Social media e riciclo: le nuove generazioni riscrivono le regole

scritto da il 13 Marzo 2025

Post di Luna Mascitti, formatrice, specializzata in neuromarketing e storytelling, founder di Mio Cugino Adv, agenzia di marketing digitale –

L’85,6% dei rifiuti prodotti in Italia sono stati avviati a riciclo. Si tratta, in numeri assoluti, di 137 milioni di tonnellate di rifiuti avviati a una nuova vita. Una percentuale che pone l’Italia al primo posto in Europa, dove la media si ferma poco sotto il 41%. Il dato è stato recentemente raccolto nel rapporto “Il Riciclo in Italia 2024”, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, e racconta un miglioramento anche sul fronte del riciclo degli imballaggi. Il dato 2023 fa registrare un miglioramento del 4,2% rispetto ai dodici mesi precedenti, arrivando così al 75,3%, per un totale di 10,5 milioni di tonnellate di rifiuti da imballaggio riciclati. L’Italia ha così già ampiamente superato i target UE del 2025 e del 2030, fissati rispettivamente al 65 e al 70%.

In questo contesto, oggi la comunicazione gioca un ruolo cruciale. Saper trasmettere il valore del riciclo in modo efficace può fare la differenza nel trasformare le buone intenzioni in azioni concrete. Ed è qui che i social media entrano in gioco.

Social

Uno studio ha dimostrato che le narrazioni visive sul riciclo aumentano del 15% l’adozione di pratiche sostenibili (Designed by Freepik)

Negli ultimi anni, i social media si sono trasformati in potenti strumenti di sensibilizzazione ambientale. La loro capacità di veicolare messaggi in maniera rapida e coinvolgente offre opportunità senza precedenti per incentivare il riciclo e promuovere comportamenti sostenibili.

Le storie hanno il potere di influenzare il nostro cervello e le nostre abitudini. Uno studio di Morris (2020) ha dimostrato che le narrazioni visive sul riciclo aumentano del 15% l’adozione di pratiche sostenibili. Questo perché trasformano un concetto astratto in un’esperienza concreta e tangibile. Le campagne che raccontano il viaggio di un rifiuto riciclato, mostrandone la trasformazione in un nuovo prodotto, creano un impatto emotivo che stimola l’azione.

Social media e riciclo: come coinvolgere le nuove generazioni

I social media non sono solo strumenti di intrattenimento, ma veri e propri catalizzatori di cambiamento sociale. Per promuovere il riciclo, è essenziale individuare i formati e le strategie che meglio si adattano alle nuove generazioni, spesso più sensibili alle tematiche ambientali ma anche più selettive nel consumo di contenuti digitali. Le nuove generazioni, in particolare, mostrano una maggiore predisposizione verso la sostenibilità, come dimostrato dall’aumento dell’interesse per prodotti second-hand, moda circolare e alternative eco-friendly. Ma vediamo nel dettaglio alcune strategie che si possono usare per coinvolgere le nuove generazioni in fatto di riciclo.

Video brevi e storytelling visivo: Piattaforme come TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts offrono il formato ideale per trasmettere messaggi rapidi e impattanti. Un video che mostra in pochi secondi la trasformazione di una bottiglia di plastica in un capo d’abbigliamento o un oggetto utile ha un grande potere persuasivo. Questi contenuti generano un forte engagement grazie alla combinazione di immagini dinamiche, testi sovrapposti e musica coinvolgente.

Collaborazioni con influencer green e brand eco-friendly: Le nuove generazioni tendono a fidarsi maggiormente delle figure di riferimento online. Collaborare con influencer sensibili alla sostenibilità ambientale o con brand impegnati nel riciclo aiuta a rendere il messaggio più credibile e aspirazionale. Le testimonianze dirette e le esperienze personali condivise sui social hanno un impatto maggiore rispetto a campagne istituzionali tradizionali.

Gamification e interattività: L’utilizzo di quiz, sondaggi interattivi nelle Instagram Stories e app che premiano il comportamento virtuoso legato al riciclo aumenta l’engagement e la memorizzazione del messaggio. Le nuove generazioni rispondono positivamente a esperienze coinvolgenti che offrono un’interazione diretta con il contenuto.

Le strategie più efficaci: storytelling, approccio positivo e beneficio immediato

Lo storytelling è un potente strumento per influenzare comportamenti e promuovere il riciclo. Raccontare storie coinvolgenti aiuta le persone a connettersi emotivamente con il messaggio e a comprendere il loro ruolo nel cambiamento.

Gli esempi di storytelling efficace nel riciclo includono sempre più spesso campagne di brand di moda, che raccontano la seconda vita dei materiali riciclati, o programmi che incentivano il riciclo dei vestiti e ingaggiano i clienti a portare una busta di abiti usati nei negozi, offrendo in cambio un buono sconto da utilizzare immediatamente.

Le piattaforme digitali permettono di diffondere messaggi ambientali in modo rapido e impattante. Per avere successo, è essenziale parlare ai consumatori attraverso il loro linguaggio e mostrare con esempi concreti che ogni azione conta. Creare una cultura del riciclo attraverso contenuti accattivanti e interattivi è il passo giusto verso un futuro più sostenibile.

Guardando avanti, l’integrazione tra storytelling, engagement digitale e iniziative pratiche sarà sempre più cruciale per trasformare il riciclo da un dovere in un’abitudine naturale e gratificante. Con il giusto mix di strategie e formati, i social media possono davvero essere la chiave per un cambiamento ambientale tangibile.