Agosto, lavoro mio non ti conosco (torniamo alle buone abitudini)

scritto da il 25 Agosto 2019

L’autore di questo post è Silvano Joly, country manager di Centric Software Italia, che dal 1995 lavora in aziende high tech seguendo il mercato italiano e del Mediterraneo –

Da qualche anno va di moda una nuova forma di social-snobismo. Si basa sulla denigrazione della chiusura estiva aziendale e di chi prende le vacanze in agosto. Manco fosse una scelta! Anzitutto, perché si va in vacanze nell’ottavo mese dell’anno? Tanti pensavo sia retaggio della FIAT, che chiudeva ad agosto costringendo operai e indotto a fare altrettanto. Ma quasi tutti sanno che per neolatini e Italiani la vacanza estiva risale al 18 avanti Cristo, quando Ottaviano – proclamato Augusto dal Senato – rese istituzionale una pausa che era prassi per i contadini: a luglio la mietitura, a settembre la semina, a agosto il riposo e pranzi.

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Cesare Ottaviano Augusto

L’imperatore aggiunse una bella serie di feste (ferie) che celebravano i raccolti, chiamate Augustali. Dalle Feriae Augusti al Ferragosto si è arrivati alla rivoluzione industriale. Quando si instaurò nelle fabbriche la pratica del “dare il Ferragosto”. Mia nonna, che era del 1890, raccontava che a luglio operai e muratori montavano un albero sui cantieri e nelle fabbriche e ci appendevano delle borse in modo che il padrone si ricordasse di quella paga extra, diventata poi la “quattordicesima”. E poi durante il Ventennio, con i Circoli Dopo Lavoro che portavano tutti quanti, ricchi e meno abbienti, un paio di giorni al mare, in montagna, ai laghi. Tutte Ferie di Agosto.

Ma da un po’ di anni, quando il Ferragosto è in arrivo, diventa “figo” citare l’intervento di Marchionne all’Università Bocconi a proposito del ”provincialismo” italiano e della tendenza del popolo del Bel Paese ad andare in ferie ad agosto. Diceva Big Sergio: “Nel 2004 stavo girando per il mondo nel mese di luglio. Vengo in Italia, arrivo in ufficio in agosto e non c’ è nessuno. Chiedo, Ma la gente dove è? Eh, sono in ferie. Ma ho detto, in ferie da cosa? Stavamo in ufficio e non c’ era una persona”.

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La Lectio di Sergio Marchionne all’Università Bocconi

Però l’aneddoto sulle ferie dura un minuto della lunga lezione, non era una lezione sulle vacanze. Altri i concetti, ma i furbetti come sempre se ne approfittano e decodificano: Marchionne ha detto che non bisogna andare in vacanza ad agosto.

Ma io quelli che stanno al lavoro ad agosto non li sopporto. A luglio si lavora e tanto, pure a giugno ma ecco che i radical chic della vacanza prendono 2 settimane qua, 2 là tra giugno e luglio se la spassano mentre gli altri lavorano e poi ad agosto stanno in ufficio. A fare cosa? Secondo me poco. Girano su internet dalle 9 alle 17 e si godono l’aria condizionata, la tangenziale sgombra, i concerti d’estate. In pratica fanno quasi due mesi di vacanza, e poi osano mandarti mail il 16 agosto a chi a luglio lavorava tanto per dare un segnale di vita.

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Ad agosto lavoro, che sono più produttivo

Parlo ovviamente di chi lavora con altri colleghi, in un ecosistema dove ahimé ci si muove “in branco”. Forze dell’Ordine, personale ospedaliero fanno quello che possono. I liberi professionisti quel che vogliono. Ma per chi fa parte di organizzazioni industriali o di servizio, trovo estremamente pratico e funzionale – se non necessario – fare come aveva detto Ottaviano Augusto 2000 anni fa: si lavora tutti tutto l’anno e ad agosto tutti ci si riposa. Del resto fa troppo caldo per lavorare. Che insomma, per essere pratici, come si fa a lavorare insieme se non si ha un coordinamento sistemico?

Con questo movimento delle ferie estese si inizia a luglio a non avere tutti quelli che servono nelle riunioni o nelle call, e il “ne parliamo dopo le vacanze” va a durare tre mesi… non va bene! Anche le scuole hanno vacanze definite e calendarizzate, perché nel mondo dei grandi deve regnare l’anarchia?

Bello prendersi una settimana fuori dai flussi della transumanza estiva, il riposo è sacro, bisogna staccare ogni tanto, ma trovo davvero poco coerente lavorare in agosto, almeno le due settimane centrali non sono fatte per lavorare. Del resto occorre la voglia, di lavorare: “When the things get tough the tough goes on holiday”!

Twittere @sjoly_ita