categoria: Draghi e gnomi
La Germania ha un surplus pubblico più alto del nostro deficit
La Germania ha chiuso il 2017 con un surplus di bilancio record, persino più elevato del nostro deficit pubblico. Si tratta del risultato migliore della sua storia post unificazione: 36,6 miliardi di attivo, l’1,1% del Pil. Ciò è stato ottenuto riuscendo nel frattempo a concedere generosi aumenti degli stipendi pubblici (+4,2%) e dei trasferimenti sociali (+4%), con particolare riferimento a quelli per i bambini. È facile essere generoso quando hai i soldi.
Può sembrare inelegante accennare ai successi fiscali di un altro paese dovendo fare sempre i conti con i deficit nostrani. E tuttavia vale la pena riportare questi dati perché mostrano come conti pubblici in salute siano un buon viatico per il benessere di una società.
Il surplus è stato ottenuto malgrado maggiori spese cui ha dovuto far fronte il governo federale, fra le quali spiccano i 7,3 miliardi che Berlino ha dovuto restituire alle imprese dopo che la corte Costituzionale tedesca ha giudicato illegittima la tassa sui combustibili nucleari. Senza questa decisione l’attivo di bilancio avrebbe superato di molto i 40 miliardi.
Altro dettaglio non trascurabile, il surplus finanziario non è stato fatto solo dal governo federale, ma anche dai governi statali e da quelli locali. È tutto il perimetro dello stato che, ormai da anni, sta suonando lo stesso spartito di un consolidamento che adesso inizia a restituire risorse alla collettività. Il fatto che il 2017 sia stato insieme l’anno del surplus fiscale record e della crescita altrettanto record del 2,9% è una coincidenza troppo suggestiva per essere ignorata.
A questo risultato hanno concorso ovviamente anche i risparmi sul pagamento degli interessi sul debito, scesi del 6,4% rispetto al 2016, che in parte sono stati erosi dai minori dividendi incassati dalla Bundesbank, i cui profitti sono molto diminuiti. Alla crescita degli incassi, invece, ha contribuito anche l’aumento degli incassi da tassazione su reddito e patrimonio, cresciuti del 6,4%. Sicché il totale degli incassi pubblici, pari a 1.476 miliardi di euro, è stato in eccesso di circa 37 miliardi rispetto ai 1.438 miliardi di spese pubbliche.
La buona performance del mercato del lavoro, infine, ha fatto sentire i suoi effetti non solo incrementando gli incassi da tassazione sui redditi, ma anche quello contributivo, con la conseguenza che anche i fondi della social security hanno generato un surplus di oltre 10 miliardi. Insomma, la Germania è uno dei pochi paesi dell’eurozona ad avere un notevole spazio fiscale per manovre espansive. Una dotazione non da poco che sicuramente faciliterà l’operato del governo a venire. Anche trovare gli accordi sulle cose da fare è più facile quando ci sono soldi da spendere. Al contrario la scarsità favorisce la litigiosità. E noi lo sappiamo bene.
Twitter @maitre_a_panZer