acquisire numerosi dati sulle transazioni (frequenza di pagamento, importo, canale, ecc.), il tutto con un’integrazione significativamente più semplice rispetto ai complessi e costosi sviluppi software che si ritrovano spesso ad affrontare per integrare servizi di terze parti.

In poche parole, vantaggi per tutti.

Non a caso, a livello globale negli ultimi 2-3 anni, si è registrata una significativa accelerazione: l’offerta di pagamenti A2A da parte di aziende e banche è passata dal 20% nel 2019 al 50% di oggi[3]. Inoltre, si stima che i pagamenti basati su questo sistema, rappresenterà almeno il 15% di tutte le transazioni entro il 2030[4].

Sulla base di ciò spunta una riflessione: l’Europa e i regolatori sono alla ricerca di un sistema di pagamento europeo. Ebbene, perché non porre l’attenzione proprio sul livello di soddisfazione che questa modalità genera negli utenti finali, sulla sua efficienza come strumento di incasso nonché sui suoi bassi costi d’investimento e di manutenzione? Perché il sistema account-to-account non potrebbe essere la base di uno schema europeo, senza dover dipendere dalle carte?

Le opportunità offerte dai pagamenti A2A meritano di essere colte in quanto preziose per il superamento dell’attuale frammentazione sul mercato e la creazione di un ecosistema dei pagamenti europeo realmente inclusivo.

NOTE

[1] https://www.osservatori.net/it/ricerche/comunicati-stampa/pagamenti-digitali-italia

[2] https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/desi

[3]  https://innovationjury.com/app/uploads/2021/04/Innovation_Jury_Report_2021.pdf

[4]  2020 Payment Methods Report, Aite Group – https://aite-novarica.com