categoria: Res Publica
Il nuovo Codice di condotta Unirec: buone prassi a tutela del credito


Post di Marco Contini, partner de La Scala Società tra Avvocati –
Il Forum UNIREC-Consumatori ha ridefinito le regole del settore con un nuovo Codice di Condotta che punta a rendere più efficiente e trasparente la gestione del credito, tutelando al contempo dignità e privacy del consumatore.
Trasparenza e chiarezza delle informazioni, lotta alle pratiche commerciali abusive o sleali, professionalità degli operatori verso i consumatori, riservatezza nel trattamento dei dati e sostenibilità nelle politiche di recupero crediti in sofferenza: sono questi i principi cardine su cui si fonda il documento che le aziende dovranno recepire nell’ambito delle operatività poste in essere dai Professionisti che quotidianamente si interfacciano con consumatori/debitori.
Con il codice Unirec una gestione etica dei servizi
A fronte di un ambito, quello della gestione e del recupero dei crediti in sofferenza, tutt’altro che in recessione[1], e considerata l’evoluzione tecnologica di cui sempre più le Aziende di riferimento sono pervase, il nuovo Codice di Condotta – promuovendo politiche di cosiddetta “gestione responsabile” – si pone lo scopo di assicurare una gestione etica dei servizi a tutela del credito mediante un rafforzamento del dialogo tra imprese e cittadini.
Il nuovo patto tra UNIREC e le Associazione dei Consumatori aderenti, si concilia inoltre con le recenti evoluzioni normative che, in sede Europea, hanno toccato aspetti legati alla tutela dei consumatori e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei processi operativi e gestionali. Ne sono un esempio i richiami all’art. 36 della recente Direttiva 2023/2225 relativa ai “Servizi di Consulenza sul debito” rispetto alla quale va sottolineato l’impegno assunto delle Parti ad indirizzare i consumatori in difficoltà finanziarie verso servizi di consulenza facilmente accessibili, nonché al Regolamento Europeo sull’intelligenza artificiale nel caso di utilizzo di algoritmi per la gestione del credito, al fine di garantire l’esecuzione di prassi commerciali corrette.
L’onere di garantire sempre la riservatezza del destinatario
Si segnala anche l’inserimento di previsioni che, alla luce dell’incremento esponenziale di nuovi sistemi di messaggistica istantanea, regolamentano – ad esempio – l’utilizzo dei chatbot nell’ambito dei contatti con i Consumatori/Debitori e le microimprese, imponendo ai fruitori l’onere di garantire sempre la riservatezza del destinatario e la sua corretta identificazione.
Per quanto concerne l’attività di contatto telefonico, il nuovo documento consente al consumatore la possibilità di indicare un recapito alternativo per i successivi contatti (qualora i dati siano stati reperiti da committente/creditore mediante attività di ricerca) prevedendo altresì, nell’ambito della gestione di crediti oggetto di cessione, l’estensione del numero di colloqui – dagli originari tre agli odierni quattro settimanali – tra professionista e debitore, al fine di consentire a quest’ultimo maggior garanzia di adeguata informazione in ordine alle peculiari caratteristiche del debito ceduto.
Ridurre il fisiologico livello di conflittualità
In conclusione, il nuovo Codice di Condotta introduce buone prassi che risultano maggiormente attinenti all’attuale contesto socio-economico in cui le Aziende di riferimento operano, ma anche alle modalità di gestione delle stesse adottate: un insieme di elementi in grado ridurre il fisiologico livello di conflittualità che, notoriamente, l’attività di recupero di crediti genera… il tutto, auspicabilmente, a beneficio di un incremento dei livelli di raccolta (in termini di crediti recuperati in via stragiudiziale) e di abbattimento di contestazioni e reclami rispetto all’attività di gestione.
Non ci resta, dunque, che attendere i primi dati da parte del Forum competente all’esito dell’avvenuto recepimento di queste nuove linee guida.
NOTA
[1] Dai rapporti annuali di UNIREC: nel 2023, 204,3 miliardi di euro di crediti affidati in gestione contro i 201miliardi del 2022; recuperati 17 miliardi nel 2023 (+11% rispetto al 2022).