Rivoluzione energetica in Italia? La chance della blockchain

scritto da il 15 Aprile 2025

Post di Simone Borsetti, Research Analyst, MainStreet Partners

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a una crescita notevole della generazione distribuita di energia rinnovabile. Grazie a incentivi come il Superbonus, il fotovoltaico residenziale ha registrato una diffusione capillare, con circa 1,9 milioni di impianti solari installati a fine 2024. Questo scenario apre la porta a modelli innovativi di scambio energetico, come il peer-to-peer basato su blockchain, che potrebbe ridurre i costi e aumentare l’efficienza e la decentralizzazione del sistema.

Blockchain e mercato energetico: una sinergia possibile

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’applicazione della blockchain al settore energetico non è una visione futuristica o astratta, ma una realtà testata in Europa. Il progetto Enerchain, sviluppato dalla società tedesca Ponton GmbH, ha permesso a diverse utility di scambiarsi energia in modo sicuro e trasparente tramite una piattaforma blockchain.

In Italia, lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili (CER) sta aprendo la strada per testare e applicare questa tecnologia su larga scala. Grandi aziende italiane come Enel ed Edison stanno esplorando l’uso della blockchain per ottimizzare la gestione e il tracciamento degli scambi energetici all’interno delle CER, contribuendo a promuovere un sistema energetico più sostenibile e autonomo.

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Nonostante i possibili benefici, l’adozione della blockchain nel mercato energetico italiano presenta alcune sfide. Per cominciare, un adeguato quadro normativo (Immagine generata da Grok)

Come funziona lo scambio di energia peer-to-peer tramite blockchain

Lo scambio di energia peer-to-peer tramite blockchain si fonda su un principio semplice ma rivoluzionario: i produttori di energia rinnovabile possono vendere direttamente il proprio surplus a consumatori vicini, eliminando gli intermediari tradizionali come le utility. La blockchain consente di tracciare ogni transazione in modo sicuro e trasparente, riducendo al minimo i costi amministrativi e aumentando l’efficienza complessiva del sistema.

Come la blockchain può abbassare le bollette

Uno dei principali vantaggi di questo modello è la possibilità di ridurre i costi energetici per i consumatori. Attualmente, i prezzi dell’elettricità in Italia rimangono tra i più alti in Europa, in parte a causa del sistema di prezzo marginale che lega il costo dell’energia al gas naturale. Un sistema di scambio peer-to-peer, invece, consentirebbe agli utenti di accedere a energia a prezzi più competitivi, basati sulla reale disponibilità di elettricità rinnovabile nelle loro vicinanze.

Inoltre, la blockchain permette una gestione automatizzata ed efficiente degli scambi energetici attraverso smart contract, programmi informatici auto-eseguibili che attivano automaticamente le transazioni quando si verificano determinate condizioni. Questo riduce la necessità di interventi umani e ottimizza il bilanciamento tra domanda e offerta.

Le sfide da affrontare

Nonostante i benefici evidenti, l’adozione della blockchain nel mercato energetico italiano presenta alcune sfide. In primo luogo, è necessario un adeguato quadro normativo che favorisca lo sviluppo di modelli di scambio peer-to-peer e riconosca la validità delle transazioni su blockchain. Attualmente, la regolamentazione delle comunità energetiche rinnovabili sta evolvendo, ma è fondamentale che il legislatore introduca misure specifiche per incentivare l’uso di questa tecnologia.

Un altro ostacolo riguarda l’infrastruttura digitale: per funzionare in modo efficace, le piattaforme blockchain necessitano di una rete capillare di contatori intelligenti e sistemi di monitoraggio avanzati, ancora non diffusi uniformemente in Italia. Inoltre, occorre superare la diffidenza iniziale delle aziende e dei consumatori nei confronti di un modello innovativo che rivoluziona il tradizionale rapporto tra produttori e utenti finali.

Uno sguardo al futuro

Nonostante queste sfide, l’Italia ha l’opportunità di diventare un pioniere nell’adozione della blockchain nel settore energetico. Con una forte diffusione della generazione distribuita e la crescente attenzione verso le CER, il nostro Paese potrebbe diventare terreno fertile per lo sviluppo di piattaforme di scambio decentralizzate. Se adeguatamente supportata da politiche incentivanti e investimenti in infrastrutture digitali, la blockchain potrebbe trasformare radicalmente il nostro sistema energetico, rendendolo più sostenibile, accessibile e conveniente per tutti.