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Oltre il Temporary c’è il Fractional, manager part time che piace alle Pmi
L’autore di questo post è Maurizio Quarta, managing partner di Temporary Management & Capital Advisors –
Un numero sempre crescente di piccole e piccolissime imprese guarda allo strumento del Temporary Management (di seguito TM) con forte interesse, in una modalità però per loro più sostenibile organizzativamente ed economicamente: parliamo del part time management o Fractional Management (FM nel seguito), termini con i quali è mediaticamente più noto.
Il FM è una particolare declinazione del TM nata sulla spinta della domanda di organizzazioni molto piccole (es. sotto i 5 milioni di fatturato), per le quali il classico temporary manager full time potrebbe risultare ridondante, come tempi e costi. Viene spesso utilizzato anche in PMI più grandi (es. fino a 20 milioni o a partire da 100-150 dipendenti) per dare una guida operativa ad alcune funzioni di staff (es. soprattutto Risorse Umane e Finanza) in fasi di crescita accelerata.
In talune situazioni, come negli USA, l’azienda può addirittura disporre di un Board (Comitato Strategico) virtuale part time. In tutti questi casi il Temporary Manager si trova ad operare in modalità part time su più clienti nello stesso periodo di tempo. Per la piccola impresa, il FM è uno strumento ideale per portare in casa competenze di alto livello, non altrimenti disponibili, a costi accessibili, con il risultato di accrescere le capacità delle persone già operanti in azienda, che alla fine di un intervento saranno in grado di fare le stesse cose meglio di prima oppure di nuove.
Gli “attori” sono identici al mondo del TM.
Sia all’estero che in Italia, sono le società di TM a gestire anche interventi di FM nell’ottica di fornire al cliente la migliore soluzione possibile in funzione della sua tipologia e dei suoi bisogni specifici.
Infatti, il bacino di manager è sostanzialmente lo stesso: il Fractional Manager non è che un Temporary Manager che in taluni casi opera part time; nella nostra esperienza, così come in quella dei nostri partner stranieri, non è infrequente che un manager si trova ad alternare progetti temporary con progetti fractional, così come TM e FM si possono intersecare (es. il FM può essere utilizzato sia in una fase diagnostica preliminare ad un progetto temporary vero e proprio, sia al termine di un progetto temporary per l’implementazione graduale di quanto elaborato da un temporary manager durante l’intervento).
Le caratteristiche di base del Fractional Manager sono quindi le stesse del Temporary Manager: elevata seniority ed esperienza di gestione, grande motivazione nella ricerca di un progetto e delle relative sfide; approccio orientato al fare, quindi manageriale più che consulenziale.
TM e FM sono una via alternativa, accanto alla dirigenza a tempo indeterminato e alla consulenza, da cui nettamente si distinguono, attraverso cui un’azienda può accedere a risorse di qualità per migliorare i propri processi gestionali.
All’estero i nostri partner stranieri (specie in USA, Germania e Turchia) operano su progetti di FM già dai primi anni novanta; in Italia le nostre prime applicazioni risalgono al 2006. Vediamo di seguito alcune situazioni tipiche.
Negli USA, dice Pamela Wasley di Cerius, “le aziende con meno di 10 milioni di US$
utilizzano CFO part time per focalizzarsi su alcuni elementi finanziari chiave piuttosto che impiegare il manager nella gestione dell’operatività giornaliera. Un CFO part time è sicuramente cost effective e porta all’imprenditore una visione “esterna” che può fornire grande valore nelle decisioni di tipo strategico.
A parte il classico impegno di 1-2 giorni a settimana, esiste addirittura la possibilità, per aziende molto piccole, di acquisire dei “pacchetti” ad ore (es. 10-12 ore mensili).
Infine, non poche piccole aziende, molte della quali startup, impiegano anche tre senior manager in differenti aree (es. produzione, risorse umane, commerciale) creando di fatto un advisory board virtuale, “oggi facilmente consultabile attraverso una call su skype o su piattaforme simili”.
Secondo Alp Sezginsoy di Expertera (Turchia), “nella realtà delle piccole aziende turche le aree dove è più frequente il ricorso al Fractional Management sono quella commerciale e dello sviluppo del business, per esplorare nuove opportunità nei mercati esteri”.
Altra area “calda” sono le Risorse Umane: senior manager HR part time vengono utilizzati per normare e normalizzare sistemi retributivi e premianti, per rivedere le strutture organizzative e per gestire il recruiting di alcuni ruoli chiave.
Nell’area Ricerca e Sviluppo si fa talvolta ricorso a “pacchetti” orari per dare supporto nella valutazione di nuove tecnologie o per affinare un piano di investimenti (es. per valutare l’adozione di una tecnologia di stampa in 3D)”.
Secondo Bodo Blanke di Alpha Management (Germania), “il tema delle Risorse Umane è molto sentito dalle piccole aziende: abbiamo gestito progetti che prevedevano l’impegno di un Direttore HR da 1 fino a 3 giorni a settimana. Spesso abbiamo anche utilizzato una combinazione tra Temporary e Fractional”.
In Italia, è dal 2006 che con aziende molto piccole operiamo in modalità fractional: tipici esempi di applicazione: reti di imprese, internazionalizzazione, start up.
Una rete di imprese composta da 4 aziende nella componentistica meccanica (25 milioni complessivi, 4 milioni l’azienda più piccola) con il problema di armonizzare le diverse funzioni di Amministrazione, Finanza e Controllo (AFC) al fine di arrivare ad una gestione unitaria e coordinata dei processi dell’azienda ha raggiunto i suoi obiettivi attraverso l’inserimento un Fractional CFO per 4 mesi, operativo 2/3 giorni a settimana a rotazione su ciascuna azienda.
Internazionalizzazione: un’azienda meccanica (6 milioni), per verificare opportunità di crescita in Germania, UK e Scandinavia ha utilizzato un fractional manager locale in ciascun paese per uno/due giorni a settimana per 3 mesi (4 in Scandinavia) per identificare target possibili e avviare prime esplorazioni.
Una start up tecnologica (circa 500.000 euro) è stata supportata per 1 o 2 giorni a settimana da un Direttore Generale di estrazione commerciale per consolidare la struttura e espandere i volumi di business.
In area Risorse Umane, un interessante esempio viene da Alessandro Belli – Consigliere AIDP Umbria: “il nostro approccio prevede una figura di interfaccia che ricopre il ruolo di Fractional HR manager che di fatto si pone come l’unico interlocutore tra l’imprenditore e eventuali fornitori terzi in area Risorse Umane”.
Perché il sistema funzioni è comunque necessario un salto culturale da parte delle piccole imprese e dei manager; come dice Vincenzo Boccia, nella sua introduzione da un mio libro sul TM: le PMI “devono metabolizzare il concetto che un dirigente, pur se con esperienza nella grande impresa, può fornire competenze strategiche anche per una azienda di piccole dimensioni”; ma anche “i manager dovrebbero avvicinarsi maggiormente alle Pmi, imparando a comunicare in modo chiaro quali benefici le aziende potrebbero trarre dal loro inserimento, anche temporaneo”.