Innovazione, l’insurtech in aiuto delle polizze catastrofali

scritto da il 19 Marzo 2025

Post di Simone Ranucci Brandimarte, Presidente, Italian Insurtech Association

Le catastrofi naturali hanno da sempre rappresentato una sfida per il nostro Paese. Tra il 2014 e il 2023 si stima che gli eventi catastrofici abbiano impattato sulle casse dello Stato Italiano per circa 30 miliardi di euro.  Oggi, l’introduzione dell’obbligo assicurativo per le piccole e medie imprese (PMI) situate in zone a rischio, previsto dalla recente normativa, coincide con un momento in cui la tecnologia è finalmente in grado di fornire risposte concrete e immediate per la gestione di questi eventi.

Viene da chiedersi perché quest’obbligo non sia stato introdotto prima ma la risposta è semplice. Prima non esisteva una struttura tecnologica tale da consentire alle compagnie di prevedere, progettare e distribuire le opportune polizze e alle aziende di assicurarsi. L’insurtech, in questo senso, sta giocando un ruolo chiave nel rendere più efficienti le polizze catastrofali, migliorandone l’accessibilità, la gestione del rischio e la prevenzione.

Innovazione tecnologica nella gestione del rischio

Grazie all’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, il machine learning e i big data, il settore assicurativo ha fatto passi da gigante nella previsione e gestione dei rischi catastrofali. L’analisi predittiva consente oggi di valutare con maggiore precisione la probabilità e l’impatto di eventi disastrosi, fornendo alle imprese informazioni fondamentali per prendere decisioni consapevoli sulla protezione del proprio business.

L’uso di immagini satellitari e droni permette di monitorare in tempo reale l’evoluzione delle condizioni ambientali e di valutare con rapidità l’entità dei danni in caso di evento catastrofico. Questo riduce significativamente i tempi di liquidazione dei sinistri e garantisce un risarcimento più veloce e trasparente per le imprese colpite.

Distribuzione facilitata delle polizze tramite tecnologie digitali

Un’altra grande trasformazione portata dall’insurtech riguarda la distribuzione delle polizze. La digitalizzazione ha reso più semplice l’accesso ai prodotti assicurativi, abbattendo le barriere burocratiche e riducendo i tempi di sottoscrizione. Oggi, piattaforme online e applicazioni mobili permettono alle imprese di confrontare rapidamente diverse offerte, personalizzare le coperture in base alle proprie esigenze e stipulare polizze in pochi click.

Questa evoluzione ha un impatto positivo anche sulla consapevolezza del rischio da parte delle aziende. La maggiore accessibilità alle informazioni e la trasparenza nelle condizioni delle polizze incentivano una cultura della prevenzione, spingendo le imprese a considerare la protezione assicurativa non più come un costo, ma come un investimento strategico per la loro resilienza.

Monitoraggio e prevenzione attraverso tecnologie avanzate

L’innovazione tecnologica non si ferma alla sottoscrizione e alla gestione del rischio, ma gioca un ruolo cruciale anche nella prevenzione. Sensori IoT, sistemi di monitoraggio in tempo reale e strumenti di early warning consentono di rilevare con largo anticipo potenziali minacce ambientali, permettendo alle imprese di adottare misure di mitigazione tempestive.

Inoltre, le compagnie assicurative possono utilizzare questi strumenti per offrire incentivi alle imprese che adottano comportamenti virtuosi in termini di prevenzione. Ad esempio, aziende che implementano sistemi avanzati di sicurezza o adottano piani di emergenza dettagliati possono beneficiare di premi assicurativi più vantaggiosi, in un’ottica di gestione del rischio condivisa tra assicuratore e assicurato.

Il contributo dell’insurtech in un contesto in evoluzione

L’obbligatorietà delle polizze catastrofali per le imprese arriva in un contesto in cui la tecnologia può fornire un contributo determinante. Ricordiamo che l’Italia, insieme alla Grecia, si trova a fronteggiare il più alto gap di copertura assicurativa e la più alta esposizione ai rischi, rispetto alla scarsa propensione assicurativa. Il Bel Paese è al settimo posto nell’OCSE per i premi del ramo vita, al 4,9% del PIL, ma solo venticinquesimo nel ramo danni con l’1,9% del PIL, contro una media di Francia al 4,6%, Germania al 3,9%, Spagna e UK al 2,9%. Il livello di gap di protezione più alto per specifici rischi si riscontra per i terremoti e le alluvioni (rispettivamente 98% e 97% dei sinistri non assicurati), seguiti da incendi e tempeste.

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L’Italia, insieme alla Grecia, si trova a fronteggiare il più alto gap di copertura assicurativa e la più alta esposizione ai rischi, rispetto alla scarsa propensione assicurativa (Immagine generata da Gemini AI)

L’Insurtech sta ridefinendo il modo in cui le aziende possono affrontare i rischi, garantendo strumenti innovativi che rendono più efficace la protezione contro gli eventi estremi.

Dalle polizze catastrofali innovazione anche per casa e salute

Investire in queste soluzioni non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per le imprese italiane di accrescere la propria resilienza e competitività. Con l’aiuto delle nuove tecnologie, il settore assicurativo può finalmente trasformarsi da semplice strumento di rimborso post-evento a vero e proprio alleato strategico nella gestione e prevenzione del rischio catastrofale.

La stessa innovazione tecnologica che supporta le polizze catastrofali può essere applicata efficacemente anche ad altri ambiti assicurativi, come le polizze casa e le coperture integrative per la salute. Nel settore sanitario, ad esempio, l’Insurtech sta portando alla modernizzazione dei processi assicurativi, favorendo prodotti più veloci e centrati sul cliente, con un’offerta misurata e processi di profilazione più moderni. Queste tecnologie permettono di creare polizze altamente personalizzate, migliorando l’efficienza dei servizi e aumentando la soddisfazione degli assicurati.