El Salvador: tutti abbagliati dal bitcoin? Facciamo un po’ di chiarezza

scritto da il 05 Luglio 2021

L’autore del post è Stefano Capaccioli, dottore commercialista, fondatore di Coinlex, società di consulenza e network di professionisti sulle criptovalute e soluzioni blockchain, presidente di Assob.itautore di “Criptoattività, criptovalute e bitcoin”

Nella Gaceta Oficial della Repubblica di El Salvador del 9 Giugno 2021 è stato pubblicato il decreto 57/2021, la famosa “Ley Bitcoin” che introduce l’uso del bitcoin nel paese quale “moneta a corso legale”.

Tale notizia ha immediatamente polarizzato l’attenzione, tra entusiasti e detrattori, la maggioranza dei quali non sa dove è El Salvador né tantomeno si è premurata di leggere la norma e, sia mai, di inquadrarla nella struttura legislativa del paese.

L’estremizzazione delle posizioni, spesso apodittiche, risponde alla volontà di vedere confermate le proprie convinzioni, oscillanti tra chi vede il riconoscimento statale della cripto valuta quale generale accettazione e da chi è preoccupato più che altro di mantenere intatte le proprie verità dogmatiche con critiche scoordinate (“El Salvador si candida a diventare la capitale internazionale del riciclaggio”).

È necessario, come sempre, partire dai concetti base, poiché gli integralismi ottundono le capacità di analisi e di critica ragionata, esulando dalle discussioni in merito alla definizione di valuta o moneta e concentrandosi sul “corso legale”.

Tale concetto può essere definito, in prima battuta, considerato come quella valuta la cui offerta da parte del debitore per estinguere un debito genera un obbligo di accettazione da parte del creditore.

Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele

Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele

Ad esempio, nell’Unione Europea non appare una definizione univoca e l’ELTEG (Euro Legal Tender Expert Group) ha reso noto un’analisi comparata delle definizioni a livello europeo che rimandano a tre criteri, poi ripresi dalla Raccomandazione 2010/191/UE del 22 marzo 2010:

a) l’obbligo di accettazione: il creditore di un’obbligazione di pagamento non può rifiutare le banconote e le monete in euro, eccettuato il caso in cui le parti abbiano convenuto mezzi di pagamento diversi;

b) l’accettazione al valore nominale pieno: il valore monetario delle banconote e delle monete in euro è pari all’importo indicato su di esse;

c) il potere di estinguere l’obbligazione di pagamento: un debitore può liberarsi dall’obbligazione di pagamento proponendo al creditore banconote e monete in euro.

La Corte di Giustizia (C-422/19) dell’Unione Europea ha rilevato come:

46. A tale riguardo, occorre rilevare che la nozione di «corso legale» di un mezzo di pagamento denominato in un’unità monetaria significa, nella sua accezione corrente, che tale mezzo di pagamento, in generale, non può essere rifiutato in pagamento di un debito espresso nella stessa unità monetaria, al suo valore nominale pieno, con effetto di estinguere l’obbligazione di pagamento.

A ben vedere, ogni Stato, nell’esercizio della propria sovranità, conferisce il corso legale ad una valuta nell’interesse del debitore, che in assenza di pattuizioni, potrà offrirla per estinguere la sua obbligazione, ed il creditore non potrà rifiutarla.

La sovranità monetaria implica anche la possibilità di rinunciare all’emissione di una propria valuta, ed alcuni paesi hanno deciso di usare la valuta di altri, come da tabella:

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El Salvador non costituisce un’eccezione nell’aver rinunciato all’emissione di una propria valuta, rinuncia che costituisce una facoltà nell’esercizio della propria sovranità monetaria.

In tali casi, l’offerta che il debitore potrà effettuare (se non stabilito diversamente nel contratto o per legge) al proprio creditore sarà nella valuta emessa da un altro Stato (USA, Australia, Unione Europea, Svizzera).

Scendendo nel dettaglio di tale scelta, la Repubblica di El Salvador nel 2000, con la la Ley de Integracion Monetaria (Ley 201 del 30 Novembre 2000) ha fissato un cambio fisso (8,75) tra Colon (valuta locale che nominalmente ha corso legale) e dollaro statunitense, conferendo a quest’ultimo la capacità liberatoria (Art. 3.- El dólar tendrá curso legal irrestricto con poder liberatorio ilimitado para el pago de obligaciones en dinero en el territorio nacional.).

La Ley de Integracion Monetaria prevede che le obbligazioni possano essere fissate in qualunque moneta a corso legale all’estero, con obbligo di pagamento in quella determinata moneta anche per via giudiziale, nonché i prezzi  (art. 10) possano essere espressi in colones o in dollari al cambio fissato per legge (lasciando sottintendere che il colon resta l’unità di conto ufficiale).

A tale contesto giuridico devono essere aggiunte alcune informazioni economiche: il paese compensa il consistente deficit commerciale con gli USA attraverso le rimesse dei salvadoregni che lavorano negli Stati Uniti (oltre il 17% del PIL per circa 4 miliardi di USD).

In tale contesto e partendo dalla considerazione che il 70% della popolazione non ha accesso ai servizi finanziari tradizionali (unbanked) e che è obbligo dello Stato facilitare l’inclusione finanziaria dei suoi cittadini al fine di garantire meglio i loro diritti, il Governo ha deciso di introdurre il bitcoin sull’ipotesi che consenta di ottimizzare i processi di pagamento, con potenziali risparmi sulle commissioni delle rimesse stante l’assenza di un’autorità centrale o di un intermediario,.

La norma è stata approvata a larga maggioranza dal Parlamento, dopo l’analisi effettuata da parte della Commissione Finanze (documento).

In appendice è possibile leggere il testo tradotto da cui emerge con chiarezza che la norma è una dichiarazione di intenti, essendo necessaria l’emanazione di regolamenti di attuazione e la creazione di un Exchanger di Stato da parte della Banca di Sviluppo di El Salvador (BANDESAL).

Il testo, agile nelle forme, nasconde le contraddizioni dell’introduzione di una valuta non a corso legale, in un paese che non ha una valuta propria.

Sulla base di questi principi è possibile rivedere la normativa complessiva di El Salvador, che risulta avere, da un punto di vista monetario:

1) il dollaro come valuta a corso legale poiché con cambio fisso al còlon;

2) il bitcoin come valuta alternativa la cui accettazione è generalizzata (salvo limitazioni)

3) le valute estere a corso legale che possono essere utilizzate nei contratti.

Per quanto sopra rappresentato, diventa difficile comprendere il fragoroso rumore dei tanti commentatori, dato che pochi hanno rilevato che attraverso la Ley Bitcoin sono state riconosciute due funzioni della moneta al bitcoin nello Stato di El Salvador ed in particolare (i) unità di conto e (ii) mezzo di scambio.

L’innovazione risiede qui, costituendo un interessante esperimento da verificare, anche alla luce della convertibilità del bitcoin in dollari grazie a un “Exchanger” di Stato che ne garantirà l’immediata convertibilità (ovviamente con possibilità per lo stesso di effettuare arbitraggi sul prezzo sui mercati internazionali).

La maggior parte delle regole applicative è demandata a regolamenti da emanare e, conseguentemente senza una qualsivoglia base su cui svolgere le proprie riflessioni: emerge, quindi, con chiarezza che la maggior parte dei commentatori non ha letto la norma, ritenendo sufficienti i tweet del presidente Nayib Bukele!

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Gli avvoltoi sulla spalliera del bitcoin sono sempre lì, a spargere calunnie e a sollevare dubbi (riciclaggio, deflazione, truffe, etc.), apparendo novelli reazionari luddisti rispetto ad un futuro possibile.

Certamente dopo gli annunci, El Salvador è salito alla ribalta ed ha avuto un’eco in tutto il mondo per tale scelta, collocandosi nella cartina geografica, con un risalto che mai avrebbe raggiunto con milionarie campagne di comunicazione.

Di seguito il testo tradotto in Italiano:
Art. 1.- Scopo della presente Legge è regolamentare bitcoin come moneta a corso legale, con potere liberatorio senza alcuna restrizione, senza alcun limite in ogni transazione e a qualsiasi titolo che le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private richiedano di compiere.
Quanto indicato nel paragrafo precedente non pregiudica l’applicazione della Ley de Integracion Monetaria.
Art. 2.- Il tasso di cambio tra bitcoin e il Dollaro degli Stati Uniti, d’ora in poi Dollaro, sarà stabilito liberamente dal mercato.
Art. 3.- Tutti i prezzi possono essere espressi in bitcoin.
Art. 4.- Tutte le contribuzioni tributarie possono essere versate in Bitcoin.
Art. 5.- Gli scambi di Bitcoin non saranno soggetti alle imposte sulle plusvalenze come le valute a corso legale.
Art. 6.- Ai fini contabili, come moneta di riferimento, sarà utilizzato il dollaro.
Art. 7.- Ogni agente economico deve accettare Bitcoin, come forma di pagamento quando gli viene offerto da chi acquista un bene o un servizio.
Art. 8.- Fatte salve le azioni del settore privato, lo Stato fornirà alternative che consentano all’utente di effettuare transazioni in bitcoin, oltre a garantire la convertibilità automatica e istantanea da bitcoin a dollari nel caso in cui l’utente lo desideri. Lo Stato promuoverà la formazione e i meccanismi necessari affinché la popolazione possa accedere alle transazioni in bitcoin.
Art. 9.- I limiti e il funzionamento delle alternative di conversione automatica ed istantanea da bitcoin a dollari fornite dallo Stato saranno specificate nei Regolamenti a tal fine emanati.
Art. 10.- L’Esecutivo creerà la struttura istituzionale necessaria ai fini dell’applicazione della presente Legge.
Art. 11.- La Banca Centrale di Riserva e la Sovrintendenza al Sistema Finanziario emaneranno i relativi regolamenti entro il termine di cui all’articolo 16 della presente Legge.
Art. 12.- Sono esclusi dall’obbligo espresso nell’articolo 7 della presente Legge coloro che per fatto notorio e per evidenza, non hanno accesso alle tecnologie che consentono di eseguire transazioni in bitcoin. Lo Stato promuoverà la formazione e i meccanismi necessari affinché la popolazione possa accedere alle transazioni in bitcoin.
Art. 13.- Tutti le obbligazioni in denaro espressi in Dollari, esistenti prima della data di entrata in vigore della presente Legge, possono essere pagati in bitcoin.
Art. 14.- Prima dell’entrata in vigore della presente Legge, lo Stato garantirà, attraverso la creazione di un trust nella Banca di Sviluppo di El Salvador BANDESAL, la convertibilità automatica e istantanea dal bitcoin al dollaro, quale alternativa fornita dallo Stato di cui all’articolo 8 della presente legge.
Art. 15.- Questa Legge avrà carattere speciale nella sua applicazione rispetto ad altre Leggi che regolano la materia, essendo abrogata ogni disposizione che la contraddica.
Art. 16.- Il presente decreto entra in vigore novanta giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Twitter @s_capaccioli